Manifatture Tabacchi
Torino
corso Regio Parco, 142

Photissima Art Fair + NA.TO
dal 6/11/2012 al 10/11/2012
08 - 09 - 10 novembre ore 15 - 24, 11 novembre ore 10-21
011 8115112 FAX 011 8391460
WEB
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NORA comunicazione



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09/11/2012



 
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6/11/2012

Photissima Art Fair + NA.TO

Manifatture Tabacchi, Torino

Dal fotoreportage alla fotografia storica, dalla street photography alla fotografia artistica contemporanea per la prima edizione della fiera di fotografia. NA.TO e' invece un'attenta ricognizione della scena artistica napoletana e torinese.


comunicato stampa

Photissima Art Fair

Apre l’8 novembre la prima edizione di Photissima Art Fair, la fiera d’arte italiana che si occupa esclusivamente di fotografia.
Negli spazi dell’Ex Manifattura Tabacchi di Torino, fino all’11 novembre, la fotografia diventa protagonista nelle sue molteplici forme: dal fotoreportage alla fotografia storica, dalla street photography alla fotografia artistica contemporanea.

Come suggerisce il superlativo del titolo, primo tratto distintivo della manifestazione è occuparsi di fotografia all’ennesima potenza escludendo tutto ciò che non è prettamente tecnica fotografica.

Ideata e organizzata dalla Fondazione Artèvision, scuola di fotografia e istituzione che promuove e mette a confronto artisti italiani e internazionali, Photissima Art Fair ha l’obiettivo di diventare punto di riferimento nel panorama dell’arte fotografica raccogliendo in un solo momento e in solo luogo tutti i protagonisti –artisti, galleristi, critici, curatori, collezionisti– del mondo della fotografia.
Scrive Telemaco Rendine, ideatore dell’evento e presidente della Fondazione Artèvision, nel suo testo in catalogo: “La fotografia è contenuto, scopo e criterio della fiera. Nel senso che anche i soggetti che sono stati chiamati a parteciparvi, sono stati selezionati sulla base di una sola regola fondamentale: che si occupassero unicamente o prevalentemente di fotografia e/o che presentassero dei progetti di elevato livello qualitativo.

Abbiamo voluto coinvolgere realtà di nature diverse, non solo le gallerie in senso classico: così vedrete la galleria Biasutti di Torino accanto al veneziano Archivio Cameraphoto, il più importante archivio fotografico di Venezia che raccoglie 60 anni della storia della fotografia; la Galleria Sottana del Museo Internazionale delle Arti Applicate Oggi accanto alla Fondazione Zappettini.
Alle gallerie storiche, come la Ikona Gallery di Živa Kraus, la prima galleria italiana per la fotografia, si affiancheranno i più giovani, siano essi artisti o galleristi, per attirare sia un collezionismo consapevole e consolidato, sia un collezionismo più giovane, magari con disponibilità economiche più limitate, ma tutto da coltivare, e che in fiera troverà senz’altro il modo di avviare o arricchire una collezione con lavori accessibili e di qualità”.

La fiera si caratterizza inoltre per non essere legata a un luogo specifico, oltrepassando i confini del territorio in cui nasce: nel 2013 infatti l’evento si sposterà a Venezia in occasione della Biennale.

La fotografia si è ormai innalzata a vera e propria forma d’arte, ma mantiene il suo essere mezzo espressivo intrinsecamente democratico - fatto dalla gente per la gente - ancora di più oggi che si sono moltiplicati gli strumenti per produrre immagini e per goderne. L’identità di Photissima si definisce così dall’alto, con proposte di massimo livello, e dal basso con la partecipazione ‘della strada’: la manifestazione è stata infatti concepita anche per essere una festa, accessibile, per contenuti e costi, ad un pubblico ampio e diversificato.

Photissima Art Fair, con la sua proposta sulla fotografia artistica, colma da un lato un vuoto lasciato dalle realtà torinesi nei giorni di maggior affluenza del pubblico dell’arte nel capoluogo piemontese, e dall’altro contribuisce a livello nazionale ad arricchire un’offerta che solo da pochi anni comincia a muovere i primi passi.

Realizzata con il patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Torino e dell’Ordine degli Architetti di Torino, Photissima Art Fair si avvale della partnership del Politecnico di Torino, dell’Università degli Studi di Torino, del MIAAO Museo Internazionale delle Arti Applicate Oggi, della Biennale di Alessandria Videofotografiacontemporanea e di Lomography. È inoltre sostenuta da sponsor quali Epson e Artnetworth e dalla media partnership di Arte, Artesera, Artgates, Artribune, Espoarte, L’Europeo, Landscape Stories e theFairgoer.com.

Per l’occasione è edito un catalogo distribuito gratuitamente al pubblico.

