Opera Gallery
London
134 New Bond Street
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Francesca Leone
dal 19/9/2012 al 9/10/2012
06 3293785

Segnalato da

Barbara Manto


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Francesca Leone



 
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19/9/2012

Francesca Leone

Opera Gallery, London

Beyond the water. L'acqua e' elemento fondamentale dei dipinti in mostra. Denso di significati nelle discipline umanistiche tra cui la filosofia, la psicologia e la religione, nelle sue opere resta un mero strumento espressivo.


comunicato stampa

Londra, la città d’arte più selettiva d’Europa, accoglie le opere di Francesca Leone, in una personale presso l’Opera Gallery.
Prima ancora del vernissage grande attenzione dei collezionisti londinesi per l’artista: una sua opera del 2011, appartenente alla serie “flussi immobili”, è stata battuta il 12 settembre 2012 da Christie’s South Kensington con un notevolissimo incremento sulla base d’asta, che ha visto raddoppiare la cifra di vendita dell’opera. Grande attesa dunque per la mostra all’Opera Gallery, che segna la riapertura dello spazio espositivo dopo la pausa estiva, e racchiude sedici dipinti, tra i più rappresentativi dell’opera recente dell’artista.

Il titolo, “Beyond the Water”, cita il noto tema caro all’artista, quello del “flusso immobile”, e ci suggerisce come l’acqua, insieme ai volti, sia fortemente presente nelle sue opere. Elemento fondamentale, e denso di significati nelle discipline umanistiche tra cui la filosofia, la psicologia e la religione, l’acqua nelle opere di Francesca Leone è protagonista, ma resta un mero strumento espressivo.

Quello che si vuole rappresentare è un’emozione, immortalata e velata dietro una cascata d’acqua. La mostra è un vero e proprio viaggio nella coscienza, i volti, forti e accesi, sono uno spunto: vero fulcro delle opere sono gli stati d’animo. L’anima viene messa a nudo, fotografata in un istante e raccontata nello stato emotivo del momento. L’acqua, da parte sua, trasmette un senso di vulnerabilità estrema: «quando si è immersi nell’acqua si perde ogni controllo, ogni facciata – dice Francesca Leone – l’acqua lava via ogni cosa e quel che resta è la vera natura umana». E sarà la sensibilità di chi guarda l’opera che a sua volta interpreterà quel particolare sentimento, facendolo proprio e modificandolo con la propria sensibilità. Gli stati d’animo dello spettatore a confronto con quelli dell’artista, in un flusso di coscienza reciproco e vitale.

Hanno scritto di lei:

«La sua scelta del flusso d’acqua come soggetto rivela un interesse verso un tema che ha impegnato gli artisti per secoli, e che ha affascinato l’avanguardia italiana nei primi anni del XX secolo. Ma sarebbe un errore vederlo come focus imperativo delle immagini. Se così fosse sarebbero meno interessanti di quello che realmente sono. In realtà è la loro attenzione alla dinamica psicologica della fissità delle immagini che rende le opere in mostra così irresistibilmente affascinanti».
Christopher Adams - Estorick Collection of Modern Italian Art

«La prima volta che ho visto i lavori di Francesca Leone ho provato una forte e straordinaria emozione. La sua arte non passa inosservata, i suoi "Volti" giganteschi che stentano a restare entro i confini della tela si impongono e catturano prepotentemente I'attenzione.
I close-up cosi intensi mi ricordano fortemente quelli di suo padre Sergio, da cui ha ereditato la passione per I'immagine. La gestualità potente e la forza della sua pittura, non sembrano poter essere il frutto di quella esile bambina, di cui conservo la memoria».
Ennio Morricone

«E perché quei temi e quei soggetti, oggi, di volti trasfigurati sotto lo scroscio dell’acqua, acqua come sindone e sudario, che avvolge i corpi e ne accentua la spiritualità? Prima diventa motivo-firma. Ma non è soltanto per questo che Francesca la coltiva ossessivamente. C’è una ragione più profonda per cui è forse necessario ricorrere alla psicoanalisi. Immersione ed emersione. Il risultato è immediato, le ragioni restano misteriose. Certamente c’è compiacimento, ma anche energia, vita, e una trasfigurazione dei volti che sotto l’acqua aspirano all’estasi».
Vittorio Sgarbi

