Zofia Strzelecka
Robert Proch
Marcin Wojciechowski
Lukasz Rusek
Katarzyna Kijek
Anna Błaszczyk
Balbina Bruszewska
Ewa Ziobrowska
Stanisław Furman
Agata Gorza
Krzysztof Kiwerski
Paulina Wyrt
Monika Kuczyniecka
Piotr Karwas
Marta Pajek
Piotr Szczepanowicz
Krzysztof Baran
Kuba Gryglicki
Zbigniew Czapla
Krzysztof Szafraniec
Katarzyna Kijek
Przemek Adamski
Robert Sowa
Michal Socha
Magdalena Parczewska
Małgorzata Wojtkowiak
Izabela Plucin'ska
Wioletta Sowa
Izabela Bartosik-Burkhardt
Malgorzata Bosek
Krzysztof Skonieczny
Robert Proch
Eliza Plocieniak
Chris Lavis & Maciej Szczerbowski
Damian Nenow
Zbigniew Czapla
Krzysztof Kiwerski
Tomasz Bagin'ski
Marcin Was'ko
Kamil Polak
Meine Heimat
Magdalena Osin'ska
Marek Skrobecki
Balbina Bruszewska
Iwona Kamińska Gosk
Kinga Lewandowska
Claudia Antelli
Chiara Balsamo
Ruth Beraha
Filippo Bisagni
Marco Ceroni
Gaetano Cunsolo
Lilia Di Bella
Roberta Garieri
Elena Malara
Giulia Mengozzi
Vittoria Pavesi
Giulia Polenta
Jacopo Rinaldi
Stefano Serretta
Camilla Topuntoli
Animated Film Festival. Una rassegna di 50 cortometraggi d'animazione organizzata in 5 giornate. La serie di azioni centrate su linguaggi, poetiche e protagonisti del video si concentra sulla produzione polacca. Previsti laboratori di approfondimento con studenti delle Accademie d'Arte milanesi. Nella Sala video Daydream Factory intende essere una raccolta di materiale riguardante il 'sogno ad occhi aperti', attraverso il quale elaborare una nuova articolazione di pensiero e di formulazione di idee.
Ja Lubię Polskę #1.
A cura di Iwona Kamińska Gosk e Kinga Lewandowska
In collaborazione con The Ministry of Culture and National Heritage, Polonia e Polish Film Institute
Il programma prevede cinque sessioni diverse di proiezioni video, una al giorno dal 21 al 25 maggio dalle 11.00 alle 19.00
aperture straordinarie: 24 maggio dalle 11.00 alle 21.00, 25 maggio dalle 15.00 alle 21.00
Careof prosegue l’indagine nell’ambito della produzione audiovisiva italiana e internazionale attraverso un processo articolato in mostre, progetti di ricerca, programmi di residenza e di studio. Con Identi_TY Animated Film Festival, la serie di azioni centrate su linguaggi, poetiche e protagonisti del video si concentra sulla produzione polacca.
Identi_TY Animated Film Festival è una rassegna originale di 50 cortometraggi di animazione organizzato in cinque giornate. Ogni giornata declina il tema attraverso l’approfondimento di differenti tematiche: dall'identità di genere, all’osservazione della città come luogo di formazione dell'identità sociale, all’esplorazione di stati quali la solitudine e l'alienazione, indagando gli ambienti familiari e i contesti di vita quotidiana, così come gli interstizi e l’impercettibile che si nasconde fra le pieghe del reale.
Nell’ideare il progetto, Iwona Kamińska Gosk e Kinga Lewandowska hanno tratto ispirazione dal film Maski (Le Maschere) di Piotr Karwas, per il particolare uso di linguaggi – dalle tecniche tradizionali prese a prestito dal mondo dei burattini all'animazione digitale - per la ricerca introspettiva e lo sguardo sul tema dell'identità nella società contemporanea. Presentato a Milano in occasione del festival, Maski, Orso d'Oro per il miglior film d'animazione al 49º Festival Internazionale del Cinema di Berlino, esplora l’articolato sistema di meccanismi che spingono gli individui a celarsi dietro una maschera.