Il progetto di comunicazione è stato affidato ai due studi torinesi Undesign, che ha creato il logo e l’immagine coordinata, e White, che ha realizzato i visual e i video promozionali.

Photissima Festival
Photissima Art Fair è anche momento di approfondimento culturale e di apertura al mondo della fotografia. Sempre presso l’Ex Manifattura Tabacchi e per tutto il mese di novembre, si tiene infatti il Photissima Festival diretto da Carlotta Petracci.
Presentata come una gigantesca rivista stampata in fine art che raccoglie in ogni apertura una mostra-reportage su un argomento specifico, la rassegna privilegia alcuni generi, protagonisti, occasioni formative, tecniche, storie della fotografia. Non solo: traccia anche una linea di resistenza rispetto al “sistema dell’arte contemporanea” che negli stessi giorni a Torino impazza.

Progetto speciale
Dedicato a Mario Gamba, il progetto presenta una serie dal titolo Homo Plasticus. Attori del suo racconto fotografico a colori sono dei Playmobil inseriti in scorci architettonici di grandi città d’arte italiane: un apporto pop al suo lavoro già metafisico che nei nuovi scatti intende provocare e divertire il fruitore. Con Homo Plasticus l’occhio di Mario Gamba offre un rinnovato sguardo sul mondo circostante con un approccio allegro, fresco e provocatorio, volto a osservare il palcoscenico di un’umanità fatta di rigida plastica colorata: il senso tragicomico dell’apparenza rientra indubbiamente tra i livelli di lettura delle sue opere dall’impatto accattivante.

Evento speciale e Photissima Off
Photissima Art Fair è affiancata da un piccolo e vivace circuito di eventi speciali e di eventi off che anima la città di Torino per tutta la durata della manifestazione fieristica:
La Collezione del Festival Fotografia Europea Reggio Emilia arriva al Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino e partecipa a Photissima Art Fair come evento speciale con la collettiva dal titolo Di fronte e di schiena curata da Elio Grazioli e organizzata da Pho_To Progetti per la fotografia.
Il MIAAO Museo delle Arti Applicate Oggi presenta per la prima volta in Europa i lavori di Christophe Dessaigne nella collettiva La linea gotica. Photography, Fashion, Paraphernalia.
Presso la AV Art Gallerie il 9 novembre si inaugura la tappa italiana del Dr Karanka's Print Stravaganza - nomadic photography exhibition, un photo show internazionale itinerante nato dall’idea del fotografo e gallerista finlandese Joni Karanka.
Dopo aver toccato le città di Roma, Bologna, Riccione e Padova, il LomoRoadShow approda a Torino tra gli eventi off di Photissima sabato 10 novembre: un pomeriggio all’insegna della fotografia analogica all’ombra della Mole.

Sponsor
Epson
Artnetworth

Biennale di Alessandria VideoFotografiaContemporanea
Lomography

Creative Partner
Undesign
White

Media partner
Arte
Artesera
Artgates
Artribune
Espoarte
L’Europeo
Landscape Stories
theFairgoer.com

Food & Beverage
Elsy
Rat

Informazioni al pubblico
Sede organizzativa Photissima Art Fair
Via Santa Giulia, 14 - 10124 Torino
Tel. +39 011 8115112 - +39 393 0318852 - +39 340 7373994
Fax +39 011 8391460
www.photissima.itphotissima@photissima.it

Ufficio stampa
NORA comunicazione - Eleonora Caracciolo di Torchiarolo
Via A. Sforza 9 – 20136 Milano - 339 89 59 372
info@noracomunicazione.it - www.noracomunicazione.it

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NA.TO

a cura di Alessandro Demma

Mercoledì 7 novembre alle Ex Manifatture Tabacchi inaugura la mostra “NA.TO L’arte del presente, il presente dell’arte” curata da Alessandro Demma. La mostra, realizzata in collaborazione con l’Istituto Garuzzo per le Arti Visive – IGAV e inserita nel calendario degli eventi di Contemporaryart Torino + Piemonte, presenta il progetto dell’”intellettuale collettivo” NA.TO, gruppo formato da 10 artisti scelti attraverso un’attenta ricognizione sulla scena artistica napoletana e torinese, due aree metropolitane culturalmente tra le più vitali e che tradizionalmente hanno segnato passaggi fondamentali del sistema dell’arte contemporanea italiana e internazionale.

