Ogni mercoledi' un critico presenta, attraverso video e performances, il lavoro di giovani artisti. La rassegna e' curata da Carlo Terrosi della cooperativa Le Macchine Celibi con la collaborazione di Alessandra Borgogelli. Il viaggio di Odisseo e' l'immagine scelta per presentare un panorama delle ricerche attuali, mutevoli e cangianti, tra ricerca di un'identita' e incontro con l'ignoto. Oggi il critico e curatore Silvia Grandi presenta l'artista Sabrina Muzi. Nell'ambito della rassegna Paci-notti d'estate.
Venerdì 11 luglio proseguono le serate nel cortile estivo dell'istituto superiore Crescenzi – Pacinotti, nell'ambito della rassegna culturale-spettacolare PACI-NOTTI D'ESTATE, inserita nel cartellone delle manifestazioni di Viva Bologna.
IL VIAGGIO DI ODISSEO:
CICLO DI INCONTRI CON L'ARTE CONTEMPORANEA
si terrà il quarto appuntamento del ciclo d'incontri dedicati all'arte contemporanea dal titolo ''Il Viaggio di Odisseo'' che vedrà ogni mercoledì un critico presentare, attraverso video e performances, il lavoro di giovani artisti.
La rassegna è curata da Carlo Terrosi della cooperativa Le Macchine Celibi con la collaborazione di Alessandra Borgogelli, (docente di storia dell'arte del DAMS di Bologna). Il viaggio di Odisseo è l'immagine scelta per presentare un panorama delle ricerche attuali, mutevoli e cangianti, tra ricerca di un' identità e incontro con l'ignoto.
Venerdì 11 luglio nell'ambito degli incontri con l'arte contemporanea Il viaggio di Odisseo, il critico e curatore Silvia Grandi presenta l'artista Sabrina Muzi.
Durante la serata saranno proiettati e commentati alcuni video tratti dalla recente produzione dell'artista, da tempo impegnata sul fronte delle tematiche inerenti la limitazione della libertà personale e le situazioni di disagio sempre più presenti nel nostro vivere d'oggi. Con la serie di lavori video presentati in questa occasione prosegue il viaggio analitico della Muzi tra le costrizioni e le imposizioni, prese in esame sia come stato morale, interiore, legato ad un sentire psichico ed emotivo, che si trasforma in una morsa autolimitante e autopunitiva, come nel caso del video Big, sia come stato realmente fisico, in cui altre persone intervengono per impedire qualsiasi tentativo di fuga (Accerchiamento, 2002) o per distruggere e cancellare ogni azione compiuta in prima persona dall'artista (Tortures, 2001).
Immagine: Sabrina Muzi, la citta' in'Kolta, 2003
Istituto superiore Crescenzi – Pacinotti
Via Saragozza 9 – ingresso via del Fossato
Ore 21.00 Ingresso libero