Oratorio di San Rocco
Padova
via Santa Lucia
049 8364188
WEB
Pensieri Preziosi 8
dal 29/11/2012 al 26/1/2013
9.30-12.30 e 15.30-19, chiuso lunedi, 25-26 dicembre e 1 gennaio
049 8204563

Segnalato da

Studio Lavia




 
calendario eventi  :: 




29/11/2012

Pensieri Preziosi 8

Oratorio di San Rocco, Padova

La poetica magia della Scuola orafa di Tallinn. L'edizione di quest'anno presenta 6 artisti orafi (Kadri Malk, Piret Hirv, Kristiina Laurits, Eve Margus-Villems, Villu Plink, Tanel Veenre) provenienti dall'Estonia. Sono esposti un centinaio di gioielli/sculture.


comunicato stampa

Pensieri Preziosi, giunta all’ottava edizione, quest’anno presenta 6 artisti orafi (Kadri Mälk, Piret Hirv, Kristiina Laurits, Eve Margus-Villems, Villu Plink, Tanel Veenre) provenienti dall’Estonia, appartenenti al gruppo “Castle in the Air”, aventi tutti quale denominatore comune gli studi all’Accademia d’Arte di Tallinn, l’insegnamento di Kadri Mälk e l’appartenenza al gruppo “Castle in the Air”.

“L’obiettivo della rassegna Pensieri Preziosi- ricorda l’Assessore alla Cultura Andrea Colasio - è quello di approfondire dal punto di vista storico critico l’evoluzione e lo sviluppo dell’oreficeria artistica contemporanea, italiana e internazionale, ponendo a dialogo e confronto artisti provenienti da Paesi e culture diverse. Quest’anno siamo onorati di poter accogliere a Padova, dopo aver già analizzato la Scuola spagnola e quella di Halle, l’oreficeria artistica estone, rappresentata da artisti formatisi presso l’Accademi di Tallinn”

L’esposizione di un centinaio di gioielli infatti permetterà di conoscere, apprezzare e indagare la cultura estone, espressa attraverso opere che non solo raccontano il mondo peculiare e intimo del singolo artista che l’ha creato, ma anche la sua cultura e la sua formazione.

Il Paese da cui provengono i sei protagonisti di questa mostra, l’Estonia, si protende nel mar Baltico, ad una latitudine dove gli inverni sono lunghi e freddi, le giornate corte e ove le terre, in prevalenza boschive, sono sommerse per gran parte dell’anno dalla neve in un’atmosfera silente, rarefatta, quasi metafisica. Qui tradizionali credenze panteistiche, leggende popolari abitate da creature fantastiche, spiriti, fate che convivono con l’uomo in un tutt’uno con la natura, diventano le fonti ispiratrici prevalenti di un’arte che evoca fortemente la Natura stessa quanto l’immaginazione, la fantasia e la spiritualità.

Per questi artisti il gioiello è visto come un pezzo unico, prodotto del pensiero e di un’idea, esito di una sovranità intellettuale che ne ribadisce il valore archetipico di oggetto magico e simbolico. “I concetti che stanno alla base dell’operare di questi artisti”, scrive nel suo saggio Mirella Cisotto Nalon, curatrice della rassegna, “sono il raggiungimento di un’utopia estetica che sottragga il prodotto artistico alla banalità del quotidiano, il conferimento di una dimensione sacrale, atemporale e fortemente simbolica all’oggetto creato, l’utilizzo di materiali diversi, organici e inorganici, ricchi di senso quasi ad evocare una mai sopita concezione animistica della natura circostante”.

La loro arte intende infatti introdurre il fruitore in un mondo immaginario e fantastico il cui scopo è però mettere a fuoco gli aspetti contradditori della realtà e dell’esistenza umana, di investigare i segreti inconfessabili dell’inconscio più profondo per il raggiungimento di un mondo migliore proiettato verso un rapporto più equilibrato nei riguardi della natura, del cosmo e del trascendente.

Nelle loro opere questi artisti esprimono liberamente se stessi, il proprio pensiero e l’esperienza di vita mentre il gioiello diviene significativo vettore di messaggi, espressione di emozioni e sensazioni che vanno narrate e condivise con il fruitore: gioiello quindi come mezzo di comunicazione senza parole, che esprime direttamente o indirettamente, l’ambivalenza della percezione della vita, rivelatore quanto dissimulatore.

Tutti questi aspetti convivono nell’opera di ciascun artista che però mantiene viva la propria individualità e scelta espressiva.


Una mostra collaterale di 13 giovani artisti estoni diplomati ed allievi dell’Accademia d’Arte di Tallinn, dal titolo Back in black si tiene presso Marijke Studio.
Qui sono esposte 60 opere tutte nere create con diversi materiali come argento scuro ossidato, niobio, magnete e polvere di ferro, titanio, crine di cavallo. Gli artisti sono: Keiu KOPPEL, Andrus RUMM, Liina LÕÕBAS, Katrin KOSENKRANIUS, Urmas LÜÜS, Ettel POOBUS, Hans-Otto OJASTE, Nils HINT. Anne REINBERG, Birgit SKOLIMOWSKI, Kairin KOOVIT, Merilin TÕNISOJA, Rita-Livia ERIKSON.

Mostra e catalogo a cura di Mirella Cisotto Nalon con saggi di Luisa Bazzanella Dal Piaz, Mirella Cisotto Nalon, Alessandra Possamai Vita.

Cura redazionale: Alessandra Zabbeo
Stampa Grafiche Turato Edizioni

In collaborazione con:
Fondazione AntonVeneta
Camera di Commercio Padova

Sponsor tecnico:
Marcolongo Pubblicità

Ufficio stampa
Studio Lavia, piazzetta San Michele, 5/1 Padova - tel. 0498364188 - fax 049 659378 info@studiolavia.it (Francesco Nosella 3482628177)

All'inaugurazione venerdì 30 novembre alle ore 18.30 presso la sede espositiva dell'Oratorio di San Rocco sarà presente il Console Onorario della Repubblica d'Estonia a Venezia, il dott. Piero Bettini.

Oratorio di san Rocco
via Santa Lucia Padova
Orario 9.30-12.30 / 15.30-19, chiuso i lunedì, 25-26 dicembre 2012, 1 gennaio 2013
Ingresso con Tessera RAM: 4 euro, ridotta 2 euro

IN ARCHIVIO [24]
Bianca Lopez
dal 25/3/2015 al 25/4/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede