Galleria Neon
Bologna
Via Zanardi 2/5
051 5877068

neon/campo base
dal 15/9/2003 al 23/9/2003
051 264008 FAX 051 6562907

Segnalato da

gallerianeon




 
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15/9/2003

neon/campo base

Galleria Neon, Bologna

Settembre 2003. neon inizia una nuova stagione espositiva aprendo gli spazi di Bologna e Milano ad un flusso continuo di eventi e progetti


comunicato stampa

neon/campo base e' un punto di ricerca avanzato.
Da qui si intraprendono spedizioni esplorative in diverse direzioni. Luogo di riflessione e di elaborazione e spazio di transizione per muovere verso territori ulteriori, neon/campo base agisce con l'intenzione di sottrarsi al condizionamento delle parole e di riconquistare la specificita' del carattere di neon stemperata nel necessario adeguarsi al ruolo. Obiettivo raccogliere e organizzare progetti individuali perche' concorrano alla costruzione di un metaprogetto, laboratorio aperto per la ricerca di un possibile update della forma-galleria: una successione di situazioni che sollecitino rapporti di collaborazione, intersezioni, scambi, discussione alla ricerca di una metodologia di lavoro per la definizione collettiva di ruolo-funzione-modalita' di azione degli spazi per l'arte contemporanea, a partire da questo luogo.
neon/campo base sceglie la forma del flusso: continuum sequenza di accadimenti fading dissolvenza sovrapposizione. Che si traduce non una serie preordinata e rigida di appuntamenti espositivi, ma in una attivita' permanente di interventi che si susseguono e dialogano fra loro.

neon/campo base avvia la sua attivita' in via Zanardi 2/5 martedì 16 settembre alle 19.00 con il progetto collettivo proposto da un gruppo di artisti che collaborano insieme con Nico Dockx (Antwerpen, Belgio, attualmente inserito nella sezione Stazione Utopia curata da Hans Ulrich Obrist alla Biennale di Venezia).
Sono Kris Delacourt, Douglas Park, Peter Verwimp, Helena Sidiropoulos, Barbara Decruyenaere e Jan Lemaire. Il programma della serata prevede un concerto di Building Transmissions, letture di testi, videoproiezioni.
Building Transmissions e' un progetto multimediale che agisce sia con le immagini che con i suoni. Focalizzando la ricerca sull'astrazione stimola l'interazione con il pubblico. Costituiscono aspetti importanti della pratica artistica del gruppo il conflitto e l'instabilita' nelle loro composizioni, la decostruzione del suono, la sperimentazione e la ricerca intorno al concetto di suono e non-suono. Building Transmissions utilizzano abitualmente una vasta gamma di strumentazione, sia strumenti acoustici convenzionali (sax, chitarre, piano, voce.) che strumenti elettronici (MD, turntables, filtri & di effetti, synths.) per generare un dialogo personale e 'introverso' con le video-proiezioni che accompagnano i suoni. Modellando in tal modo architetture sonore in cui confluiscono echi ambientali e frammenti di free jazz, rumore, ronzii, picchi di frequenze, registrazioni sul campo, ecc. Il corpo ed il relativo movimento sono fortemente presenti nei lavori video e nelle installazioni: immagini fisse e immagini in movimento interferiscono reciprocamente creando una nuova relazione fra tempo e movimento.

sabato 20 settembre alle 19.00 sara' la volta del progetto mal di testa, originato da un testo diramato da Gino Gianuizzi nel tentativo di coinvolgere nella discussione sul ruolo e sulla funzione della galleria e dell'arte contemporanea critici, curatori e artisti. Ora il mal di testa aspira a farsi progetto collettivo: i dubbi personali possono forse generare dibattito, stimolare altre parole.
Le voci registrate saranno riportate e diffuse a neon/campo base.
Molti i nomi di coloro che hanno ricevuto la comunicazione: al momento hanno risposto alla sollecitazione Daniela Lotta, Elena Bordignon, Cesare Pietroiusti, Guido Curto, M+M, Roberto Daolio, Dörte Meyer, Daniele Perra, Arpo Angeli, Marco Altavilla, Anna Valeria Borsari, Cristina Zamagni, Mauro Manara, Elena Cologni, Emilio Fantin, Paola Naldi, Susanna Scarpa, Tommaso Tozzi, Maurizio Bolognini, Sandrine Nicoletta, Barbara Fässler, Bernardo Giorgi, Giancarlo Norese, Alberto Zanazzo, Angelo Candiano, Aurora Fonda, CarlessoCarlesso, Diana Baldon, Ivo Bonacorsi, Horatio Goni, Lorenza Pignatti, Massimo Uberti, Meike Giebeler, Mili Romano, Paola Timossi, Valerie Bussmann, Daria Filardo, Domenica Bucalo, Lucia Farinati, Silvia Grandi, Maurizio Mercuri, Luigi Negro, Michael Stauffer, etc.

Martedì 23 settembre neon/campo base inaugura una densa sequenza di presentazioni nello spazio di corso Garibaldi 42 a Milano.
neonprojectbox avra' una connotazione fortemente propositiva senza tuttavia caratterizzarsi come spazio per artisti esordienti o per emergenti. Spazio di proposta significa spazio di liberta': inviti rivolti ad artisti diversi per formazione e per eta' perche' sviluppino un progetto o presentino un lavoro scelto che sara' visibile per due settimane.
L'immagine che più si avvicina all'idea che vogliamo mettere in atto e' quella del fuoco d'artificio, una specie di spettacolo pirotecnico in cui ogni ordigno esplode con la sua propria autonomia e concorre con tutti gli altri ordigni a creare una situazione di stupore e di meraviglia in cui l'attenzione viene continuamente stimolata.
In questa pima fase la programmazione di neonprojectbox e' frutto della collaborazione con Elena Bordignon, curatrice indipendente attiva fra Bologna e Milano.

Si trattera' di una serie di interventi chiavi in mano, espressione che traduce letteralmente l'idea della cessione temporanea dello spazio, qualcosa come prestare la propria casa/stanza a un amico. La prima artista a intervenire nel piccolo spazio milanese -dopo le anteprime della passata stagione di cui sono stati protagonisti Maurizio Vetrugno e M+M- sara' Sophie Usunier.
Sophie Usunier proviene dall'Ecole Nationale Superieure de Beaux Arts di Nancy. Da alcuni anni risiede in Italia e ha partecipato a diverse mostre in spazi pubblici e in gallerie private: ricordiamo nel 2000 'L'occhio in ascolto' al Palazzo Ducale di Genova e nel 2001 la sua mostra personale alla galleria Note di Arezzo. A Milano Sophie Usunier presentera' il video court-circuit, realizzato nella primavera del 2003.
Nel video, 7 minuti, in loop, l'insegna di una farmacia luminosissima, satura di colore nel buio della notte, concentrata su se stessa e decontestualizzata, tende a ipnotizzare atttraverso i suoi effetti di parata, diventa qualcosa più che un'insegna, inizia a giocare con i rumori di fondo, quelli della strada, della citta', assomiglia sempre di più a un gioco elettronico, al circuito impazzito di un video gioco, a una grafica virtuale dove tutto ruota intorno a questa croce come in un circuito chiuso.

Foto: Sophie Usunier, Gli animali di Bremen

neon/campo base
via Zanardi 2/5
Bologna 40131
tel/fax 0515877068

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