Palazzo Frisacco
Tolmezzo (UD)
via Renato Del Din, 7
0433 487961
WEB
Stefano Cagol
dal 18/7/2003 al 7/9/2003
0433 44898
WEB
Segnalato da

Galleria D'Arte Nuova Artesegno




 
calendario eventi  :: 




18/7/2003

Stefano Cagol

Palazzo Frisacco, Tolmezzo (UD)

Meta-architetture - Landscapes & visions. Orizzonti dilatati. Architetture ridisegnate. Protagonista e' il paesaggio, lo spazio esterno come territorio ideale, aperto alla continua ridefinizione ed a infinite contaminazioni. E l’architettura come testimone in costante trasformazione degli spostamenti, una sorta di registrazione, di diario costruito da immagini. In questa mostra personale Cagol presenta due nuove opere video e trenta lavori fotografici realizzati a Londra, New York e Berlino.


comunicato stampa

A cura di Beatrice Buscaroli

Orizzonti dilatati. Architetture ridisegnate. Protagonista è il paesaggio, lo spazio esterno come territorio ideale, aperto alla continua ridefinizione ed a infinite contaminazioni. E l’architettura come testimone in costante trasformazione degli spostamenti, una sorta di registrazione, di diario costruito da immagini. Nella personale presso lo spazio pubblico di Palazzo Frisacco a Tolmezzo - con il patrocinio della Città di Tolmezzo e della Provincia di Udine - Stefano Cagol presenta due nuove opere video e trenta lavori fotografici realizzati a Londra, New York e Berlino.

Cagol rilegge la realtà attraverso un’elaborazione digitale minima, che fa perdere il confine tra reale e artificiale e dà vita a nuove visioni immaginifiche.
Le immagini fotografiche sono spesso ribaltate e sempre sdoppiate al centro, tanto da rendere quasi irriconoscibile l’oggetto di partenza. Al centro si creano forme nuove nate dalla fusione delle due parti specchiate. I tipici paesaggi metropolitani e i simboli della cultura urbana che fanno parte del nostro immaginario diventano qualcosa d’altro: irreali agglomerati architettonici o multiformi identità in continua trasformazione.
Nella serie di lavori realizzati a Londra l’orizzonte risulta mutato, non bloccato in una dimensione fissa, ma ri-disegnato in modo ogni volta differente. In un processo ininterrotto. L’identità della città non viene così stravolta, ma si crea un rimando continuo. E’ infatti subito riconoscibile il Tamigi, St. Paul e il profilo dell’edificio in costruzione progettato da Norman Foster per Swiss Re, che si innalza nel cuore della city. In altri lavori invece è protagonista Berlino, con le sue architetture popolari, i colori, il rigore estetico. Anche dove gli elementi del paesaggio sono visti attraverso inquadrature ravvicinate che li sottraggono dallo sfondo di riferimento e li sospendono in una dimensione estranea, l’effetto evocativo è ottenuto attraverso un’elaborazione che non forza la realtà.
L’impercettibile alterazione introdotta all’interno del sistema del raddoppio iniziale genera uno spostamento tonale che comunica all’insieme il senso di una vibrazione continua: gli scenari tecnologici delle sky-line newyorkesi e quelli architettonici di Londra e di Berlino ritornano paesaggi interiori, visioni suscettibili di metamorfosi continue e imprevedibili, immagini provvisorie e transitorie. La tecnologia del dato di partenza e del mezzo di riproduzione si rimette doppiamente in gioco confondendo in un continuo scambio dialettico la portata dell’uno e dell’altro. L’immagine aspira a una dimensione totale che amplifica il primo effetto della specchiatura. Si allarga e si completa modificando le geometrie fino a sperderle in un continuum aperto e dilatato, dove pulsa un ritmo nascosto e sommesso, un rumore fondo che dà alle masse concluse delle forme architettoniche il contrappunto misterioso di un respiro naturale.
Nel video Stars Ship è protagonista la tower londinese progettata da Foster. Ora sospesa in una dimensione organica le cui coordinate spaziali sono messe in discussione e l’interstiziale atmosfera del crepuscolo si confonde con la foschia del cielo creando una visione abissale, sottomarina.
Flux O è un video on the road, girato sulla subway newyorchese quando affiora in superficie tra il Queens e Manhattan. Attraverso l’effetto speculare il punto di vista dell’osservatore si muove lungo una traiettoria multipla e non lineare. Il viaggio si sviluppa così in uno spazio dilatato e stereoscopico che penetra in strutture urbane anomale, in continua trasformazione.

Stefano Cagol è nato a Trento nel 1969 dove vive e lavora.

Principali mostre personali: 2002. Public Art Project, Salzburg; Antonioli, Milano; 2000: MART Palazzo delle Albere, Trento; Galleria Estro, Padova; Fondazione Furlan, Pordenone; 1999: Studio d'Arte Raffaelli, Trento; 1998: Ryerson Gallery, Toronto; 1996: Galerie der Berchtold Villa, Salzburg; Arka Galerija, Vilnius.

Principali mostre collettive: 2003: Luoghi d’Affezione.
Paesaggi-Passaggi, IKOB, Eupen, Belgio; Progetto Giovani, Collezione Biennale, Farnesina, Roma; 2002: Nuovo spazio Italiano, MART-Galleria Civica, Trento; Primo Festival di Fotografia. Viasatellite, Mercati Traianei, Roma; 2001: Künstler Brücken/Ponti d'artista, Bolzano; Panorama II, Tiroler Kunstpavillion, Innsbruck; River Run: Paesaggi in movimento, Chiostri di San Domenico, Reggio Emilia; S.A.A. Strategies against architecture, Galleria Gian Carla Zanutti, Milano; 2000: Dintorni/Umgebung, Galerie im Traklhaus, Salzburg; 1999: Whichkraft?, Trans Hudson Gallery, New York; Video.it, GAM, Torino; Atlante, Centro Arte Contemporanea, Masedu/Sassari; Super Mega Drops, Viafarini, Milano; 1998: Laboratorio, Galleria Civica di Arte Contemporanea, Trento; 1997: Generazione Media, Palazzo della Triennale, Milano; 1996: Video-Forum, ART 27'96, Basel.

Opening: 19.07.03 - 11.30 am

Catalogo disponibile

PRESS OFFICE: ARTLINK T +39.0471.500483 F +39.0471. 506592
ACCOMODATION INFO: AGENZIA DI INFORMAZIONE E ACCOGLIENZA TURISTICA DELLA CARNIA, P. XX SETTEMBRE 9, 33028 TOLMEZZO (UD) +39.0433.44898

Tolmezzo Arte - Città di Tolmezzo - Provincia di Udine
Apertura: 10.30 - 12.30 / 17.00 - 19.00, chiuso il martedi'

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