Tra le altre opere presenti al festival: Świteź, diretto da Kamil Polak, premiato al 2011 Internazionale Animated Film Festival di Annecy e al 51º Film Festival di Cracovia; I cori, diretto da Viola Owls, onirico e poetico racconto di tre generazioni di donne prende la forma di favola musical, con la partecipazione della pianista jazz Leszek Możdżer; Danny Boy diretto da Marek Sobecki realizzato con la tecnica dei burattini; Sleepincord di Marta Pajek, invita lo spettatore a un viaggio sorprendente e inquietante attraverso mondi reali e sognati; Dróz˙nik di Piotr Szczepanowicz offre un’immagine intima, di un uomo e il piccolo mondo che lo circonda; il film musical-documentario Miasto Płynie di Balbina Bruszewska racconta cosa si percepisce dalle finestre di una casa…; Krzyz˙ówka dnia, video musicale della famosa cantante polacca Monika Brodka, creato da Krzysztof Skonieczny; il clip di Przemysław Adamski i Katarzyny Kijek per la canzone Pirate’s Life cantata dal gruppo irlandese We Cut Corners.
La rassegna prevede laboratori di approfondimento con classi delle Accademie d’Arte milanesi.
Identi_TY Animated Film Festival rappresenta la seconda tappa di Ja Lubię Polskę, un progetto di approfondimento della scena artistica polacca che l’organizzazione milanese sviluppa nel 2013 attraverso presentazioni di progetti, screening video e residenze per artisti e curatori.
PROGRAMMA:
21 maggio dalle 11.00 alle 21.00
A dejected mechanic’s workshop – portaying the city, dynamic space.
Giornata dedicata al tema della città e dei suoi abitanti, all'attrito, all'armonia e alle identità prodotte dalla loro relazione, sia sul piano individuale che collettivo.
Zofia Strzelecka, Dead City, 2004, 3’00”
Robert Proch, Virus / Wirus, 2009, 4’34”
Marcin Wojciechowski, Mental Traffic, 2008, 6’13”
Łukasz „Rusek” Rusinek, Pablopavo - Telehon, 2009, 3’07”
Katarzyna Kijek, Fleisch, 2007, 2’48”
Anna Błaszczyk, Inverno / Zima, 2011, 3’16”
Balbina Bruszewska, Il Bene, la Bellezza e la Verità / Dobro, pie˛kno i prawda, 2011, 6’09”
Ewa Ziobrowska, Allegro, 2006, 5’30”
Stanisław Furman, Nel giorno di San Vincenzo / Na S´w. Wincentego, 2011, 5’00”
Agata Gorza, Il sub / Nurek, 2011, 11’00”
Krzysztof Kiwerski, The Rolling Stones, 2013, 15’00”
Paulina Wyrt, Senza titolo / Bez tytułu, 2012, 1’00”
Monika Kuczyniecka, Fuga / Ucieczka, 2009, 3’28”
22 maggio dalle 11.00 alle 19.00
Just round the corner – touching upon the issue of individual identity and loneliness.
La seconda giornata del festival affronta il tema della solitudine, dell'alienazione, dell'esclusione degli individui dalle strutture sociali, così come dei possibili tentativi di trovare la propria identità nella realtà di una grande metropoli.
Piotr Karwas, Le Maschere / Maski, 1998, 5’00”
Marta Pajek, Sleepincord / Sne˛powina, 2011, 13’38”
Piotr Szczepanowicz, Il capo stazione / Dróz˙nik, 2012, 11’30”
Krzysztof Baran, Conspire, 2010, 4’36”, video clip musicale
Kuba Gryglicki, Alter Ego, 2007, 6’56”
Zbigniew Czapla, Il Rituale / Rytuał, 2010, 5’41”
Krzysztof Szafraniec, Vino / Wino, 2010, 9’17”
Katarzyna Kijek & Przemek Adamski, Pirate’s Life, 2011, 2’28”, video clip musicale
Robert Sowa, Sequenza / Sekwens, 2007, 7’45”
23 maggio dalle 11.00 alle 19.00
A bakery of a silent woman – portraying the identity of sex and female and male roles.
Giornata dedicata alle questioni di genere, dell’identità sessuale e delle problematiche legate ai ruoli sociali di uomo e donna.
Michał Socha, Chick / Laska, 2008, 5’06”
Magdalena Parczewska, Bejbe, 2006, 3’12”
Małgorzata Wojtkowiak, Non fai più il bagno per me / Juz˙ nie ka˛piesz sie˛ dla mnie, 2011, 2’05”
Izabela Plucin´ska, Pomeriggio / Afternoon, 2012, 3’39”
Wioletta Sowa, I ritornelli / Refreny, 2007, 13’09”
Izabela Bartosik-Burkhardt , Agnese / Agnieszka, 2012, 10’00”
Małgorzata Bosek, Dokumanimo, 2007, 8’22”
Krzysztof Skonieczny, Brodka – Cruciverba del giorno / Krzyz˙ówka dnia, 2011, 3’28”, video clip musicale
Robert Proch, Galleria / Galeria, 2010, 4’40”
Eliza Plocieniak- Alvarez, Mikromusic – Occhio / Oczko , 2011, 3’50”, video clip musicale
Chris Lavis & Maciej Szczerbowski, Madame Tutli Putli, 2007, 17’21”
24 maggio dalle 11.00 alle 21.00
A sunken obelisk – analysing individual identity viewed through historical events.