Un’intrigante panoramica di esperienze differenti per linguaggi, tecniche, materiali (si passa dalla scultura alla pittura, dal video alla fotografia, dall’installazione alla performance) arricchita dalla presenza di 10 critici d’arte/curatori invitati a ripensare il lavoro di ogni artista presente in mostra. Il collettivo NA.TO si esprime su una linea di pensiero e una poetica comune per ridisegnare una cartografia politico-culturale dell’arte contemporanea in Italia. Una riflessione su un mondo e un sistema, in rapido mutamento, per catturare - con le parole di Charles Baudelaire - “il transitorio”, “il fuggitivo”, “il contingente”: la qualità che più caratterizza il nostro vivere contemporaneo. Il progetto, infatti, vuole scattare un'istantanea del fare arte e dell'esercizio di consapevolezza proposto da chi, attuandola, non manca di interrogare la propria figura di artista a Napoli e a Torino. Per questo motivo sono stati invitati dieci critici d’arte e curatori delle due città per approfondire, con i loro interventi critici, le riflessioni degli artisti in mostra. L’iniziativa è realizzata con il patrocinio e il contributo del Consiglio Regionale del Piemonte; con il patrocinio della Città di Torino e dell’Università degli Studi Torino; sponsor tecnici: M.D.F. Impianti, diplopie.it, Bottega Baretti, Chicchicken, Santa Giulia Art&Wine Residence, La Cuite, Alma Latina; media partner Arte Sera.

Gli artisti in mostra: Maura Banfo (Torino, 1969) dopo anni d’irrequietezza “vagabonda” ad esplorare il mondo, trova nella sua città natale il proprio “nido” dove inizia alla fine degli anni novanta una ricerca attraverso la fotografia come linguaggio predominante. Oggi la sua ricerca guarda a 360° gradi, lasciandosi trasportare dalle proprie sensazioni attraverso non solo la fotografia e il video, ma la scultura e l’installazione. Il suo lavoro è presente in molte collezioni private e pubbliche (la Gam Galleria d’arte moderna e contemporanea di Torino, l’Unicredit Private Banking, il Museo della Fotografia di Cinisello Balsamo, l’Istituto Garuzzo per le arti visive); ha partecipato a varie mostre collettive sia in Italia che all’estero.

Bianco-Valente. Il loro progetto artistico nasce nel 1993 anno in cui intraprendono un percorso teso, in un primo momento a sperimentare i paesaggi del video e dell’immagine elettronica. Ponendo la percezione come tema centrale della loro opera, hanno avviato, in seguito, un progetto sui collegamenti trasversali, sull’ordine delle corrispondenze e sull’unità vissuta come molteplicità per scansire la dualità corpo-mente che ogni essere umano sperimenta quotidianamente nel confronto fra la finezza organica e l’estensione mentale assimilabile al pensiero, alle sensazioni, all’immaginario. Parallelamente l’indagine si è allargata alle relazioni fra la natura e i dispositivi artificiali (estensioni di corpo e mente).

Paolo Grassino (Torino, 1967) con le sue opere propone una riflessione sulle derive della società attuale, sospesa sul crinale tra naturale e artificiale, tra precarietà e mutazione. Il suo lavoro è soprattutto una ricerca che recupera in pieno il senso della manualità. Tra le sue esposizioni di maggior prestigio la recentissima presentazione dell’opera Madre, al MACRO di Roma e la partecipazione alla Quarta Biennale di Mosca (entrambe del 2011). Dello stesso anno la partecipazione a mostre in musei pubblici internazionali come il Frost Art Museum di Miami e il Loft project ETAGI di San Pietroburgo. Nel 2008 la mostra personale in Francia al Museo di Saint-Etienne e nello stesso anno l’invito alla XV Quadriennale d’Arte a Roma. Del 2005 è la grande installazione sulla facciata della Fondazione Palazzo Bricherasio a Torino, mentre nel 2000 la GAM di Torino gli dedica una mostra personale.

Paolo Leonardo (Torino, 1973) è attivo a Torino dalla metà degli anni ’90. L’opera pittorica di Paolo rappresenta una sfida nei confronti del sistema mediale contemporaneo. Il suo lavoro è presente in varie collezioni sia in Italia che all’Estero: Utopia, Galerie ilalienne, Paris – Manifesta, Andrea Arte Contemporanea, Vicenza – Paysages en rouge, Galerie Placido, Paris – Riflessioni sul cinema, Galleria Alessandro Bagnai, Firenze – Oltre la pittura con Mimmo Rotella, Sala delle Colonne, Mantova. Domenico Antonio Mancini (Napoli 1980) interessato alla trasformazione del quotidiano e della memoria storica in un’esperienza estetica immersiva, Domenico Antonio Mancini più di recente ha realizzato una mostra personale presso la Fondazione Morra Greco di Napoli (giugno 2011) dal titolo Altre Resistenze, e Transit 1, a cura di A. Rispoli, E. Viola e W. Wells, presso il museo MADRE (Napoli 2009). Si segnala la partecipazione con opere site-specific alle mostre collettive: Politikaction, il sistema è la crisi (Scafati, 2012); Vieni a prendere un caffè da noi, a cura di Luciana Litizzetto e Caterina Fossati (Torino, 2011); Dalla Cella all’Atelier, a cura di Alessandro Demma (IGAV, Castiglia di Saluzzo, 2011); Prague Biennale 5 – Focus Italy – The Crisis of Confidente, a cura di Marta Barbieri e Lino Baldini (Praga, 2011).

