Quadriportico Chiostro Ex Ospedale Roncati
Bologna
via S. Isaia, 90 (cortile interno)
051 6230736 FAX 051 6230736
WEB
Zanele Muholi
dal 20/9/2012 al 19/10/2012
051 6493772
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Segnalato da

Silvia Spazzafumo



approfondimenti

Zanele Muholi



 
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20/9/2012

Zanele Muholi

Quadriportico Chiostro Ex Ospedale Roncati, Bologna

Visual ARTivist. La fotografa sudafricana combatte e denuncia razzismo, sessismo, lesbo/omo/transfobia e violenza di genere. Nell'ambito della VI edizione di Some Prefer Cake Bologna Lesbian Film Festival.


comunicato stampa

Zanele Muholi, fotografa lesbica sudafricana affermata a livello internazionale, con la sua produzione artistica e il suo “attivismo visuale” combatte e denuncia razzismo, sessismo, lesbo/omo/transfobia e violenza di genere. Da settembre arriva in Italia con due mostre personali, a Bologna e a Firenze, entrambe a ingresso gratuito. A Bologna, venerdì 21 settembre alle ore 18.00, presso il Quadriportico espositivo dell’ex Ospedale Roncati di Bologna, verrà inaugurata, alla presenza dell’artista, Zanele Muholi Visual ARTivist, mostra personale della fotografa sudafricana Zanele Muholi. La mostra, promossa nell’ambito della VI edizione di Some Prefer Cake Bologna Lesbian Film Festival (20 - 23 settembre, Nuovo Cinema Nosadella, Via dello Scalo 21|via Lodovico Berti 2/7 – Bologna www.someprefercakefestival.com), è curata da Luki Massa e Marta Bencich e realizzata con il patrocinio di Comune di Bologna, Regione Emilia Romagna, Consolato Generale del Sudafrica di Milano, e con la collaborazione dell’Azienda Usl di Bologna. Zanele Muholi Visual ARTivist rimarrà allestita fino al 20 ottobre nella location dell’ex manicomio psichiatrico, luogo restituito alla città, scelto come simbolo della liberazione da una coercizione alla norma che per secoli ha psichiatrizzato lesbiche, gay e trans. Sabato 22 settembre alle 18.00 nell’ambito di Some Prefer Cake sarà proiettato il documentario Difficult Love che racconta il lavoro dell’artista, e a seguire Zanele Muholi incontrerà il pubblico. A Firenze, venerdì 24 ottobre alle 18.00, la mostra sarà presentata nell’ambito della decima edizione del Florence Queer Festival, la rassegna di cinema, arte, musica e letteratura dedicata all’universo LGBT, diretta da Bruno Casini e Roberta Vannucci, che si terrà a Firenze dal 25 al 31 ottobre.

La mostra sarà allestita presso il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato e visibile fino al 18 novembre. Durante il Festival sarà presentato anche il documentario diretto dall’artista, Difficult Love (27 ottobre). In mostra a Bologna e Firenze una selezione di opere fotografiche tratte dalle serie “Faces and Phases” e “Being”. “Faces and Phases” è un progetto sulla memoria composto da decine di ritratti di lesbiche nere incontrate dall’artista in Sudafrica, Canada, Europa e in altri Stati africani: i loro sguardi dritti in camera interpellano chi guarda, trasmettendo attraverso questo scambio scopico la fierezza e l’autodeterminazione di plurime, potenzialmente infinite, soggettività e storie di vita lesbiche. “Being” tratta di relazioni d’amore tra lesbiche nere e prevenzione dell’Aids, in un paese in cui la diffusione della malattia è molto alta ma i servizi sanitari ignorano completamente la sessualità lesbica e sono incapaci di informare le donne sui modi per evitare di contrarre il virus. Fotografa lesbica nera sudafricana, Zanele Muholi coniuga la produzione artistica con l’impegno politico, dando vita a quello che lei stessa definisce “attivismo visuale”: le sue fotografie danno visibilità ai corpi e ai volti delle lesbiche nere e costruiscono un archivio della comunità LGBTQI sudafricana attraverso tracce visuali di una storia collettiva delle soggettività lesbiche, gay e trans, cancellate dalla storia ufficiale. Zanele Muholi ha documentato con la sua opera gli “stupri correttivi” di lesbiche praticati come ‘cura’ e rieducazione all’eterosessualità, estremamente diffusi in Sudafrica soprattutto nei confronti delle lesbiche nere e delle più povere tra loro, crimini d’odio tacitamente accettati dalla maggior parte della popolazione. Alla violenza Muholi contrappone la potenza trasformativa della visibilità e della rappresentazione libera da stereotipi. Nonostante la drammaticità dei temi trattati, l’artista non indugia mai sulla vittimizzazione, ma al contrario rappresenta la forza e la bellezza delle persone che ritrae, e delle donne in prima istanza, traducendole in scatti di alto valore artistico ed estetico, oltre che sociale e politico.

Zanele Muholi è nata a Umlazi (Durban) nel 1972, vive e lavora a Città del Capo. Ha studiato Advanced Photography al Market Photo Workshop a Newtown e ha tenuto la sua prima personale alla Johannesburg Art Gallery nel 2004. Ha lavorato come community relations per per il Forum for the Empowerment of Women (FEW), un'organizzazione nera lesbica di Gauteng e come fotografa e reporter per Behind the Mask, una rivista online dedicata a questioni gay e lesbiche in Africa. Ha ricevuto riconoscimenti e premi (nel 2009, il Jean-Paul Blachere Award e il Casa Africa Award conferiti durante Les Rencontres de Bamako, Biennial of African Photography), per il suo contributo allo studio della sessualità in Africa. Il suo lavoro è stato esposto al Centre for Contemporary Art di Lagos, Nigeria; alla Kunsthalle di Vienna; al Museum voor Moderne Kunst Arnhem, Olanda; al Museion, Bolzano, alla Biennale dell'Avana, alla Biennale di Bamako; al Fowler Museum, Los Angeles; al Palazzo delle Papesse, Siena.

24 ottobre | 18 novembre 2012 Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci

Inaugurazione venerdì 21 settembre alle ore 18.

Quadriportico Chiostro Ex Ospedale Roncati
via S. Isaia, 90 (cortile interno) - Bologna
Ingresso libero

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