Paula Abalos
Giulio Paolini
Enrico Baj
Not Vital
Zhang Huan
Antonella Crippa
Cristiano Giulio Sangiuliano
Ultima esposizione del ciclo 'Da cima a fondo' nell'ambito el progetto Valle d'AostArte, dedicata alla rappresentazione e alla percezione della montagna nell'arte contemporanea. La mostra presenta le opere di alcuni artisti che hanno scelto di realizzare montagne anziche' limitarsi a raffigurarle, sostituendo alla riproduzione, la produzione a misura delle loro intenzioni ed esigenze.
Regione Autonoma Valle d'Aosta
Assessorato dell'Istruzione e della Cultura - Direzione Attività Culturali
Sabato 19 luglio 2003 inaugura la mostra LA MONTAGNA RICREATA, ultima esposizione del ciclo DA CIMA A FONDO nell'ambito del progetto Valle d'AostArte, dedicata alla rappresentazione e alla percezione della montagna nell'arte contemporanea.
La mostra presenta le opere di alcuni artisti che hanno scelto di realizzare montagne anziché limitarsi a raffigurarle, sostituendo alla riproduzione, la produzione a misura delle loro intenzioni ed esigenze. Questo processo artificiale si contrappone al carattere dei luoghi reali, in parte ancora incontaminati e poco modificati dall'intervento umano. Le montagne esposte non possono appartenere al regno naturale e rispecchiano la capacità creativa dell'artista più che la loro origine. Il legame con i veri monti è secondario: il massiccio montuoso è presente ma, al riparo della sua ombra gigantesca, si discute di altro. Solo i profili ricordano la sagoma delle montagne, ma i materiali e le dimensioni sono quelli della finzione artistica.
In arte, del resto, "tutto è in qualche modo artificiale: 'Non so dove finisce l'artificiale e dove comincia il reale" come sosteneva Andy Warhol.
Alla Tour Fromage di Aosta è allestita La Montagna Sainte-Victoire (1995) di Giulio Paolini, opera in cui l'artista riproduce con telai e cavalletti la stereometria di una montagna, riportando nelle tre dimensioni uno dei dipinti della serie dallo stesso titolo realizzata da Paul Cézanne. Una storica opera su stoffa di Enrico Baj, Montagne sur tapiserie rose (1958), ha lo scopo di collegare le ricerche più recenti a quelle degli anni 50-60, dimostrando la medesima attitudine a manifestare l'artificialità del processo creativo da parte dell'artista recentemente scomparso. La giovane artista argentina Paula Abalos produce appositamente per la mostra una montagna gonfiabile che occupa interamente uno dei piani della torre. Accanto a questa opera è presente una fotografia di Zhang Huan, To Add One Meter To An Unknown Mountain (1995), presentata alla Biennale di Venezia del 1999, nella quale l'immagine è testimonianza del tentativo assurdo di innalzare di un metro un massiccio montuoso sovrapponendo alla sua cima alcuni corpi umani. Accanto a un disegno di Not Vital, chiude il percorso della mostra una montagna in gesso dello stesso artista, come sorta di 'ritratto' di un massiccio montuoso.
A questa esposizione è dedicato un catalogo pubblicato da Artshow Edizioni. Nel corso della mostra, inoltre, verrà presentato anche il volume conclusivo del progetto DA CIMA A FONDO che conterrà , oltre alle immagini ed i testi di tutte le cinque mostre del ciclo, la documentazione degli allestimenti e dei progetti speciali accanto alle fotografie e ai testi degli artisti che hanno prodotto lavori in situ. Questa pubblicazione, distribuita in libreria, testimonia l'omogeneità e l'unitarietà del progetto espositivo, pur evidenziando la molteplicità degli aspetti affrontati da ciascuna esposizione.
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Brevi note biografiche degli artisti.