Francesca Leone
Francesca Leone nasce a Roma in una famiglia di artisti; il padre Sergio è il celebre regista, autore di alcuni capolavori della cinematografia mondiale, la madre è la prima ballerina al Teatro dell’Opera di Roma. Dopo aver seguito il corso di scenografia all’Accademia di Belle Arti di Roma, decide di dedicarsi interamente alla pittura. Frequenta una scuola di perfezionamento, laureandosi, sotto la guida del professore Lino Tardia alla Rome University of Fine Arts.
Inizia la sua attività espositiva nel 2007 partecipando alla mostra curata da Claudio Strinati per l’Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite ai Musei Capitolini di Roma. Segue la sua prima personale al Loggiato di San Bartolomeo di Palermo nell’aprile 2008.

È con Bonalumi, Gallo, Guccione e Mitoraj una degli artisti invitati a realizzare un’opera per la mostra “Galilei Divin Uomo” aperta nel dicembre 2008 nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri di Roma su iniziativa della World Federation of Scientists e tuttora in corso. A fine 2008 Palazzo Venezia le dedica una mostra personale curata ancora una volta da Strinati. Nel marzo del 2009 viene invitata dal comune di Napoli ad esporre le sue opere a Castel dell’Ovo.
A giugno espone il ritratto del maestro Ennio Morricone, cui l’American Academy in Rome assegna il prestigioso premio “Mc Kim 2009”.

A fine giugno è invitata ad esporre una parte consistente della sua produzione pittorica nel Museo d’Arte moderna e contemporanea (MMOMA) di Mosca; durante questa esposizione, curata da Maurizio Calvesi, l’artista viene nominata Membro Onorario dell’Accademia Russa delle Arti e insignita di tale onorificenza dal Presidente dell’Accademia, Zurab Tsereteli.
Nel marzo del 2010 la Galleria Valentina Moncada le dedica una personale a Roma dal titolo “Flussi Immobili”. Nello stesso mese viene invitata a partecipare alla mostra “Arte Contemporanea per il Tempio di Zeus” nel meraviglioso scenario del Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, insieme alle opere di altri cinquanta artisti internazionali (tra cui Afro, Arman, Mimmo Jodice, Hermann Nitsch, Daniel Spoerri).

Per i centocinquant’anni dell’Unità d’Italia le viene commissionata un’opera su Giuseppe Garibaldi: il ritratto è esposto da settembre 2010 ad aprile 2011, nel Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo a Roma, per la mostra dal titolo “Giuseppe Garibaldi… Tutt’altra Italia io sognavo” ed è scelto come quadro icona dell’esposizione. Nel 2011 espone al Padiglione Italia della LIV Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.

A giugno 2012 è tra gli artisti scelti per il dialogo tra arte e sport agli Internazionali BNL di Tennis di Roma al Foro Italico. Sempre a giugno 2012 nei Musei di San Salvatore in Lauro a Roma, per la mostra dal titolo “Il Viaggio in Italia di Fëdor Dostoevskij”, l’artista realizza un ritratto del celebre romanziere russo su incarico degli organizzatori (Il Cigno GG Edizioni in partecipazione con il Museo della Città di Mosca e il Museo Statale di Letteratura di Mosca).

Affascinata dal rapporto tra l’acqua, la sua purezza, la sua forza dicotomica, e ciò che il viso esprime sotto il suo influsso, concentra su questo la sua ricerca ed espressività pittorica, con il ciclo dei “Flussi Immobili”.Dal 2010 l’Opera Gallery ne ottiene l’esclusiva per le sue sedi di Parigi, Montecarlo, Miami e Londra. Proprio nella galleria della capitale inglese si apre con una sua personale la nuova stagione espositiva dopo la conclusione delle Olimpiadi.

Ufficio Stampa: Barbara Manto +39063293785 +393356419474 - barbaramanto@tiscali.it

Opening 20 September

Opera Gallery London
134 New Bond Street London

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