Palazzo Reale
Milano
piazza Duomo, 12
02 0202, 02 88451 FAX 02 88450104
WEB
Gianni Berengo Gardin
dal 12/6/2013 al 7/9/2013
lun 14.30-19.30, mar - dom 9.30-19.30, gio e sab 9.30-22.30, la biglietteria chiude un'ora prima
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Segnalato da

Civita Tre Venezie




 
calendario eventi  :: 




12/6/2013

Gianni Berengo Gardin

Palazzo Reale, Milano

Storie di un fotografo. In mostra 180 scatti per raccontare i volti, i cortili, la citta' di Milano, ma anche gli storici reportage come la serie che ha indagato la drammatica situazione dei manicomi in Italia e il lavoro sugli zingari che ha portato l'artista a vivere in tre campi nomadi.


comunicato stampa

mostra e catalogo a cura di Denis Curti

Dal 14 giugno Palazzo Reale presenta la mostra GIANNI BERENGO GARDIN. Storie di un fotografo, che dopo il grande successo alla Casa dei Tre Oci di Venezia, arriva a Milano arricchita di una nuova sezione dedicata proprio alla Gente di Milano: 40 fotografie con i volti, i cortili, la storia della città che lo ha adottato e che proprio quest’anno lo ha insignito dell’Ambrogino d’oro.

Promossa dal Comune di Milano – Cultura e prodotta da Palazzo Reale, Civita Tre Venezie e Fondazione Forma per la Fotografia, l’esposizione è curata da Denis Curti e con le sue 180 immagini rappresenta la più grande retrospettiva del maestro.
L’edizione milanese approfondisce con nuove fotografie la serie morire di classe, realizzata su commissione di Basaglia, che indaga sulla drammatica situazione dei manicomi in Italia, per cui Berengo Gardin ha realizzato una storica inchiesta, e il lavoro sugli zingari, una ricerca che ha portato il fotografo a vivere in tre campi nomadi: “gli zingari sono sempre prevenuti nei confronti della macchina fotografica proprio perché, solitamente, si fotografa il lato negativo della realtà” racconta Berengo Gardin, “per me è stato difficile entrare in questo mondo, ma quel che mi resta da questo reportage è la generosità, la poesia e la musica”.
La vera grandezza di questo testimone del nostro tempo sta proprio nella capacità di raccontare, nei suoi scatti in bianco e nero, le storie senza pregiudizi, una ricchezza di sentimenti attraverso una narrazione lineare e coerente. Come commenta Denis Curti: “La sua grandezza è la semplicità. O meglio la capacità di rendere leggibile la complessità del mondo. Quel modo diretto e senza scorciatoie di guardare dritto negli occhi. Nelle sue storie c’è una quantità umana che corrisponde al suo amore per la vita. C’è commozione senza retorica. C’è quel Gianni Berengo Gardin che guarda avanti senza smettere mai di voltarsi indietro”.

Considerato da molti il più rappresentativo tra i fotografi italiani, ha cominciato nel 1954 a lavorare seriamente con la macchina fotografica, tenendola appesa al collo mentre girava il mondo e usando sempre la pellicola. “Il mio lavoro non è assolutamente artistico” racconta Berengo Gardin, “e non ci tengo a passare per un artista. L’impegno stesso del fotografo non dovrebbe essere artistico, ma sociale e civile”.

Da semplice bisogno di raccontare, soprattutto di documentare, la fotografia diventa testimonianza, tramite le folle, l’infanzia e il tempo, il lavoro che ci fa ricordare come eravamo e come è cambiata la nostra vita. Un racconto per immagini in cui ciascuno di noi ritrova un po’ di se stesso, della sua storia, dei suoi ricordi.
Figura tra le più importanti e longeve del foto-giornalismo italiano, Berengo Gardin racconta la vita politica, i cambiamenti sociali, gli eventi che hanno marcato la storia del nostro Paese, ma anche la vita per le strade, la gente che si incontra per caso, gli abbracci sorprendenti e spontanei.
Berengo Gardin dice di dover tutto alle sue macchine fotografiche, soprattutto la sua Leica, vera e fedele compagne di vita. In occasione della mostra, Leica regalerà al pubblico le visite guidate alla mostra con Gianni Berengo Gardin e Denis Curti, guide d’eccezione per narrare altre storie, la gente di tutti i giorni, quelli che non vengono notati: “ci sono storie con tanta quantità umana che ci permette di ragionare, ma anche di guardare avanti con maggiore consapevolezza”.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo edito da Marsilio Editori, anch’esso curato da Denis Curti.

La mostra prodotta è prodotta da:
Comune di Milano - Cultura
Palazzo Reale
Casa dei Tre Oci
Fondazione Forma per la Fotografia
Civita Tre Venezie

Ufficio Stampa mostra
Doppiozero +39 328 8394698 +39 347 1880303 info@doppiozero00.com

ufficio stampa Comune di Milano
Elena Conenna tel. + 39 02 884 53314 elenamaria.conenna@comune.milano.it

Conferenza stampa giovedì 13 giugno ore 11.00 Palazzo Reale, Sala Otto Colonne
Inaugurazione giovedì 13 giugno ore 19

Palazzo Reale
Piazza Duomo 12, 20121 Milano
orari:
lunedì 14.30 / 19.30
martedì - domenica 9.30 / 19.30
giovedì e sabato 9.30 / 22.30
il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura
Intero € 8,00
Ridotto € 6,50 gruppi di almeno 15 persone, visitatori oltre i 65 anni, visitatori da 6 fino a 26 anni, portatori di handicap, altre categorie convenzionate
Ridotto speciale € 4,00 gruppi di studenti delle scolaresche di ogni ordine e grado
Biglietto Gratuito minori di 6 anni

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