Luca Conca, Nicola Magrin e Andrea Mori hanno voluto rappresentare, con gli strumenti messi a loro disposizione dalla Natura, i tre volti della misteriosa divinita'.
Simmetricamente alla sacra Trimūrti malenca del Bernina – Disgrazia – Tremogge, i tre artisti oggi in
mostra – Luca, Nicola e Andrea – hanno voluto rappresentare, con gli strumenti messi a loro
disposizione dalla Natura, i tre volti della medesima e misteriosa divinità.
Il cammino dei tre in direzione delle vette ha inaugurato sotto i migliori auspici nel lontano dicembre
2010 con Luca Conca e la sua “L’ombra bianca della montagna”, e ha proseguito poi l’anno successivo
con “La montagna dentro” di Nicola Magrin, infine nel 2012 con “Montagna in corpo” di Andrea
Mori. A tre anni di distanza, e con nuove opere maturate nel corso del percorso comune, questa traccia
sembra aver assunto l’andamento di una spirale, che va a toccare alcuni temi simili, affrontandoli a più
livelli attraverso forme e timbri espressivi differenti: il paesaggio di media e alta montagna e la vita delle
persone che la abitano, i mestieri alpestri, i sapori perduti, la realtà geologica delle vette, i toponimi
dimenticati, il ciclo delle stagioni, i sentieri sepolti dall’incuria e dall’oblio.
L’andamento di questa ipotetica spirale è significativo nella stessa sua impronta linguistica e formale, in
quanto inizia con le vedute di Luca Conca che, nei dipinti sul Gruppo del Bernina e sul Disgrazia trae
spunto dall’immagine (a volte fotografica, come nel caso degli scatti dell’alpinista e fotografo Alfredo
Corti) conducendo lo spettatore a vedere la superficie, la pelle, il corpo della montagna. Nicola Magrin
narra l’incanto-sogno della Valmalenco in lievi sagome di forme e lo spettatore si immerge
nell’atmosfera sospesa di luoghi conosciuti. Gli stessi artisti in cammino sono protagonisti di un suo
acquerello, caratterizzato da una lettura lirica e raffinatamente coloristica della media montagna nella
sua realtà paesaggistica. Infine Andrea Mori narra la materia e la storia della montagna attraverso
installazioni dalla sintassi minimale e pulita, instillando nello spettatore la voglia di camminare: un
vagabondare curioso nel quale tutti i sensi vengono stimolati a riscoprire quale sapore, consistenza e
materia abbia il territorio montano della Valmalenco.
Questa collettiva nasce quindi dalla necessità e dal desiderio di rendere visibile quel filo sottile che
unisce tre sensibilità e tre approcci alla montagna declinati nella sua lettura iconografica, nell’esperienza
della sua umanità e nel suo stesso attraversamento. In quest’ottica riepilogativa e sintetica, i cataloghi
delle tre mostre personali sono stati per l’occasione riuniti in un prezioso cofanetto, arricchito da un
supplemento critico creato ad hoc dal team curatoriale.
Da un’idea di Fernando Gianesini, una mostra a cura di Elisabetta Sem
in collaborazione con Marcello Abbiati
Inaugurazione sabato 27 aprile h. 18.30
Nuovi spazi espositivi TECA
piazza San Giacomo e Filippo - Chiesa in Valmalenco (SO)
da lunedì a venerdì h. 09.00-12.00 / 14.00-17.30 (chiuso sabato e domenica)
da giugno fino a settembre: da lunedì a venerdì h. 09.00-12.00 / 14.30-18.00 (chiuso sabato e domenica)
Apertura su richiesta: tel. 0342/454068
Apertura mesi di LUGLIO e AGOSTO vedere sito: http://www.sondrioevalmalenco.it/