Openart Gallery
Milano
via Argelati, 12

Magia di un'illusione
dal 15/9/2003 al 30/9/2003
02 8393464
WEB
Segnalato da

Giovanna Pincella




 
calendario eventi  :: 




15/9/2003

Magia di un'illusione

Openart Gallery, Milano


comunicato stampa

De Luca, Ghelli, Maranghi, e Nesi a confronto con Philip K. Dick

a cura di Maurizio Vanni

Martedì 16 settembre prossimo, alle ore 18.30, presso myOpenArt Gallery di Milano, inaugura Magia di un'illusione - De Luca, Ghelli, Maranghi, Nesi a confronto con Philip K. Dick.

Maurizio Vanni, curatore della mostra, presenta i quattro artisti che si sono ispirati ai libri dell'americano Philip K. Dick, grande maestro della fantascienza, per dipingere, mediante colori e forme propri dei loro istinti e dei loro desideri, composizioni e personaggi fantastici, introducendoci nel magico mondo delle illusioni.

La mostra parte dal presupposto che artisti come De Luca. Ghelli, Maranghi e Nesi possano utilizzare il loro pregevole strumento comunicativo - la pittura - per lenire i propri disagi interiori e farci entrare nel loro, e magari anche nel nostro, regno delle illusioni'Attraverso i suoi libri, Philip K. Dick riesce, nonostante descriva mondi fantastici, a catturare le nostre quotidiane difficoltà psicologiche arrivando a rendere familiari persino le atipiche atmosfere di Marte. Molti dei suoi personaggi sono alla ricerca di un qualcosa, con la consapevolezza di averlo smarrito o di non averlo mai posseduto'I nostri quattro artisti ci propongono delle realtà psichiche che si confrontano in universi reali e fittizi, senza poter distinguere gli uni dagli altri. In questa loro concezione del mondo intesa come apparenza da svelare, in questa loro necessità di uno sguardo penetrante, cercano di introdursi nella realtà proprio per uscire dal caos controllato della quotidianità. Philip K. Dick, così come i nostri artisti, indaga quel territorio di confine dove reale e illusorio sembrano incontrarsi e confondersi in un continuo e molteplice gioco di simbiosi e sovrapposizioni'Anche Elio, Giuliano, Giovanni e Francesco, in fondo, attraverso le loro opere compiono un'operazione di decostruzione della realtà apparente nel tentativo di ricomporre un universo soggettivo basato sul proprio io umano. Essi mettono a nudo le principali istanze della realtà attraverso metarealtà e finzione, nel mentre cercano di lanciare uno sguardo introspettivo che possa liberarli dai propri disagi interiori.(Maurizio Vanni)

Elio De Luca si ispira a Occhio nel cielo, romanzo incentrato sul tentativo di un gruppo di persone di catturare una verità elusiva, mutevole e spesso ostile.

Giuliano Ghelli si confronta con Noi marziani, opera che nel raccontare lo sfruttamento di una colonia, di una terra e di una cultura trasforma il sogno americano della conquista dello spazio in un incubo.

Giovanni Maranghi dipinge una donna inquieta ispirandosi a Confessioni di un artista di merda. Composto dopo l'ennesimo fallimentare matrimonio, il romanzo tratta dell'amore per Anne e del dolore per averla parduta, ma anche di quello che diventerà, poi, odio misogino

Francesco Nesi si ispira al romanzo I simulacri, dove i mass media rappresentano uno strumento di manipolazione, non di informazione, che tiene i cittadini di una comunità, da poco uscita dall'era nucleare, in una assoluta cecità.

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