Galleria Fondaco
Roma
via Degli Zingari, 37
06 4873050 FAX
WEB
Stefano Baroni
dal 21/3/2013 al 5/4/2013
mar-ven 10-13 e 16-19, sab 10-13

Segnalato da

Flora Ricordy




 
calendario eventi  :: 




21/3/2013

Stefano Baroni

Galleria Fondaco, Roma

Animula. 8 fotografie montate a cassetta riempiono di luce lo spazio espositivo emanando un'aura che quasi materializza quella teoria del contatto che Marguerite Yourcenar racconta nelle Memorie di Adriano.


comunicato stampa

A cura di Francesca Marino e Flora Ricordy

Contributi scritti di Giorgio Amitrano, Giosetta Fioroni, Rosetta Loy, Diego Mormorio, Eileen Romano, Massimo Vitali.

La prima esposizione di Stefano Baroni a Roma presenta il suo più recente lavoro, Animula, nella Galleria Fondaco di via degli Zingari 37 nel rione Monti, cuore del centro di Roma. …che incantevole brano poetico: “Animula vagula blandula …” hai scelto come fonte di ispirazione per le tue ultime foto! E come davvero c’è affinità tra le… “Animule-umane” che si intravedono nelle tenere pose delle foto, così blande e sfumate, ma per questa luminosità e latenza anche molto suggestive. … Così scrive Giosetta Fioroni per Stefano Baroni in occasione dell’esposizione cogliendo l’essenza e lo spirito di questo suo nuovo lavoro e di una mostra che vuole evocare attimi di profonda intima introspezione.
Otto fotografie in grande e medio formato montate a cassetta, riempiono di luce lo spazio espositivo emanando un’aura che quasi materializza quella ‘teoria del contatto’ che la Yourcenar racconta nelle Memorie di Adriano, quel “sistema di conoscenza umano basato sull’erotica in cui il mistero e la dignità altrui consisterebbero appunto nell’offrire al nostro Io questo punto di riferimento d’un mondo diverso”. Così Animula attiva emozioni suscitate dall’evocazione del contatto, della materia, dei corpi che appena si intuiscono emergere dal lambire dell’acqua che le contiene. Che sia l’abbraccio di una coppia, o i salti di bambini che giocano, o gruppi di persone, la ‘materia umana’ è proposta da Stefano Baroni come pura evocazione di corpi, esaltandone l’aspetto spirituale e consegnandoci attimi di esistenza sospesi nello spazio dove il prima e il dopo non hanno significato e la vita si rivela impalpabile, e forse è solo illusione. (Rosetta Loy)

Il progetto vuole essere la mediazione tra l’impossibilità di avere una sensazione definita e duratura (in altre parole una vita emotiva stabile), e la consapevolezza dell’impotenza di poter cambiare. L’horror vacui è il sintomo rivelatore di questa malattia prodotto dell’occidente contemporaneo. Il caos visivo e auditivo a cui si viene esposti quotidianamente rende rarefatta la sensazione, non lasciando all’esperienza del presente il tempo di sedimentare e di sviluppare un reale impatto emotivo. Ne consegue un vuoto esistenziale, la realtà diventa liquida ed il mio lavoro la rappresenta come tale. S.B.

Stefano Baroni nasce a Viareggio.
Per molti anni fotografa il mondo della cultura italiana collaborando con le più importanti case editrici nazionali come Einaudi, Rizzoli, Mondadori e Skira.
Nel 2002 tiene la personale “Vanitas” presso il Museo dell’Illustrazione di Ferrara e partecipa alla collettiva “Metamorfosi della realtà” presso il Palazzo Mediceo di Seravezza. Dal 2003 inizia una fase di sperimentazione personale che lo porta ad allontanarsi dal figurativo a favore di una rappresentazione simbolica della realtà attraverso il mezzo digitale. Nel 2008 espone presso la Rotonda Foschini e Piazza Sant’Anna a Ferrara con la personale “A ruota libera”. L’anno successivo tiene la personale “Kúge” alla Galleria Ma Maison di Pietrasanta. Nel 2011 partecipa alla 54a Biennale di Venezia, curata da Vittorio Sgarbi, con un’opera della serie Animula, esposta al Padiglione Italia presso il Palazzo delle Esposizioni, Sala Nervi di Torino. Nel 2012 con una personale, espone presso la galleria Paola Raffo Arte Contemporanea a Pietrasanta e allo spazio Blu Corner di Carrara, mostra personale curata da Nicola Ricci. Hanno scritto di lui, tra gli altri, Cesare Garboli, Francesco Poli, Massimo Vitali e Enrico Mattei.

Vernissage 22 marzo ore 19

Galleria Fondaco
Via degli Zingari 37 - Roma
Orari martedì – venerdì 10.00 - 13.00 / 16.00 - 19.00
sabato 10.00 - 13.00
Ingresso libero

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