Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce
Genova
via Jacopo Ruffini, 3
010 580069 FAX 010 532482
WEB
In faccia al mondo
dal 2/7/2003 al 21/9/2003
010 580069 FAX 010 532482

Segnalato da

Angela Madesani




 
calendario eventi  :: 




2/7/2003

In faccia al mondo

Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce, Genova

Il ritratto contemporaneo nel medium fotografico. La produzione artistica dalla fine degli anni '70 a oggi. L'esposizione si propone di documentare le tensioni espressive di un periodo in cui la fotografia, diventando uno dei medium privilegiati delle ricerche artistiche contemporanee, ha sviluppato definitivamente una sua autonomia linguistica, non concorrenziale con la pittura. Il percorso della mostra non e' cronologico ma tematico e rappresenta attraverso sette sezioni tutte le potenziali sfaccettature culturali, espressive e sociali a livello internazionale del tema del ritratto in fotografia, privilegiando non solo le opere di artisti affermati ma includendo anche quelle degli emergenti.


comunicato stampa

La mostra In faccia al mondo. Il ritratto contemporaneo nel medium fotografico intende indagare il tema del ritratto fotografico all'interno della produzione artistica dalla fine degli anni Settanta a oggi.

L'esposizione si propone quindi di documentare le tensioni espressive di un periodo in cui la fotografia, diventando uno dei medium privilegiati delle ricerche artistiche contemporanee, ha sviluppato definitivamente una sua autonomia linguistica, non concorrenziale con la pittura. Ciò viene ulteriormente testimoniato dalla scelta di un genere specifico come quello del ritratto che, tradizionalmente, ha rappresentato un campo di indagine peculiare dell'esperienza pittorica. L'elaborazione fotografica di tale genere, specie nelle opere degli ultimi trent'anni, si è infatti sviluppata attraverso codici culturali e formali autonomi, che hanno ulteriormente evidenziato l'identità espressiva del medium.

In tal senso si è deciso di mettere in mostra opere nelle quali - a differenza delle ricerche fotografiche degli anni Sessanta, che almeno in parte rappresentavano solo la testimonianza visiva e oggettuale di operazioni concettuali e comportamentali - sia presente una forte componente di autoreferenzialità estetica, ovvero un uso del medium fotografico nella sua specificità assoluta, e un approccio conoscitivo della realtà che, per usare la terminologia adottata da Rosalind Krauss, sia totalmente di ordine ''indiziale''.

