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27/9/2012

Eugenio Balzan

Museo Villa dei Cedri, Bellinzona

La Raccolta a Bellinzona 1944-2012. Il concretizzarsi dell'interesse di Balzan per l'arte si colloca attorno allo scadere del primo decennio del '900. In mostra, accanto ai dipinti della Raccolta Balzan esposti nel 1944, le opere di proprieta' del Museo Vincenzo Vela di Ligornetto e della Collezione d'arte della Citta'. A cura di Giovanna Ginex e Anna Lisa Galizia.


comunicato stampa

a cura di Giovanna Ginex e Anna Lisa Galizia

Opere di: Leonardo Bazzaro | Achille Beltrame | Mosè Bianchi | Edoardo Dalbono | Giuseppe De Nittis | Giovanni Fattori | Giacomo Favretto | Antonio Fontanesi | Eugenio Gignous | Domenico Induno | Francesco Paolo Michetti | Domenico Morelli | Plinio Nomellini | Luigi Nono | Filippo Palizzi | Alberto Pasini | Emilio Praga | Gaetano Previati | Federico Rossano | Oreste Silvestri | Ettore Tito | Gioacchino Toma

Eugenio Balzan (Badia Polesine, Rovigo 1874 — Lugano 1953) fu una personalità influente nella Milano di inizio secolo scorso; uomo di punta del «Corriere della Sera», ne resse le redini, dal 1903 per oltre trent’anni, come amministratore. Amico di letterati e musicisti, personaggio di spicco dell’ambiente intellettuale e culturale milanese tra le due guerre mondiali, riuscì anche a dedicare tempo e passione al suo spirito di mecenate e collezionista d’arte.

Il concretizzarsi dell’interesse di Eugenio Balzan per l’arte si colloca attorno allo scadere del primo decennio del Novecento, con l’avvio di una raccolta di dipinti orientata verso un vasto gruppo di esponenti del naturalismo pittorico del secondo Ottocento italiano. La sua esperienza collezionistica, che si compirà tra gli anni venti e gli anni trenta del secolo, resterà sempre lontana, all’epoca degli acquisti, dalle espressioni pittoriche d’avanguardia. Suoi consiglieri nella scelta delle opere furono il pittore Oreste Silvestri, e i due fratelli Ravasco: Cesare, scultore, e Alfredo, raffinato orafo e decoratore.

Dal 1966 l’intera collezione è detenuta in comodato a Milano dalla Fondazione Internazionale Balzan «Premio» e l’occasione di riesporla a Bellinzona, oggi, intende ricordare anche il duplice legame di Eugenio Balzan con l'Italia e la Svizzera.

Il 4 aprile 1944 si inaugurò al Kunsthaus di Zurigo l’esposizione itinerante «Pitture italiane dell’Ottocento», che includeva quarantuno opere della raccolta Balzan; nello stesso anno, la mostra fu presentata al Palazzo Comunale di Bellinzona e, in seguito, al Kunstmuseum di Berna. Promossa da esponenti importanti del primo fuoriuscitismo italiano in Svizzera, questa manifestazione — verosimilmente la prima interamente dedicata alla pittura del secondo Ottocento italiano su suolo elvetico — assunse, soprattutto nella sua tappa ticinese, un inatteso significato politico: uno sguardo particolare sulle opere del passato che volle leggere — nei dipinti allestiti in una sala d’esposizione improvvisata — un forte messaggio civico, di coraggio, e un richiamo agli artisti affinché ritrovassero una più generosa partecipazione alle speranze, ai sogni, alle sofferenze della loro epoca.

Per l’esposizione bellinzonese, Giuseppe De Logu, lo storico dell’arte e amico di Eugenio Balzan che curò la rassegna nelle sue tre sedi svizzere, selezionò anche un nutrito nucleo di dipinti del secondo Ottocento dalle collezioni private e pubbliche ticinesi. A ricordo di questa precoce ricognizione del collezionismo locale, accanto ai dipinti della Raccolta Balzan esposti nel 1944, si ripresentano le opere di proprietà del Museo Vincenzo Vela di Ligornetto e della Collezione d'arte della Città di Lugano viste allora a Bellinzona (dipinti di Federico Faruffini, Gerolamo Induno, Domenico Induno, Angelo Inganni, Antonio Mancini e Umberto Veruda).

Per l'occasione è stato pubblicato il catalogo 'La raccolta Eugenio Balzan a Bellinzona 1944­­—2012' a cura di Giovanna Ginex e Anna Lisa Galizia; 88 pagine, illustrazioni a colori. Edizione Skira 2012, 18.- chf | 15.00 eur la copia, spese di spedizione a parte

Questa esposizione e il catalogo che l'accompagna sono stati realizzati grazie al sostegno di Cornèr Banca, Lugano e con il contributo di Repubblica e Cantone Ticino, Fondo Swisslos

Museo Villa dei Cedri
piazza San Biagio 9 - Bellinzona
mar-ven 14-18, sab, dom e festivi 11-18
normale chf 8.- / eur 5.50 | ridotto chf 5.- / eur 3.50

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