Museo Civico Archeologico
Fiesole (FI)
via Portigiani, 1
055 5961293
WEB
Franco Mauro Franchi
dal 31/5/2013 al 31/8/2013
10 - 14, chiuso mart

Segnalato da

Filippo Lotti




 
calendario eventi  :: 




31/5/2013

Franco Mauro Franchi

Museo Civico Archeologico, Fiesole (FI)

Sogni Mediterranei. Sculture che ricordano lo stile artistico degli etruschi, da cui l'artista e' stato influenzato sin dai tempi della sua infanzia trascorsa a Tarquinia.


comunicato stampa

A cura di Filippo Lotti

I “Sogni Mediterranei” di Franco Mauro Franchi
nel ricordo della scultura etrusca

Sono figure che richiamano la scultura etrusca le opere realizzate dello scultore livornese Franco Mauro Franchi ospitate nell’Area e nel Museo Archeologico di Fiesole (via Portigiani, 1) in occasione della mostra antologica di scultura “Sogni Mediterranei”, in programma dall’1 giugno all’1 settembre, promossa dal Comune di Fiesole e curata da Filippo Lotti.

L’esposizione, che verrà inaugurata sabato 1 giugno alle ore 17.30 e rientra nel calendario dell’Estate Fiesolana 2013, raccoglie una trentina di opere di grandi e medie dimensioni eseguite con varie tecniche: in bronzo, vetroresina e terracotta. Sculture che ricordano lo stile artistico degli etruschi, da cui l’artista è stato influenzato sin dai tempi della sua infanzia trascorsa a Tarquinia: quei personaggi dall’aspetto pacificamente enigmatico in pose conviviali e appartenenti ad un passato molto lontano ora rivivono nell’interpretazione di Franchi.

Le opere di grandi e medie dimensioni saranno collocate nell’Area Archeologica, “queste – spiega il curatore Filippo Lotti – si relazionano all'ambiente esterno mantenendo una sorta di distacco partecipato emergendo proprio come isole, e ben si armonizzano con i resti archeologici”. All’interno del Museo, invece, saranno esposte opere di misura più contenuta.
“Franchi lavora con eguale partecipazione la pietra e il bronzo esprimendo un senso della forma ampia e solare che aspira a rappresentare nell’immagine predominante della donna, la forza vitale che pervade l’universo – afferma Lotti – Donne giunoniche di una leggerezza infinita, affascinanti e misteriose”.

“Il mio primo approccio con il mondo della scultura – dice Franchi - è avvenuto durante la mia infanzia a Tarquinia, dove mi recavo con i miei genitori a trovare i nostri parenti che abitavano proprio dietro il palazzo Vitelleschi, sede del museo Etrusco. In quel luogo magico e misterioso che frequentavo quotidianamente, durante i soggiorni tarquiniesi, ho avuto le mie più forti suggestioni plastiche quando osservavo quelle figure, spesso obese, distese sul loro letto sarcofago, con lo sguardo perso all’orizzonte, che io immaginavo marino. Oggi ho l’opportunità di portare le mie sculture nell’antica dimora dei loro progenitori e già sto pregustando l’idea che loro, come isole, emergano e si presentino nelle varie postazioni del parco archeologico mostrando che i loro sogni possano materializzarsi in un luogo da sogno com’è Fiesole”.

“Proseguiamo nella valorizzazione del contemporaneo che bene si intreccia non soltanto con la storia di Fiesole nella sua Area Archeologica – afferma Paolo Becattini, assessore alla Cultura del Comune di Fiesole –, ma anche con il festival dell’Estate Fiesolana, L’Area diventa in questa occasione lo scenario ‘illuminante’ delle curve di Franchi”

Scheda dell’artista - FRANCO MAURO FRANCHI

Un percorso senza grandi deviazioni, quello di Franco Mauro Franchi (Castiglioncello - Livorno - 1951), scultore, pittore, disegnatore formatosi all’Istituto Statale d’Arte di Lucca e poi all’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Costante il suo interesse allo sviluppo plastico dell’immagine, affiancato, all’inizio, dall’esperienza di un maestro come Oscar Gallo. Franchi ha costruito le sue forme su un segno corposo e ben strutturato: dipanato con morbidezza nella pittura e sinuosamente avviluppato intorno alla materia nella scultura.
Inizia il suo intenso percorso espositivo alla fine degli anni Sessanta, non ancora ventenne, esponendo nella galleria dell’artista e amico Sirio Bandini a Cecina. Intanto prende corso la sua carriera d’insegnamento, che lo porterà, nel 1989, a ottenere la cattedra di Scultura all’Accademia di Belle Arti di Foggia, poi a Bologna e infine a Carrara. Dal 1978 comincia a eseguire opere monumentali, prima a Cecina (la Fontana in Piazza della Libertà), poi in numerosi altri spazi pubblici e privati in Italia e all’estero.

Partecipa ad importanti rassegne, come la Quadriennale di Roma, e allestisce personali in luoghi istituzionali come il Museo Fondation Gianadda di Martigny (Svizzera), Fort Barraux Grenoble (Francia), Belle Usine di Fully (Svizzera). In particolare, nel 2005 espone una grande scultura del peso di 9 tonnellate, in marmo bianco e bardiglio, alla Fiera Internazionale M.I.B.A. di Ingoldstadt (Germania). Nel 2006 il Museo Archeologico di Firenze gli dedica una personale e l’anno successivo l’artista espone un ricco percorso di disegni e sculture nelle sale della Villa Medicea di Cerreto Guidi (Fi). Del 2008 è la personale di scultura e disegno alla Galleria comunale Casa Frabboni, San Pietro in Casale (Bo). Nel 2009 partecipa alla rassegna Vedoquadro, cento artisti nel formato trenta per trenta, Villa Pacchiani, Santa Croce sull’Arno (Pi) e Piombino (Li), inoltre è presente a diverse fiere e allestisce due personali, alla Galerie de la CathŽdrale, Fribourg, e al Centro per l’Arte Diego Martelli, Castiglioncello (Li). Da segnalare anche le tre mostre curate da Filippo Lotti: “Le forme liberate” (2010), Castello dei Vicari, Lari (Pi) e quelle del 2011 ”La miniera, la materia, le forme” alla Sala Calderai di Montecatini Val di Cecina (Pi) e “Mediterranea” nella sala espositiva “La Macchia” di Castiglioncello. Nel 2011 partecipa alla LIV Biennale di Venezia, Sala Nervi, Torino. Nel 2012 realizza, per la chiesa di San Luigi Gonzaga a Ponte a Egola (Pi), una stazione della Via Crucis. Dello stesso anno l’importante mostra collettiva “Le avventure della forma” al Palazzo Mediceo di Seravezza (Lu).

Inaugurazione: sabato 1 giugno 2013, ore 17.30

Museo Civico Archeologico
via Portigiani, 1 Fiesole (FI)
Orario: 10.00 – 14.00, chiuso il martedì
10 euro intero, 6 euro ridotto - Il biglietto è cumulativo e comprende anche l’ingresso ai musei di Fiesole.

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