Officina della luce
Piacenza
ex Centrale Emilia, via Nino Bixio 27
0523 609730 FAX 0523 609730

Originale, copia, re-interpretazione
dal 17/6/2003 al 18/6/2003
0523 609730 FAX 0523 609730

Segnalato da

Federica Cimatti




 
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17/6/2003

Originale, copia, re-interpretazione

Officina della luce, Piacenza

Intorno allo statuto dell'arte contemporanea. Nell'ambito della mostra Cover Theory, un dibattito che vedra' la partecipazione di storici, intellettuali e artisti sul tema del rapporto culturale fra l'originale, la copia e la re-interpretazione.


comunicato stampa

Intorno allo statuto dell'arte contemporanea

Il 18 giugno, alle h.18.00, a Piacenza, negli spazi dell'Officina della Luce (ex Centrale Emilia), che attualmente ospitano la mostra Cover Theory, si svolgerà un dibattito che vedrà la partecipazione di storici, intellettuali e artisti sul tema del rapporto culturale fra l'originale, la copia e la re-interpretazione.

A partire dal tema stesso della mostra - incentrato sull'idea di 'cover', ossia di re-interpretazione di un brano famoso - il dibattito toccherà i temi salienti della 'perdita dell'aura', ossia della crisi del 'nuovo', e della conseguente diffusione di concetti come 'citazione' 'parodia' 'd'aprés', o direttamente 'copia', cercando di affrontare i temi della legittimità e dello statuto stesso delle arti visive nel contemporaneo, anche con riferimento a problemi concreti come quello del 'copyright' legato alla riproducibilità delle immagini.

Più che come una conferenza per soli addetti ai lavori, il dibattito, coordinato dal curatore di Cover Theory, Marco Senaldi, avrà la forma dell'intervista, del giro di pareri, del talk show, nell'intenzione di coinvolgere il pubblico e dimostrare che l'arte contemporanea oggi riveste un ruolo non secondario nel determinare il gusto e lo stile estetico delle società complesse.

Partecipano al dibattito:
Antonio Caronia, scrittore e saggista, studioso della comunicazione, si è occupato in numerosi saggi di immaginario scientifico e tecnologico; attualmente è direttore di Socialpress, periodico del movimento noglobal, e collabora regolarmente alle pagine culturali de L'Unità.

Fulvio Carmagnola, docente di Educazione Estetica, Univ. di Milano-Bicocca, autore di numerosi volumi, tra cui Merci di culto (Castelvecchi, 1999), Vezzi insulsi e frammenti di storia universale (Sossella, 2001), La triste scienza (Meltemi, 2003); si è occupato principalmente delle forme estetiche contemporanee e dei loro rapporti con gli oggetti, le merci e i prodotti presenti nella vita quotidiana.

Piero Gilardi, artista torinese attivo dal 1965, anno in cui realizza i suoi primi famosi 'Tappeti Natura', è stato influente nel campo dell'arte e vicino alle posizioni dell'Arte Povera, ma si è staccato da ogni pratica artistica propriamente intesa nel 1970 per dedicarsi a forme artistiche più impegnate, come ad esempio l'arte terapia. Oggi è un maestro riconosciuto di un modo diverso di concepire l'arte, intesa come miglioramento tecnologico delle condizioni di vita reale degli individui.

Telmo Pievani, ricercatore presso l'Università Statale di Milano-Bicocca, dove insegna Epistemologia Genetica, ha recentemente pubblicato Homo sapiens e altre catastrofi (Meltemi, 2002), brillante rassegna delle interpretazioni dell'evoluzione umana e dei loro, a volte comici, abbagli.

William Xerra, artista piacentino, attivo a livello nazionale dagli anni 60, ha da sempre posto al centro della sua ricerca il tema del frammento, della citazione e del riutilizzo di ritagli di opere pittoriche del passato, prima nel ciclo di 'Vive', oggi nel nuovo ciclo 'Io Mento'.

Stefano Fugazza, direttore Galleria Ricci Oddi di Piacenza, è uno storico dell'arte con interessi vasti in tutte le dimensioni artistiche; grazie al suo operato la Galleria Ricci Oddi si è aperta anche a contaminazioni contemporanee, come testimonia la recente mostra tenutasi nel giardini della galleria, Nature/Nature.

Officina della Luce (ex Centrale Emilia), via Nino Bixio 27 - Piacenza

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