Una selezione dei materiali del primo volume di Interferenze dedicato a Jarman, tra cui 'Glitterbug'. La proiezione verra' introdotta da un breve discorso di James Mackay, produttore di Jarman e Bruno Di Marino, curatore del volume.
The Super8 Programme
giovedì 3 luglio, ore 21
Con la proiezione di The Super8 Programme, una selezione dei corti in Super8
girati dal geniale regista britannico Derek Jarman, il Gallery Programme di The
British School at Rome inizia una collaborazione con RaroVideo, la societÃ
diretta da Gianluca e Stefano Curti che pubblica in formato home video (VHS e
DVD) opere poco viste, se non inedite, di registi del calibro di Andy Warhol e
Pedro Almodovar. La collaborazione nasce in occasione della pubblicazione del
volume n°1 del primo titolo della nuova collana della RaroVideo, chiamata
INTERFERENZE, curata da Bruno Di Marino: Derek Jarman, The Super8 Programme, che
raccoglie alcuni lavori realizzati a passo ridotto dal grande filmmaker
britannico, tra cui Glitterbug (musica di Brian Eno), antologia di frammenti
girati tra il 1970 e il 1986, trasmessa dalla BBC qualche giorno dopo la morte
di Jarman nel 1994; Pirate Tape (W.S. Burroughs Film), omaggio a Burroughs
ripreso durante una sua visita londinese nel 1982 e TG Psychic Rally in Heaven
(1980-81) il primo di quattro cortometraggi girati per il gruppo musicale
Throbbing Gristle.
Giovedì 3 luglio verrà proiettata una selezione dei materiali di questo primo
volume di INTERFERENZE dedicato a Jarman, tra cui "Glitterbug". La proiezione
verrà introdotta da un breve discorso di James Mackay, produttore di Jarman e
Bruno Di Marino, curatore di INTERFERENZE.
"La produzione in super8 di Derek Jarman presenta una sensazione di
inafferrabilità di un tempo che fluisce e che cerca di essere fermato sotto
forma di ricordi frammentari, spesso attraverso un ralenti esasperato e onirico.
Dalla trama continua di doppie esposizioni, rifilmaggi, impasti granulosi di
luci e colori, ciò che emerge è una coagulazione di una dimensione temporale
concretamente vissuta su set estemporanei, casuali e improvvisati, ma in
definitiva frutto di stati d'animo, di una predisposizione verso il mondo che
Jarman ha quasi sempre rappresentato in forma mitica. Immagini evanescenti che
vengono risucchiate nei riverberi e nelle spirali sonore della partitura
elettronica dei Throbbing Gristle, musicisti e soggetti di TG Psychic Rally in
Heaven. Anche in questa sorta di videoclip underground, in cui predominano
sempre i toni caldi (rosso e l'arancio), mescolati a immagini di una versione
dell'Inferno dantesco (ennesimo richiamo all'elemento del fuoco e del mito) la
figura viene disintegrata. Molto diversa è invece l'iconografia di Pirate Tape,
ritratto di Burroughs, "pedinato" durante uno dei suoi soggiorni londinesi:
anche in questo caso però il super8 di Jarman ci restituisce un senso di
immediatezza diaristica che ritroviamo compiutamente in Glitterbug all'interno
di una struttura più complessa e variabile.
In questa sorta di ricapitolazione
del percorso artistico e umano di Jarman - che abbraccia un arco di quindici
anni - immagini in movimento si alternano a fotografie, riprese a velocitÃ
normale lasciano il posto a sequenze freezate o accelerate, il colore si succede
al bianco/nero; l'unico elemento che ricompatta questo caos di azioni ed
emozioni, pause durante la lavorazione di film (l'atmosfera di allegria che si
respira sul set di Sebastiane) e frammenti di vita in comune, è dato
dall'altrettanto eterogenea partitura di Brian Eno che, in alcuni casi,
asseconda il ritmo frenetico delle immagini, in altri funziona da contrappunto
creando effetti di straniamento ancora maggiori rispetto al visivo. Glitterbug
costituisce l'epigrafe al cinema di Jarman: vitale, solare, discontinuo,
iconofilo, in parte apolide (più che britannico Jarman aveva un sentimento
pienamente mediterraneo delle cose e dei luoghi).
Un cinema che, pur destinato
ormai al grande pubblico internazionale a partire dalla metà degli anni '80, ha
conservato gelosamente fino alla fine la sua aura sperimentale e "amatoriale"
(nell'accezione più nobile, quella di Brakhage). Era dunque giusto che Jarman
concludesse la sua esistenza con questo collage di materiali in super8,
lasciandoci per testamento una riflessione esistenziale ma anche metafilmica:
non è un caso che l'immagine con cui si apre Glitterbug sia lo stesso Jarman che
si riprende riflesso in uno specchio (il titolo di una serie di suoi super8 è
The Art of Mirrors), mentre le ultime inquadrature rappresentano un ritorno al
passato, all'inizio della sua avventura, quando l'artista-cineasta aveva il suo
studio a Bankside. E' questo l'"ultimo sguardo" - come recita la didascalia -
gettato sul mondo da Jarman e conservato intatto, nella sua purezza, dal
supporto granuloso (ma eterno) del tanto amato super8". (Bruno Di Marino)
La novità della collana INTERFERENZE è che a ciascun titolo sarà allegato un
libro di approfondimento storico-critico, curato di volta in volta da un esperto
e contenente anche le schede dei film. Così RaroVideo prosegue l'esperienza in
direzione interdisciplinare, aprendosi oltre al cinema sperimentale, alla
videoarte, al cinema d'animazione, ai nuovi linguaggi mediali e ad altre forme
dell'universo della sperimentazione audiovisiva. Tutto questo senza operare
divisioni, ma concependo il palinsesto editoriale all'insegna di una continua
interferenza estetica e culturale. INTERFERENZE prevede la pubblicazione annuale
di quattro/cinque titoli e in autunno verrà presentato il volume 2° dedicato ai
corti di Jarman. Tra gli altri titoli in uscita nel corso del 2003: The Andy
Warhol's Silent Movies Collection, una raccolta che comprende alcuni film del
periodo muto di Warhol, ovvero Empire, Kiss, BlowJob, Mario Banana 1 e Mario
Banana 2 (già usciti nella collana RaroVideo, ma solo in VHS), Zbig Rybczynski
Film & Video, un cofanetto contenente due dvd più un libro, che racchiude il
meglio della produzione del grande artista.
Luogo e info:
The British School at Rome
Via Gramsci 61, Roma
tel. 06-32649381-5