Andrea Massaioli (Torino, 1960) attraverso i linguaggi della cultura e della scultura, l’artista ne rivisita i “generi” e le “tecniche” in chiave lirica e poetica, a volte in modo visionario altre più legato ad una propria mitologia individuale. Nelle sue opere gli oggetti, le cose di ogni giorno, esseri vegetali e animali, organi genitali...sono isolati e trasformati in nuovi totem, figure apotropaiche, emblemi di un rapporto profondo e ambiguo tra uomo e natura, bussole che possono orientarci nella nostra vita reale.

Rosy Rox (Napoli, 1976) il lavoro di quest’artista, rappresentata dalla Galleria Paola Verrengia di Salerno, elabora un gusto creativo che fa della cicatrice estetica il dispositivo privilegiato del propeio ragionamento linguistico. Nel suo lavoro affronta tematiche legate all’identità femminile, facendo emergere un universo frammentato sospeso tra simbolico e immaginario, usando gli indici di gradimento della pluralità per far vedere cosa c’è dietro.

Francesco Sena (Torino, 1966) La cera, utilizzata in tutte le sue declinazione, è il materiale preferibilmente utilizzato dall’artista. Quadri, sculture e installazioni a rappresentare un mondo distante, oscuro, inarrivabile e sconosciuto. Le opere di Francesco Sena s’interrogano sui concetti di esistenza e di identità possibili nel nostro “paesaggio” contemporaneo Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Eugenio Tibaldi (Alba, 1977) nel 2000 si trasferisce a Napoli dove studia la periferia e in particolare le sue risultanze estetiche. Il suo lavoro si caratterizza per essere radicato sul territorio campano, al tempo stesso mirato al confronto su un piano internazionale, (attraverso residenze-progetti fra cui, il Cairo 2004, Caracas 2006, Istanbul 2008, Bucarest 2010, Salonicco 2011) basato sull’analisi della “area periferica” come la rappresentazione di una condizione mentale.

Ciro Vitale (Scafati, 1975) ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Napoli, nel 2008 è selezioneto per la XIV edizione del Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Antonio Ratti di Como, con visiting professor Yona Friedman. Tra le recenti mostre “Politikaction, il sistema è la crisi” Spazio Di.st.urb. (distretto di studi e relazioni urbane) Scafati 2012, nel 2011 “Happy birthday Italy”, Galleria Franco Riccardo Arti Visive Napoli, e presso la Galleria Studio Legale Bologna, “Door to Door”, progetto pubblico per il centro antico di Salerno, “Un altro mondo è ancora possibile?” Palazzo Ducale Sala Dogana Genova, Caos Termici, Casa Masaccio Centro per l’Arte Contemporanea San Giovanni Valdarno (Arezzo), Memoria Varabile, Galleria Milano, Milano.

Interventi critici di: Claudio Cravero; Maria De Vivo; Olga Gambari; Marco Enrico Giacomelli; Maria Giovanna Mancini; Anita Pepe; Adriana Rispoli; Gabriella Serusi; Lorena Tadorni; Stefania Zuliani

Inoltre la sera dell’inaugurazione sarà presentato il progetto/concerto “La scatola nera” di Franz Goria e Mario Conte. “La scatola nera è l’oggetto che registra tutto ciò che avviene prima di un incidente. E’ un contenitore di segreti. Richiama il mondo delle stragi e dei fatti di cronaca che hanno segnato la storia del nostro paese negli ultimi cinquant’anni. Aprire la scatola nera significa raccontare in forma canzone gli incidenti della propria vita, i percorsi, e la cronaca di un viaggio. La scatola nera è un oggetto elettronico, indipendente e autonomo, che continua a registrare incessantemente e all’infinito”.

Inaugurazione della mostra 7 novembre 2012 ore 18.30

Per informazioni: IGAV tel. 011.19781500 - info@igav-art.org - www.igav-art.org - www.na-to.it

Inaugurazione mercoledì 7 novembre 2012 ore 18, per stampa e operatori su invito

Manifattura Tabacchi
Corso Regio Parco, 142 - Torino
Orario: 08 - 09 - 10 novembre, h. 15.00 - 24.00, 11 novembre, h. 10.00 - 21.00
Ingresso: Intero € 5
Ridotto € 3 (la riduzione sarà accordata a tutti coloro che saranno disponibili a rilasciare i propri recapiti)
Ridottissimo € 1 per tutti coloro che si registreranno al sito www.photissima.it

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