Galleria Continua
San Gimignano (SI)
via del Castello, 11
0577 943134 FAX 0577 940484
WEB
Due mostre
dal 3/10/2003 al 23/11/2003
0577 943134 FAX 0577 940484
WEB
Segnalato da

Rosi Fontana




 
calendario eventi  :: 




3/10/2003

Due mostre

Galleria Continua, San Gimignano (SI)

In ''Elegante e straniero'', titolo della mostra di Zuffi, l'artista presenta la sua ultima serie di sculture e installazioni e un nuovo video. Accanto a queste opere e' inoltre esposta la serie completa di foto dal titolo ''La fronte al vetro'' realizzate ad Helsinki nel 1998. In linea con il lavoro presentato nel padiglione Italia dell'attuale Biennale di Venezia, De Bruyckere presenta nuove opere scultoree che approfondiscono una delle tematiche piu' ricorrenti del suo lavoro: la raffigurazione di figure umane o animali che dolenti si negano alla vista.


comunicato stampa

ITALO ZUFFI ''Elegante e straniero''
via del Castello, 11

BERLINDE DE BRUYCKERE
Arco dei Becci, 1


La Galleria Continua è lieta di ospitare nei suoi spazi la seconda mostra personale di Italo Zuffi.
In ''Elegante e straniero'', così il titolo della mostra, l'artista presenterà la sua ultima serie di sculture ed installazioni, ed un nuovo video. Accanto a queste opere sarà inoltre esposta, per la prima volta in maniera completa, la serie di foto dal titolo ''La fronte al vetro'', realizzate ad Helsinki nel 1998.
Italo Zuffi è conosciuto al pubblico per le sue grandi ''Scomposizioni'' (modelli di osservatori astronomici in legno dipinto, 'sparpagliati' sul pavimento); i video ''Perimetro'' (l'azione di una persona che cammina incessantemente lungo i bordi di una piscina) e ''The Reminder'' (documentazione della performance in cui l'artista 'disponeva' del proprio corpo così da sfidare la forza di gravità); o ancora per lavori come ''Niente di personale'' (scultura in ceramica smaltata di una cavalletta, ingrandita e 'seviziata'). Più in generale, l'opera di Zuffi sembra voler sollecitare un sovvertimento di regole già acquisite e convenzioni certe, denunciandone debolezza e instabilità, sottoponendole a sguardo ironico e distaccato.
In occasione di questa mostra Italo Zuffi ha organizzato un 'set' allestito in modo maniacale, in cui non è concessa allo spettatore alcuna chiave di lettura della sua opera.
La mostra si apre con una grande installazione, composta da due diversi lavori di scultura allestiti in un unico ambiente: ''Go away'' (2003) e ''Resting Branch'' (2003). La prima opera si compone di un gruppo di cavalletti da lavoro in ferro zincato, completamente assemblabili. Strutture che, lasciate così spoglie, richiamano alla mente strumenti o attrezzi utilizzati per l'esercizio fisico. Diverso è il caso di ''Resting Branch'': una serie di piccoli rami realizzati in ceramica smaltata, abbandonati sul pavimento con un gesto di intenzionale incuria. L'idea di fragilità è dunque parte integrante del significato di questa opera, che si presta sia a sguardi contemplativi sia a possibili 'disattenzioni' del pubblico. La mostra prosegue con ''Previsione'' (2003), una serie di light-box su cui sono appoggiate piccole sculture, abbinate ad immagini di un flauto incendiato. Il percorso espositivo si conclude con il video inedito ''Shaking Giles'' (2003), in cui vengono proposte le immagini di una persona che, all'interno della sua abitazione, si lascia scuotere, apaticamente e in completa solitudine, sdraiato su un piano che vibra.