Il percorso della mostra non sarà cronologico ma tematico e intende rappresentare, attraverso sette sezioni, tutte le potenziali sfaccettature culturali, espressive e sociali a livello internazionale del tema del ritratto in fotografia, privilegiando non solo le opere di artisti affermati ma includendo anche quelle degli emergenti.
La prima sezione Il ritratto come contrasto tra partecipazione e distacco sarà provocatoriamente aperta dalle foto di Bern & Hilla Becker i quali, pur avendo dedicato tutta la loro ricerca fotografica a documentare testimonianze architettoniche di archeologia industraile, prive di presenze umane, sono stati tuttavia forti estimatori di August Sander e della sua peculiare attenzione all'identità del soggetto. Il loro modo di fotografare - il distacco emotivo rispetto al soggetto rappresentato e la scandita ripetitività dello stesso - hanno inoltre influenzato, in alcune ricerche più recenti, un'inedita approccio odierno al ''realismo'', la cui atmosfera asettica rappresenta un rifiuto di mezzi spettacolari e di paradossi massmediali e nella quale la ripetitività mette in discussione l'unicità dell'oggetto rappresentato.
All'interno di questa area di ricerca, spesso caratterizzata da un approccio che mima la metodologia operativa della ''candid camera'', si esporranno opere fotografiche di Thomas Ruff, Philip Lorca di Corcia, Thomas Struth, Nobuyoyoshi Araki, Leeta Harding, Timothy Greenfield-Sanders, Hannah Starkey, Beat Streuli, Annalisa Sonzogni, Donatella Landi e Ousmane Ndiaye Dago.
Nella seconda sezione L'album di famiglia saranno presentate le opere di quegli artisti che, nonostante il diaframma tecnologico del mezzo fotografico e il distacco concettuale della loro ricerca, esprimono attraverso il loro lavoro un coinvolgimento emotivo con i soggetti inquadrati, con una più o meno evidente partecipazione umana, politica e sociale alle situazioni rappresantate. In questo ambito si esporranno le opere di Nan Goldin, Wolfgang Tillmans, Catherine Opie, Richard Billingham, Tracey Moffat, Christian Boltansky, Shirin Neshat, Sophie Calle, Andres Serrano, Philip Kwame Apagya, Boris Mikhailov, Boubacar Tourè Mandemory.
Nella successiva sezione Ritratto come autoritratto si analizzerà quella dimensione della ricerca fotografica connessa all'esplorazione del privato, all'autobiografia dei sentimenti e della corporeità, in una sorta di agile reportage che si discosta dalle precedenti esperienze espressive degli anni '60 e '70, come dimostrano le opere di Monica Carrocci, Ottonella Mocellin, Cesare Viel, Giulia Caira, Sissi, Betty Bee, Giulia Caira, Ross Sinclair, Sabine Delafon, Zhan Huan, Nzinga Muhammad.
La sezione Tramutazioni e travestimenti documenterà, con una particolare attenzione alle problematiche del corpo e le sue alterazioni e mutazioni, il rapporto tra reale e virtuale e i mutamenti di identità e ruolo del soggetto nell'epoca contemporanea. In tale sezione saranno presentate opere di Cindy Shermann, Orlan, Mariko Mori, Inez Van Lamsweerde, Aziz & Cucher, Francesco Arena, Robert Gligorov, Matteo Basilè, Yasumasa Morimura, Pierre e Gilles, Janeta Eyre, Paul Smith, Georgina Starr, Donatella Di Cicco, Fritz Kok, Année Olofsson, Joel Peter Witkin, Barbara La Ragione, Marzia Migliora e Sandy Skoglund.
Nella sezione L'uomo della folla il ritratto fotografico sarà analizzato come ritratto di una situazione sociale che vede il coinvolgimento di più personaggi, spesso coinvolti involontariamente in scene di insieme, o addirittura di indistinte moltitudini, come nelle opere di Paolo Bernabini, Shirin Neshat, Olivo Barbieri, Massimo Vitali, Armin Linke e Santiago Sierra.
Infine nella sezione Il ritratto come assenza la psicologia e l'essenza emotiva del ritratto, la definizione di un soggetto da rappresentare nel suo ruolo sociale o nella sua dimensione intimista, saranno esaminate in quelle opere nelle quali è assente o non rilevante ogni traccia umana, come ad esempio nelle fotografie di Alessandra Tesi, Luisa Lambri, Candida Hofer, Stefano Cagol, Giacomo Costa, Walther Niedermayr, Elisabeth Holz, Tony Ousler, Marco Samorè e Carlo Benvenuto.

Curatore: Matteo Fochessati
Comitato scientifico: Fabrizio Boggiano, Matteo Fochessati, Angela Madesani, Franco Sborgi, Sandra Solimano
Catalogo bilingue (italiano e inglese) a cura di Matteo Fochessati e Sandra Solimano. Testi di Matteo Fochessati, Angela Madesani, Franco Sborgi, Sandra Solimano

Ufficio Stampa: Simonetta Menini - Servizio Relazioni Esterne del Comune di Genova
tel + 39 010557111
Studio Cristina Pariset - V A da Giussano 7 20145 Milano
tel + 39 024812584 fax + 39 024812486

INFO: Paolo Scacchetti - Museo d'arte contemporanea di Villa Croce
Via Jacopo Ruffini 3 - 16128 Genova (Italia) Tel.+ 39 010580069 - 010585772 ; Fax +39 010532482

Conferenza stampa: mercoledi 2 luglio 2003 ore 11.00 Sala Conferenze Museo di Villa Croce

Inaugurazione: 3 luglio 2003 dalle ore 18

Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce
Via Jacopo Ruffini 3 - Genova
Orario: martedì - venerdì 9 - 19; sabato, domenica 10 - 19 lunedi: chiuso
Biglietto: intero euro 4,50; ridotto euro 3,00

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