Spazio Meme
Carpi (MO)
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AKA B
dal 19/4/2013 al 21/5/2013
16-20 Sabato e Domenica anche 10-13, chiuso giov

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19/4/2013

AKA B

Spazio Meme, Carpi (MO)

Storia di una madre. Una fiaba che mette in luce l'incondizionato Amore di una madre, che la porta a compiere sacrifici estremi per aiutare e soccorrere il figlio e all'accettazione finale del Volere del Destino.


comunicato stampa

A cura di Francesca Pergreffi e Filippo Bergonzini

Illustrazioni tratte dalla fiaba di H.C. Andersen, Alessandro Berardinelli Editore.
Inaugurazione con live painting dell’artista.
Nell'ambito del Premio Arturo Loria 2013.

Sabato 20 Aprile alle ore 19.30 Spazio Meme, in via Giordano Bruno 4 a Carpi, sarà lieto d’inaugurare la personale di Aka B “Storia di una madre” a cura di Francesca Pergreffi e Filippo Bergonzini. Per l'occasione l’artista eseguirà un live painting e sarà esposta una selezione delle tavole originali del libro “Storia di una madre” tratto dalla fiaba di H. C. Andersen edito da Alessandro Berardinelli Editore nella collana Sigilli.

Le fiabe non sono mai storie particolarmente liete e rassicuranti, anche nelle loro versioni più edulcorate o rivisitate in chiave disneyana, sono ricche di elementi ambigui e oscuri e macabre allegorie; “Storia di una madre” di Hans Christian Andersen non fa eccezione.
La fiaba racconta le agghiaccianti prove che deve compiere una madre alla ricerca del figlio che la Morte, in persona, le ha sottratto in una gelida notte d'inverno.

Una fiaba che mette in luce l'incondizionato Amore di una madre, che la porta a compiere sacrifici estremi per aiutare e soccorrere il figlio e all'accettazione finale del Volere del Destino.

Aka B si è cimentato nella narrazione per immagini di questa straziante storia, focalizzandosi sulla Disperazione della madre; e noi ne siamo inondati.

Nella sua rilettura grafica della fiaba, Aka B è terribilmente efficace nel visualizzarne le atmosfere cupe, tetre e desolate, nel dare un volto ai personaggi ambigui che la madre incontra durante la sua ricerca e nel tratteggiare gli spettrali paesaggi invernali in cui è ambientata la storia.
La scelta di Aka B è di raccontare senza l'utilizzo di parole, realizzando un fumetto “muto” senza dialoghi né didascalie, affidando la narrazione all’intensità e all'espressività di volti e figure e alla carica simbolica di gesti, pose e ambientazioni. Nel loro scorrere silenzioso le tavole di Aka B hanno una potenza espressiva tale che possiamo sentire l’ululato del vento gelido che graffia il volto alla madre e i suoi piedi che affondano pesanti nella neve, percepire i suoi lamenti e i suoi singhiozzi e udire le sue “grida” di dolore rassegnato dinanzi alla Morte.
Aka B, che è allo stesso tempo pittore, fumettista, illustratore, filmmaker e videoartista, sembra voler sintetizzare in “Storia di una madre” le possibilità visive e narrative di tutti i linguaggi con cui lavora. L'ombra del fumetto s’intravede nelle tavole, Aka B difatti utilizza i baloons, ma compie una sorta di Matrioska narrativa: essi sono privi di parole e contengono a loro volta altre immagini.
Le illustrazioni hanno un segno grafico crudo, asciutto, essenziale, apparentemente didascalico, ma dotato di una forte capacità evocativa; infatti ha il potere di richiamare e sottintendere il testo mancante della fiaba originale.

