Galleria Galica
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dal 7/9/2003 al 24/9/2003
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Galica arte contemporanea




 
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7/9/2003

Collettiva

Galleria Galica, Milano

Opere di Anna Bjerger, Francesco Candeloro, Nicola Carignani, Arthur Duff, Michael Wesely.


comunicato stampa

Anna Bjerger, Francesco Candeloro, Nicola Carignani, Arthur Duff, Michael Wesely

Anna Bjerger, svedese di nascita (1973), ma residente a Londra da diversi anni, ama dipingere su tavole di piccole dimensioni. I soggetti dei suoi quadri derivano da fotografie “istantanee”, e dunque prive di intenzioni artistiche, e sono per lo più ritratti di familiari, di paesaggi o di amici. Dopo aver selezionato l’immagine, l’artista inizia a dipingerla enfatizzando alcuni suoi elementi. Il soggetto prescelto acquisisce così una nuova dimensione ed entra a far parte di una personale memoria.

Francesco Candeloro (Mestre, 1974) inizia giovanissimo, quasi fosse una necessità naturale, a disegnare, fermare nevroticamente migliaia di volti dei passeggeri degli autobus urbani e dei vaporetti veneziani su piccoli block-notes. La folla, la molteplice massa di visi e volti stipati in un luogo, lo attrae, ne sottolinea sempre l’espressione, il viso, gli occhi.

Nicola Carignani (Pietrasanta, 1978) frequenta la scena skate fino dall’adolescenza. Il suo recente progetto indaga il lato autolesionistico e alienante di questo “sport”. Gli skaters che ha conosciuto e fotografato subiscono quotidianamente infortuni che non impediscono loro di continuare. Gli estremi coesistono: per mantenere l’equilibrio su un pezzo di legno che scivola su un passamano occorre avere il massimo della presenza mentale ed essere, allo stesso tempo, completamente incoscienti. A volte lo skate diventa una pratica di meditazione istantanea, sorprendente.

Le opere di Arthur Duff (Wiesbaden, 1973) sono concepite come affascinanti “strutture” della percezione. Grandi telai in legno sono il perimetro attraverso ed entro il quale l’artista costruisce immagini tramite il magico e misterioso intreccio di corde e un sapiente utilizzo del nodo. E’ intorno all’annodare, al creare punti di incontro e tensione delle corde nere o bianche che si costruisce il mondo severo e talvolta mistico di Duff.

Michael Wesely (Monaco, 1963) sin dalla fine degli anni ottanta, mediante un originale uso del mezzo fotografico, elabora delle immagini in grado di trattenere e manifestare lo scorrere del tempo. Da “Autoritratto” in otto ore (1989) alla serie “Reisenzeit” Wesely dilata i tempi di esposizione della camera in accordo con le caratteristiche del luogo o della situazione prescelti (sia che si tratti di una stazione, un bar newyorkese durante la finale NBA o perfino tutti gli anni della ricostruzione di Potsdamer Platz dal 1997 al 1999).

Orario: dal lunedì al venerdì dalle 15:30 alle 19:30 o su appuntamento
Informazioni: tel. 0039 02 86984083 - fax 0039 02 89013154

Immagine: Nicola Carignani

Galica, piazza Bertarelli 4, 20122 Milano

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