Italo Zuffi (Imola 1969), grazie ad un linguaggio definito e maturo l'artista si presenta come uno degli esponenti più interessanti della giovane arte italiana. Zuffi ha preso parte ad importanti rassegne d'arte organizzate in spazi museali tra cui ricordiamo il Castello di Rivara ('94), la Galleria d'Arte Moderna di Modena ('96), la Fondazione Bevilacqua La Masa ('98), la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ('99), la GAM di Bologna ('01), il Palazzo delle Papesse ('01), la Galleria d'Arte Contemporanea di Monfalcone ('02), per quanto riguarda l'Italia, ed ancora la De Appel di Amsterdam ('99), il Centre d'Art Contemporaine de Bignan ('00), Institute of Art & Design di Birmingham ('02), il Landesmuseum Joanneum di Graz e la Kunsthalle di Brandts ('03), per quanto riguarda le esposizioni europee.Quest'anno ha esposto per la prima volta negli Stati Uniti in una personale alla Galleria Suite 106 di NY. Delle rassegne video a cui ha preso parte citiamo soltanto quelle francesi al Centro Pompidou, all'AFAA di Parigi e al Musée d'Art Contemporain di Lione. Una nuova opera permanente di Italo Zuffi e' stata inaugurata il 14 settembre nel Parco di Poggio Valicaia a Scandicci.

In occasione della mostra verrà presentata in anteprima una nuova pubblicazione monografica bilingue dal titolo ''Most Precious'' con testi di Nicolas Bourriaud, Pier Luigi Tazzi e Luca Cerizza, casa Editrice Gli Ori.


Berlinde De Bruyckere

Berlinde De Bruyckere, dopo il recente successo della Biennale di Venezia, esporrà nello spazio dell'Arco de Becci di Galleria Continua le ultime suggestive opere scultoree.
Il lavoro dell'artista belga si basa sull'indagine di tematiche e soggetti che vengono deliberatamente rimossi dalla società contemporanea, spesso incapace di guardare laddove sono più profonde le ferite dell'uomo.
Le sue opere trovano il motivo centrale nell'innato bisogno dell'uomo di amore e comprensione, spesso brutalmente negato dalla violenza, dall'aggressione, dal dolore e dalla paura.
In linea con il lavoro presentato nel padiglione Italia dell'attuale Biennale di Venezia, Berlinde De Bruyckere prosegue ed approfondisce una delle tematiche più ricorrenti del suo lavoro: la raffigurazione di figure umane o animali che dolenti si negano alla vista.
Persuasa della dualità dell'esistenza tutto il lavoro dell'artista è attraversato da costanti binomi: celare/vedere, vita/morte, protezione/abbandono, amore/sofferenza. Le sue installazioni non appaiono quindi soltanto come immagini di un dolore archetipico: la sofferenza che viene mostrata trova la sua controparte in un amore salvifico ed è la semplice esistenza di un pericolo a creare una possibilità di protezione.
In questa direzione l'artista ha in passato elaborato una serie di opere dedicate alla casa vissuta come nascondiglio, luogo di solitudine e di riflessione, guscio protettivo da abbandonare solo in situazioni di pericolo, da cui è possibile portare con sé oggetti simbolici come le coperte: rifugio mobile e confortante.

Berlinde De Bruyckere è nata a Gent (Belgio) nel 1964.
Ha preso parte a numerose esposizioni sia in musei che in spazi pubblici. In Olanda ha partecipato al progetto Park Wolfslaar a Breda (Shelter 1996), Middelburg's Abdijplein (Het betoverde plein 1999), Sonsbeek (2001) e ha inoltre realizzato una personale presso la Fondazione De Pont di Tilburg. Numerose le esposizioni realizzate in Belgio, tra cui ricordiamo il parco sculture Middelheim (Onschuld kan een hel zijn 1995) ed il Museo van Hedendaagse Kunst di Gent (De Rode Poort 1997). Da segnalare, inoltre, la sua presenza nel Padiglione Italia all'ultima Biennale di Venezia.

Immagine: Berlinde De Bruyckere, Aanéén genaaid, 2003, cera, ferro/ wax, iron

Ufficio Stampa: Rosi Fontana, tel. 050 9711343. E-mail: info@rosifontana.it

Inaugurazione
Sabato 4 ottobre 2003 ore 19.00
Fino al 23 novembre 2003, dal martedì al sabato h. 14-19 e su appuntamento

GALLERIA CONTINUA VIA DEL CASTELLO 11, 53037 SAN GIMIGNANO (SI), ITALY

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Marcelo Cidade
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