Un film di Emidio Greco sull'amico Alighiero Boetti
All'origine di Niente da vedere niente da nascondere c'e' un'occasione propizia: la retrospettiva alla Kunsthalle di Basilea che nella primavera del 1978 documentava il percorso di Boetti dagli anni Sessanta in avanti, riunendo buona parte delle sue opere piu' importanti. Alternando riprese nelle sale del museo svizzero e nello studio dell'artista affacciato su Santa Maria in Trastevere a Roma, interviste, letture, musica e silenzi, il film si snoda con un adeguamento insieme ellittico e puntuale, con una sua elegante sobrieta' e una straordinaria freschezza, del tutto privo com'e' di quel compiacimento pedante o involontariamente comico che spesso accompagna i ritratti di artista e le visite d'atelier.