Isola di San Servolo
Venezia
041 2446979 FAX 041 2446930
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Padiglione della Repubblica Araba Siriana
dal 28/5/2013 al 23/11/2013
mar-dom 11-18
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Segnalato da

Patrizia Pepe




 
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28/5/2013

Padiglione della Repubblica Araba Siriana

Isola di San Servolo, Venezia

Cara amica arte. In mostra 17 artisti internazionali per delineare il profilo di una creativita' culturalmente policentrica: Giorgio De Chirico, Al Samman Nabil...


comunicato stampa

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PADIGLIONE DELLA REPUBBLICA ARABA SIRIANA
55. ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE DELLA BIENNALE DI VENEZIA
CARA AMICA ARTE
COMMISSARIO Christian Maretti
ASSISTENTE COMMISSARIO Massimo Scaringella
CURATORE Duccio Trombadori
SEDE Isola di San Servolo, Venezia

ARTISTI INVITATI Giorgio De Chirico, Miro George, Makhowl Moffak, Al Samman Nabil, Echtai Shaffik, Giulio Durini, Dario Arcidiacono, Massimiliano Alioto, Felipe Cardena, Roberto Paolini, Concetto Pozzati, Sergio Lomabardo, Camilla Ancilotto, Lucio Micheletti, Lidia Bachis, Cracking Art Group, Hannu Palosuo

Con l’affermazione che l’arte è una ‘cara amica’ il Padiglione della Repubblica Araba Siriana raccoglie quest’ anno una distinta testimonianza di artisti siriani, italiani e di altri paesi, accomunati dalla esigenza di confronto e apertura conoscitiva tra campi spirituali che guardano al mondo mediterraneo al di là dei rispettivi indirizzi politici, culturali e religiosi. Il campo dell’ arte, il regno vitale delle forme è sempre stato un punto di incontro e scambio di civiltà: e lo è tanto più oggi, nel multiforme universo della comunicazione telematica, dove confluiscono esperienze diverse, e sollecitano ‘amicizia’ in alternativa alle tensioni e ai conflitti di ogni tipo.

In questa 55. Esposizione Internazionale d’Arte il termine ‘cara amica Arte’ vuol essere segno di mano tesa ed offre una piattaforma espressiva capace di tenere assieme ed affratellare. Di fronte ad un tempo gravido di tensioni, tanto complesse e difficili da conciliare, c’è oggi più bisogno di tenere alta la missione pacifica dell’arte: e per testimoniare questa esigenza la mostra curata da Duccio Trombadori è stata pensate ed allestita dal Commissario del Padiglione con la collaborazione di tutti gli artisti partecipanti. In uno spazio aperto più mentale che fisico, la presenza di diciassette artisti vuol essere lo stimolo per confronti sempre più estesi, sottolineando ancora che ‘l’arte non è cosa nostra’, come dettava la formula che aprì nel 2011 il Padiglione Italia, poiché il suo valore consiste nel più variegato spazio della libertà espressiva.

In sintomatica continuità con questa premessa ‘Cara Amica Arte’ delinea il profilo di una creatività culturalmente policentrica: dalla ‘pop-fiction’ di Lidia Bachis e le visioni lunari di Dario Arcidiacono, al verismo ossessivo di Giulio Durini; dal caleidoscopio ‘zen’ di Felipe Cardena, ai polittici metropolitani di Massimiliano Allioto; dalla immaginazione costruttiva di Roberto Paolini, all’enfatico ‘mondo di plastica’ di Craking Art; dal poliedrico talento di Camilla Ancilotto agli alberi architettonici di Lucio Micheletti, fino ai mondi paralleli di Hannu Palosuo; dalla lezione metafisica di Giorgio De Chirico a maestri della ricerca contemporanea come Sergio Lombardo e virtuosi come Concetto Pozzati. Alla polifonia senza frontiere così concepita si associa anche un eccellente concerto stilistico di artisti siriani: ecco allora la luce filtrata dagli arabeschi di Moffak Makhowl, le sperimentazioni visive di Gorge Miro, il microcosmo pittorico di Shaffik Echtal e le fantasiose proiezioni di Nabil Al Samman. In tempi di tumultuosi cambiamenti e crisi, che mettono a dura prova popoli e continenti, tocca agli artisti anticipare la speranza di ‘nuovi incontri umani’, col mettere in sintonia le più diverse espressività su un palcoscenico internazionale dove le differenze si armonizzano e convivono anziché diventare motivo di irrigidito orgoglio nazionale.