Questa sezione del festival racconta l’identità individuale attraverso la storia delle città e analizza l'impatto del patrimonio culturale sull'identità delle società moderne.
Damian Nenow, La città di rovine / Miasto ruin, 2010, 5’00’
Zbigniew Czapla, La scatola di carta / Papierowe pudełko, 2011, 8’57”
Krzysztof Kiwerski, Testimone 1919 – 2004 / S´wiadek 1919 – 2004, 2008, 10’31”
Tomasz Bagin´ski, Storia animata della Polonia / Animowana historia Polski, 2010, 8’00’
Marcin Was´ko, Undo, 2003, 2’52”
Kamil Polak, Switez (La città perduta di Switez) / S´witez´, 2010, 20’00”
Meine Heimat, Robert Sowa, 2012, 4’30”
Magdalena Osin´ska, L’Armadio di Zbigniew / Szafa Zbigniewa, 2010, 15’00”
25 maggio dalle 15.00 alle 21.00
A gray city street – exploring the theme of individual exclusion and alienation.
L'ultimo giorno si concentra sui film che affrontano il tema della “zona grigia” urbana, spesso dimenticata dai discorsi sulla società poiché considerata ai margini.
Marek Skrobecki, Danny Boy, 2010, 10’02”
Balbina Bruszewska, La Città Naviga / Miasto Płynie, 2009, 14’54”
Natalia Broz˙yn´ska, Shivering Trunks / Drz˙a˛ce Tra˛by, 2010, 3’30”
Łukasz „Rusek” Rusinek, R. U. T. A – Frustare i Signori / Z batogami na Panów, 2011, 58”, video clip musicale
Wojtek Wawszczyk, Topo / Mysz, 2001, 7’33”
Beniamin Szwed, Rosa Alba, 2011, 7’47”
Paulina Majda, Due passi indietro... / Dwa Kroki za…, 2010, 8’00”
Paweł Kryszak, B-1033, 2009, 5’24”
Bartek Kulas, Millhaven, 2010, 6’50”
Iwona Kaminska Gosk si dedica alla divulgazione del linguaggio cinematografico. Negli ultimi anni ha partecipato all’organizzazione del Sputnik Russian Film Festival (Polonia, Varsavia) e del Wisla - Polish Film Festival (Russia, Mosca). Lavora per il Five Flavours Film Festival focalizzato sul cinema asiatico, e per l’ Autumn Jazz Festival dedicato alla muisca jazz (Poland, Bielsko-BIala). Attualmente è impegnata nell’iniziativa Movie Therapy che coniuga film, educazione e psicologia con i progetti filmici della Wajda School.
Kinga Lewandowska è laureata in psicopedagogia creativa, arti e computer grafica. I suoi interessi si focalizzano sul cinema. Per anni ha partecipato all’organizzazione del New Horizons IFF (Polonia, Wroclaw): festival di cinema in Polonia, considerato uno dei più importanti in Europa Centrale che presenta opere innovative provenienti da tutto il mondo e aprono nuovi orizzonti nel linguaggio cinematografico. Lavora inoltre per l’American Film Festival (Polonia, Wroclaw) dedicato alla divulgazione del cinema contemporaneo americano. Collabora con Arteria - Art Foundation nell’assistenza all’organizzazione del Five Flavours Film Festival.
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Daydream Factory
Un progetto degli studenti del corso di Arti Visive II, coordinato da Peter
Friedl, Biennio Specialistico in Arti Visive e Studi Curatoriali NABA, Nuova
Accademia di Belle Arti, Milano.
I video rimangono in proiezione fino al 24 maggio presso Sala Video
DOCVA, dopodiché saranno in consultazione presso Archivio Video Careof
DOCVA
Cosa succede quando, apparentemente, non succede niente? Il "sogno ad
occhi aperti" appartiene alle tante situazioni in cui "non si fa niente". Sono
situazioni universali che esistono in qualsiasi contesto sociale e richiedono
molto più tempo di quanto si è portati a credere. Differentemente dal
sogno notturno (la versione più spettacolare e riconosciuta) la politica dei
"sogni ad occhi aperti" sembra marginalizzata nei cortili interni della
modernità e di dubbia reputazione.
