Antonio Colombo
Milano
via Solferino, 44
02 29060171 FAX 02 29060171
WEB
Cristina Pancini
dal 16/1/2013 al 1/3/2013
mar-ven 10-13 e 15-19, sab 15-19

Segnalato da

Antonio Colombo




 
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16/1/2013

Cristina Pancini

Antonio Colombo, Milano

A casa. Pancini presenta un nuovissimo corpo di lavori che esplora la dimensione "domestica" del vivere. Per questa occasione, l'artista ha trasformato il contesto espositivo nella rappresentazione di una casa.


comunicato stampa

a cura di Matilde Martinetti

Antonio Colombo è lieto di presentare la personale di Cristina Pancini (Arezzo, 1977), a cura di Matilde Martinetti.
A casa propone un nuovissimo corpo di lavori che esplora la dimensione “domestica” del vivere. Per questa occasione, l'artista ha trasformato il contesto espositivo nella rappresentazione di una casa. Immagini e spazio si nutrono a vicenda, per dare corpo ad un percorso che va dall'esterno (il cortile, rappresentato al piano superiore della galleria, dove si apre una processione di animali), all'interno (il piano inferiore, dove è invece ricreato il nucleo abitativo). Ne risulta una sapiente narrazione visuale, che “costruisce” una casa dalla posa della prima pietra alla sedimentazione della dimensione più intima e inviolabile dello spazio vissuto: la Memoria.

Come di consuetudine nella prassi di Cristina Pancini, una molteplicità di suggestioni (letterarie, visive, e oltre) si fondono ad una dimensione più intima e privata per dare corpo all'ossatura della mostra e, al tempo stesso, alimentare la complessità di senso di ogni sua singola componente. Complessità di senso che il nuovo taglio compositivo di questi ultimi lavori rimarca. Un ampio spazio bianco, infatti, avvolge i soggetti per astrarli da qualsiasi riferimento spazio-temporale così che, sebbene parte di un progetto corale, ogni elemento metta in risalto anche la sua precisa funzione nel quadro della narrazione/mostra. Che si tratti di mani (anziane o giovani, ci parlano della casa come scambio osmotico tra memoria e proiezioni future), o di animali (nel cortile, ad esempio, il lupo è portatore di equilibrio, mentre il gatto rappresenta la concentrazione). E così via. Incardinati in un unico nucleo tematico, tutti i soggetti del piano superiore convergono verso quello inferiore, dove è ormai evidente come la dimensione installativa sia entrata a pieno titolo nel lavoro di Cristina Pancini. Armadi, scrivanie, specchi e mobili vari impongono la loro presenza, accolgono i disegni, ne condizionano le dimensioni (e il senso), e contribuiscono ad alimentare quel concetto di casa, teso tra passato, presente e futuro che informa di sé tutta la mostra. Concetto che, qui, al piano inferiore, diventa sintesi, praticabile, di spazio abitativo/abitato e spazio simbolico.
Rimane un dubbio rispetto al senso di quel “a” casa, se si tratti di un andare verso (un moto a luogo), o di un esserci (uno stato in luogo). Ma, tutto sommato, è un dubbio irrilevante.

Il termine “casa” agisce comunque sul nostro vissuto, per sollecitarci ad accogliere un invito. Ovvero, rispolverare (per condividere?) le nostre memorie. E i nostri sogni. Proprio quelle cose, appunto, custodite, gelosamente, nei cassetti.
In galleria sarà disponibile il catalogo della mostra con un testo di Matilde Martinetti.

Inaugurazione 17 gennaio ore 18.30

Antonio Colombo
via Solferino, 44 - Milano
mar-ven 10-13 e 15-19, sab 15-19
Ingresso libero

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