Pinacoteca Giovanni Zust
Rancate
Mendrisio - Canton Ticino
+41 (0)91 6464565 FAX +41 (0)91 6463020
WEB
Luigi Chialiva
dal 17/9/2003 al 30/11/2003
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Luigi Chialiva



 
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17/9/2003

Luigi Chialiva

Pinacoteca Giovanni Zust, Rancate

Tra pittura di paese e pittura animalista. Della vicenda pittorica dell'artista ticinese la retrospettiva proposta dalla Pinacoteca Zust illustra l'intero percorso, dalle prime prove in ambito paesaggistico fino alle opere della maturita' inviate alle rassegne dei Salons di Parigi e alle biennali veneziane evidenziando gli aspetti del lavoro di Chialiva e le ragioni che hanno garantito al pittore un notevole successo presso il pubblico e la critica coeva, conseguito grazie anche alla collaborazione dell'artista con alcune delle piu' prestigiose case di vendita di opere e di oggetti d'arte.


comunicato stampa

(1842 - 1914).
Tra pittura di paese e pittura animalista

Formatosi intorno alla metà degli anni sessanta nel clima del verismo, inizialmente recepito sul versante della pittura di paesaggio vista alle esposizioni dell'Accademia di Brera e della Promotrice Torino, alle quali partecipa a partire dal 1864, Luigi Chialiva (Caslano, Canton Ticino, 1842 - Parigi 1914) svolta ben presto, prima ancora della fine del decennio, verso quel genere animalista che segna l'inizio dei suoi successi in campo pittorico, avviati nel 1869 con la vittoria, ex-aequo con Carlo Pittara, al concorso Mylius dell'Accademia di Brera e proseguiti quindi, dal 1875 in poi a Parigi, dove il pittore si è trasferito l'anno precedente.

Della vicenda pittorica dell'artista ticinese la retrospettiva proposta dalla Pinacoteca Züst di Rancate e curata da Giovanni Anzani con la collaborazione di Mariangela Agliati Ruggia, Elisabetta Chiodini, Luca Lualdi e Simona Ostinelli, la prima dopo il lontano omaggio del 1914 dedicatogli dalla Biennale di Venezia e dal Salon des Beaux-Arts di Parigi, illustra l'intero percorso, dalle prime prove in ambito paesaggistico fino alle opere della maturità inviate alle rassegne dei Salons di Parigi (dove egli espone pressoché ininterrottamente dal 1904 al 1912) e alle biennali veneziane (dove risulta presente dal 1901 al 1905) evidenziando gli aspetti del lavoro di Chialiva e le ragioni che hanno garantito al pittore un notevole successo presso il pubblico e la critica coeva, conseguito grazie anche alla collaborazione dell'artista con alcune delle più prestigiose case di vendita di opere e di oggetti d'arte, quali la Maison Goupil e la Agnew & Sons. Le opere di Chialiva, orientate verso un neosettecentismo arcadico e pastorale, sono infatti divenute ben presto, per i soggetti trattati e per la piacevolezza dei risultati, oggetto di particolare interesse da parte dell'alta borghesia del tempo, soprattutto di quella americana, la quale nella raffigurazione di motivi legati al mondo agricolo e pastorale tendeva a identificare le proprie origini e individuare nel contempo le radici del suo successo in campo economico.
Il clima parigino offre a Chialiva la possibilità di sperimentare nuove situazioni culturali di interesse europeo e di guardare al lavoro di artisti come Millet e Corot e all'opera dei barbizonniers, che egli rilegge tuttavia in termini più descrittivi e senza particolari implicazioni con la loro poetica, di fatto estranea agli interessi del pittore ticinese, teso alla raffigurazione di un mondo pastorale e arcadico, tendenzialmente intimista e neoromantico.
La mostra documenta anche, presentando ai visitatori dipinti di artisti quali Fontanesi, Fasanotti, Carlo Mancini, Avondo, Carcano e altri di considerevole importanza, il clima in cui Chialiva si forma offrendo uno spaccato della pittura del vero a Milano e a Torino, città di punta, la seconda, nel campo della ricerca sul vero, al quale peraltro l'artista ticinese aderisce con cauta moderazione evitando la radicalità delle conquiste di un Fontanesi, di un Rayper, di un Avondo o di un Carcano per accostarsi invece a quei pittori che tentano una mediazione fra tradizione e innovazione.

Il catalogo della mostra, edito da Skira, prevede, oltre a quello di Giovanni Anzani che analizza nel complesso lx{2019}opera di Chialiva, saggi di Elisabetta Chiodini che affronta in specifico lx{2019}evoluzione della sua pittura di paesaggio e di genere, di Simona Ostinelli che indaga lx{2019}ambiente parigino da lui frequentato e di Luca Lualdi che tratta del controverso rapporto tra la disattenzione della critica e la fortuna della sua opera presso il collezionismo pubblico e privato.

La mostra, che si inaugura giovedì 18 settembre, resterà aperta al pubblico fino al 30 novembre tutti i giorni, escluso lunedì, dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17.

Immagine: Colpo di vento

inaugurazione: giovedì 18 settembre, ore 18.00

conferenza stampa: giovedì 18 settembre, ore 11.00

19 settembre - 30 novembre 2003
orari : 9-12 14-17 / lunedì chiuso
ingresso: Fr. 7.-; comitive Fr. 5.-

Rancate, Svizzera
Pinacoteca cantonale "Giovanni Züst"

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