PAULA ABALOS (Buenos Aires, 1975) è una giovane artista argentina che vive e lavora Buenos Aires. I suoi lavori gonfiabili conservano in evidenza le tracce di una grande attenzione alla storia e alla politica. Recentemente ha tenuto una personale al Parco Culturale Guillermo Enrique Hudson (1999) a Buenos Aires e al Centro Culturale Recoleta di Buenos Aires, Argentina (1997).
ENRICO BAJ (Milano, 1924-Varese, 2003) è uno dei protagonisti dell'arte italiana della seconda metà del XX secolo. La sua ricerca, dalla forte vena dissacratoria ed antiaccademica, ha mantenuto costanti nel tempo i suoi caratteri ironici e giocosi. Promotore del Movimento Nucleare e di quello che lui stesso ha provocatoriamente definito Futurismo Statico, gli sono state dedicate numerose personali in musei ed istituzioni italiane ed estere tra cui la fondamentale partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1964. Nel 2000 aveva esposto al Museo d'arte contemporanea di Chartres e nel 2001 il Palazzo delle Esposizioni di Roma gli aveva dedicato un'ampia antologica.
GIULIO PAOLINI (Genova, 1940) vive e lavora a Torino ed è uno dei maggiori esponenti dell'arte concettuale italiana. Egli vede la sua opera come riflessione sull'operare artistico e sugli strumenti e le convenzioni utilizzate dall'artista. All'interno di questa visione, in cui la storia dell'arte assume un ruolo centrale, La montagna Saint-Victoire è uno dei lavori più significativi. Nel 1998 gli è stata dedicata un'antologica al Neue Galerie in Landesmuseum Joanneum, Graz ed ha esposto, tra gli altri, alla Fondazione Gulbenkian, di Lisbona (1995) al Castello di Rivoli, Rivoli (1991) ed al Guggenheim Museum di New York (1985).
NOT VITAL (Sent, Svizzera, 1948) è un artista svizzero che vive e lavora spostandosi frequentemente tra posti enormemente differenti tra loro come il deserto del Sahara, New York e l'Engadina, le cui montagne sono spesso presenti nelle sue opere. Al centro del suo lavoro il complesso rapporto tra l'uomo e la natura. Tra le numerose mostre che gli sono state dedicate in gallerie e istituzioni pubbliche vanno ricordate quella alla Kunsthalle di Basilea nel 1994, alla Malmö Konsthall (Svezia) nel 1997. Nel 2001 ha partecipato alla Biennale di Venezia nella sezione "Plateau of Humanity" curata da Harald Szeeman.
ZHANG HUAN (An Yang, Henan, Cina, 1965) vive e lavora a New York. Il ruolo del corpo come luogo della soggettività e della sofferenza è al centro della sua attività artistica. Tra le sue mostre personali sono da ricordare quella tenutasi al Museo das Peregrinacións di Santiago de Compostela in Spagna e quella alla Power Plant Contemporary Art Gallery di Toronto a nel 2001. Ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 1999 e alla Triennale of Contemporary Art di Yokohama (2001). E' stato invitato alla mostra 'Il Dono' tenutasi nel 2001 a Palazzo delle Papesse di Siena.
Immagine: Zhang Huan, To Add One Meter to an Unknown Mountain, 1995, c-print su carta Fuji Archival, cm114x 165x5
Curatori: Antonella Crippa (ideazione e coordinamento) DA CIMA A FONDO
Cristiano Giulio Sangiuliano (19 luglio-7 settembre 2003) la montagna ricreata
Inaugurazione: 19 luglio, ore 18
Periodo: 19 luglio - 7 settembre 2003
Orari: 9,30/12,20; 14,30/18,30. Lunedì chiuso
Ingresso: gratuito
Cataloghi: La montagna ricreata, Artshow Edizioni
Da cima a fondo, Artshow Edizioni
Info: tel. 0165 27 59 02
Uffici stampa:
Andrea Andruet, tel 0165273246, fax 0165273275
Alessandra Santerini, tel/fax 011 812 3180
Ilaria Gianoli, tel/fax 02 51 44 06
Sede: Tour Fromage, Teatro romano, Aosta