L’artista fa trasparire la sua sensibilità cinematografica nella composizione narrativa delle tavole: utilizza inquadrature che alternano campi lunghi, primi piani e dettagli; il dipanarsi del racconto tra stacchi netti, piccole ellissi e raccordi.
Francesca Pergreffi e Filippo Bergonzini

Con un segno grafico glaciale Aka-B è riuscito a coniugare la sua idea di arte ad un classico della fiaba quale è Andersen. Ha fatto un’operazione artistica molto difficile: portare attraverso il colore le atmosfere plumbee della storia. Ho letto la fiaba Storia di una madre scorrendo le pagine del volume da lui illustrato e mi è apparsa una realtà aumentata in cui tutti gli elementi concorrono a fare delle sue tavole una vera e propria opera d’arte.
Aka-B è un narratore che si trova a suo agio sia con la parola sia con l’illustrazione che con la pittura. In lui non scinderei questi tre elementi costituitivi: pittura, scrittura, illustrazione. Predilige l’indie, anche perché il suo passato di writer lo porta quasi geneticamente a offrire le sue capacità a soggetti, contenuti, estetiche ancora poco sfruttate e battute dalla critica e dal mondo dell’arte mainstream. Per questo mi sento di dire che è un artista ancora pieno di energia e in fieri pur avendo un’autorialità riconoscibile nel panorama internazionale.
Le sue storie mi sembrano ancora fresche nella loro drammaticità, ispirate nella loro cupa esposizione, e quella che può sembrare un’apocalisse viene resa con la grazia di chi cerca di interpretare il mondo, se stesso, l’animo umano, cercando di trasporli con uno sguardo forte del dono di un talento selvatico eppure controllatissimo
Davide Bregola
Direttore artistico della Festa del Racconto di Carpi. Scrittore e critico.
Tre allegri malfattori (Barbera 2013) il suo romanzo più recente.

Aka B (Milano, 26/07/1976) Aka: acronimo dell'espressione inglese Also Known As, espressione che significa "anche conosciuto come" e usata per descrivere gli pseudonimi, i nickname, i nomi d'arte di un autore.
B: La lettera deriva dall'antichissimo alfabeto lineare, usato nel Sinai più di 3.500 anni fa, a sua volta derivato dal geroglifico, in cui il suono [b] era rappresentato da una casa.
È uno dei fondatori dello Shok Studio. Ha collaborato con le principali case editrici statunitensi, Marvel, Dark Horse, DC Comics. In Italia si segnala la sua collaborazione a vari progetti come Nixon, Lamette, LaScimmia, Monipodio, Rolling Stone,The Artist, Puck, Mucchio Selvaggio, ilMale, Lolabrigida, Collettivo Mensa,WormGod, InPensiero, El Aleph e molte altre. La sua sperimentazione lo porta verso il cinema, e dopo una lunga serie di cortometraggi, animazione classica e in flash, nel 2003 esce "Mattatoio", lungometraggio da lui scritto e diretto, selezionato per la 60a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, a cui fa seguito "Il corpo di Cristo" selezionato al Bellaria Film Festival. Chiude la trilogia invisibile con "Vita e opere di un Santo" selezionato allo Stigma Film Festival di Palermo. Espone in numerose mostre i suoi mostri generati dalla ragione. Dal 2010 è membro del collettivo Dummy. Il suo gruppo sanguigno è 0 Rh-forse.
Lungometraggi :
Mattatoio - selezionato per la 60a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.
Il corpo di Cristo - selezionato al Bellaria Film Festival.
Vita e opere di un Santo - selezionato allo Stigma Film Festival di Palermo.
Libri:
ReVolver per Poseidon Press - Redux e PoP! per Grrrzetic - Le 5 Fasi per BD - Voci Dentro per Latitudine 42 - Come Un Piccolo Olocausto e Un Uomo Mascherato per Logos - Storia di una Madre per Alessandro Berardinelli Editore

Di Prossima Uscita:
M O N A R C H - Logos
In Lavorazione:
Purania
Non Un Atomo
Un Pulcino Con Due Teste
Le Mani Di Z.
The Overdose Death Of Dana Plato

http://mattatoio23.blogspot.it/
http://akab23.tumblr.com/

Inaugurazione con live painting 20 aprile ore 19.30

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