Artra (vecchia sede)
Milano
via Settala, 6
333 3260984, 333 9908044 FAX 02 70121492

Gianni Motti
dal 14/10/2003 al 10/12/2003
02 29402478 FAX 02 29402478

Segnalato da

Artra Galleria




 
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14/10/2003

Gianni Motti

Artra (vecchia sede), Milano

Noto per le sue azioni di disturbo e in tempo reale, Motti presentera' due nuovi lavori raccolti sotto il titolo unico di Turn Over, a partire da mercoledi' 15 e da sabato 18 ottobre 2003, rispettivamente presso la sede milanese della Galleria Artra e la chiesa lucchese di San Matteo, sede dell'Associazione Prometeo. Campione di dirottamento e di incursione nei riti sociali e nelle manifestazioni collettive, nelle reti mediali e negli eventi naturali, Gianni Motti e' autore di interventi a sorpresa, di situazioni puntuali entro contesti popolari precisi che lo vedono, di volta in volta, mutare ruolo. A cura di Marco Scotini


comunicato stampa

Turn Over

a cura di Marco Scotini

Con un doppio appuntamento, la Galleria Artra e l'Associazione Prometeo per l'arte contemporanea, inaugurano la prossima stagione espositiva con la prima ampia personale italiana di Gianni Motti.
Noto per le sue azioni di disturbo e in tempo reale, Gianni Motti presenterà per l'occasione due nuovi lavori raccolti sotto il titolo unico di Turn Over, a partire da mercoledì 15 e da sabato 18 ottobre 2003, rispettivamente presso la sede milanese della Galleria Artra e la chiesa lucchese di San Matteo, sede dell'Associazione Prometeo.
Campione di dirottamento e di incursione nei riti sociali e nelle manifestazioni collettive, nelle reti mediali e negli eventi naturali, Gianni Motti è autore di interventi a sorpresa, di situazioni puntuali entro contesti popolari precisi che lo vedono - di volta in volta - mutare ruolo e funzione, proponendo la figura dell'artista come psicanalista, tuttofare, calciatore, candidato alle elezioni, telepatico, terrorista. In sostanza, autore di una sorta di abusivismo permanente.
Se nel '97 a Ginevra s'introduce all'ONU nel posto lasciato vuoto dal delegato indonesiano e parla in suo nome o nella città spagnola di Vigo dirotta una festa popolare nel proprio funerale, per 'Manifesta 4' fa ricreare la cella di Ocalan dell'isola di Imrali in un luogo come Francoforte, dove la comunità kurda immigrata è più consistente. In questo senso, la pratica artistica di Gianni Motti è una sorta di performativismo assoluto, un'attività senza opera, un attivismo trasversale e onnipresente. Più simile all'agire politico, dunque, che a qualsiasi attitudine o strategia estetica.
Ma dopo le ultime prove a cui abbiamo assistito, dopo la manifestazione di protesta kurda ''Liberez Ocalan'' presentata al Palais de Tokyo per la mostra ''Hardcore'' e dopo aver messo in scena un blitz con soldati Usa alla Biennale di Praga, che cosa farà in questa occasione italiana? Il titolo stesso Turn Over, tratto dal lessico sportivo, lascia ampi margini di indeterminazione e mentre allude alla disseminazione e alla moltiplicazione dei suoi interventi (davvero incalzanti negli ultimi tempi), non ci dice niente delle formazioni con cui, di seguito, scenderà in campo.
Sappiamo solo che a Milano, presso la Galleria Artra, farà costruire uno strano monumento alla 'vittoria', costringendo gli spettatori al gesto simbolico della V, mentre nel grande spazio lucchese di San Matteo, Gianni Motti si sottrarrà come artista per lasciar prendere posto alla realtà: un'altra minoranza, una popolazione sconfitta, una comunità immaginata?

Immagine: Gianni Motti, Ciao Mamma, 1999. Performance

Per l'occasione sarà pubblicato un catalogo bilingue, italiano-inglese, con interventi di Marco Scotini, Jérôme Sans, Marc-Olivier Wahler.

Inaugurazione: mercoledì 15 Ottobre 2003, ore 18,30

Galleria Artra via Settala 6 Milano
Orari: dal martedì al sabato dalle 15.30 alle 19.30

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