Che cos’è un ‘daydream’? Quale valenza assume nel corso della nostra
esistenza? Se il ‘daydream’ unisce tre elementi, lo scenografo,
l'attore/regista e il pubblico, che cosa accade quando queste tre cose,
generalmente separate, costituiscono un'unità?
Daydream Factory intende essere una raccolta di materiale riguardante il
"sogno ad occhi aperti", attraverso il quale elaborare una nuova
articolazione di pensiero e di formulazione di idee, lasciando aperte le
possibilità di formalizzazione.
Dedicarsi alle proprie fantasie è come girare un film nella propria testa. Il
collage di "sogni ad occhi aperti" vengono tramutati nella forma del video,
presentati nella loro complessità e all'interno di un unico discorso. Ogni
video costituisce un breve elemento di analisi, fino a un massimo di tre
minuti di durata, entro cui rientrano i materiali immaginifici raccolti.
Il progetto Daydream Factory nasce all'interno del corso di Arti Visive II
tenuto da Peter Friedl con il Biennio Specialistico in Arti Visive e Studi
Curatoriali di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, diretto da Marco
Scotini.
Il corso intende richiamare l'attenzione sulle potenzialità
dell'immaginazione come prassi culturale. Lo sviluppo del tema del
"sognare ad occhi aperti" persegue una prospettiva culturale e creativa,
con una particolare attenzione agli aspetti materiali delle fantasie e delle
immaginazioni, così come ai loro contesti sociali e fisici.
Il metodo adottato è quello di un bricolage di vari materiali e pratiche,
assemblati in maniera sperimentale: la lettura attenta di testi teorici e di
narrativa, case studies, esperienze personali. Ma più di qualsiasi
trattamento teorico, ognuno di noi ha prodotto e creato il vivo materiale
del corso, snodando le proprie riflessioni entro il racconto, l'indagine e la
ricerca.
Partecipano: Claudia Antelli, Chiara Balsamo, Ruth Beraha, Filippo
Bisagni, Marco Ceroni, Gaetano Cunsolo, Lilia Di Bella, Roberta Garieri,
Elena Malara, Giulia Mengozzi, Vittoria Pavesi, Giulia Polenta, Jacopo
Rinaldi, Stefano Serretta, Camilla Topuntoli.
Daydream Factory è l’ultimo appuntamento di One Remembers a part of
what one saw and forgets the rest, progetto a cura di Elvira Vannini
realizzato in collaborazione con gli studenti del Triennio in Pittura e Arti
Visive e del Biennio Specialistico in Arti Visive e Studi Curatoriali, del
Dipartimento di Arti Visive, Performative e Multimediali, diretto da Marco
Scotini, NABA - Nuova Accademia di Belle Arti Milano.
Il progetto si è sviluppato come un display in progress che ha assunto le
forme dell’incertezza e dell’imprevedibilità come procedimento di
sedimentazione di opere, idee e informazioni. Seguendo una successione
di appuntamenti didattici ed espositivi, che hanno visto il coinvolgimento di
artisti, curatori e docenti NABA, il laboratorio si è strutturato attraverso
workshop, lezioni, esercizi performativi, open studio e momenti di verifica
sui percorsi di ricerca in corso.
NABA Nuova Accademia di Belle Arti Milano, è un’Accademia di formazione all’arte e al
design: è la più grande Accademia privata italiana e la prima ad aver conseguito, nel 1980,
il riconoscimento ufficiale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR).
Offre corsi di primo e secondo livello nel campo del design, del fashion design, della grafica,
delle arti multimediali, delle arti visive, della scenografia, per i quali rilascia diplomi
accademici equipollenti ai diplomi di laurea universitari. Nata per iniziativa privata a Milano
nel 1980 per volontà di Ausonio Zappa, Guido Ballo e Gianni Colombo, ha avuto da sempre
l’obiettivo di contestare la rigidità della tradizione accademica e di introdurre visioni e
linguaggi più vicini alle pratiche artistiche contemporanee e al sistema dell’arte e delle
professioni creative. Dal 2009, NABA è entrata a far parte di Laureate International
Universities, un network internazionale di più di 65 istituzioni accreditate in 29 Paesi che
offrono corsi di laurea di primo e secondo livello a 750.000 studenti in tutto il mondo.
[www.naba.it]
Inaugurazione: martedì 21 maggio 2013 ore 18.30 e incontro con le curatrici Iwona Kamińska Gosk e Kinga Lewandowska
Proiezione e presentazione di Daydream Factory 21 maggio dalle 18.00 alle 19.00
Careof - DOCVA
via Procaccini, 4, Milano
Orari: da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 19.00 presso il DOCVA
Ingresso libero