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SYRIAN ARAB REPUBLIC PAVILION
55TH INTERNATIONAL ART EXHIBITION, LA BIENNALE DI VENEZIA
DEAR FRIEND ART
COMMISSIONER Christian Maretti
ASSISTANT COMMISSIONER Massimo Scaringella
CURATOR Duccio Trombadori
VENUE Isola di San Servolo, Venezia

INVITED ARTISTS Giorgio De Chirico, Miro George, Makhowl Moffak, Al Samman Nabil, Echtai Shaffik, Giulio Durini, Dario Arcidiacono, Massimiliano Alioto, Felipe Cardena, Roberto Paolini, Concetto Pozzati, Sergio Lomabardo, Camilla Ancilotto, Lucio Micheletti, Lidia Bachis, Cracking Art Group, Hannu Palosuo

Stating that art is a ‘dear friend’, this year the Pavilion of the Syrian Arab Republic collects ‘a varied te- stimony of Syrian, Italian and International artists, joined by the need for comparison and for cognitive opening between spiritual fields, who look toward the Mediterranean world beyond their individual poli- tical, cultural and religious ideas. Art has always been a match point and a place of interchange between civilizations: this fact is even more relevant today, in the multifaceted world of long-distance communica- tion, where different experiences converge asking for’ friendship ‘as an alternative to tensions and conflicts. During this 55th International Art Exhibition the term ‘Dear Friend Art’, meant as an outstretched hand, offers a platform able to hold together different artistic expressions in harmony and brotherhood.

We are living a time fraught with complex tensions, which are extremely difficult to reconcile. Therefore there is today a deep need to hold high the peaceful mission of art. In order to demonstrate this urgency the exhibition curated by Duccio Trombadori has been designed and set up by the Commissioner of the Pavilion with the cooperation of all the invited artists. In an open space both mental and physical, the pre- sence of seventeen artists wants to be the stimulus for more extensive comparisons, emphasizing again that ‘l’arte non é cosa nostra (Art is not our thing)’, quoting the formula, which opened the Italian Pavilion in 2011. In fact art’s value lies in the most varied freedom of expression.

Following this premise ‘Dear Friend Art’ outlines the profile of a culturally polycentric creativity: from the ‘pop-fiction’ of Lydia Bachis and from lunar visions of Dario Arcidiacono, to the obsessive realism of Giulio Durini; from the kaleidoscopic ‘zen’ of Felipe Cárdena, to the metropolitan polyptychs of Massimiliano Allioto; from the constructive imagination of Roberto Paolini, to the enphatic ‘plastic world’ of Cracking Art; from the multifaceted talent of Camilla Ancilotto, to the architectural trees of Lucio Micheletti, until the parallel worlds of Hannu Palosuo; from Giorgio De Chirico’s metaphysical lecture, to a maestro of contemporary research as Sergio Lombardo to a virtuous artist as Concetto Pozzati. Polyphony without frontiers is accompanied by an excellent stylistic concert of Syrian artists: the filtered light through arabesques of Moffak Makhowl, the visual experiments of George Miro, the pictorial microcosm of Shaffik Echtal and imaginative projec- tions of Nabil Al Samman. In times of tumultuous change and crisis, which put a strain on people and continents, it’s up to the artists to anticipate the hope of ‘new human encounters’, harmonizing the most diverse expressions on an international stage where the differences co-exist rather than become a source of national pride.

UFFICIO STAMPA Varna Comunicazione +39.339.6111876 - presssiria@gmail.com

INAUGURAZIONE: Mercoledì 29 maggio alle ore 18.30, Isola di San Servolo

Isola di San Servolo - Venezia
Da martedì a domenica dalle 11,00 alle 18,00 - chiuso lunedì
(apertura straordinaria lunedì 3 giugno e lunedì 18 novembre)
Trasporto pubblico actv, vaporetto linea 20 da S. Zaccaria – Monumento (tempo di percorrenza 7 minuti)

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