Palazzo del Monte di Pieta'
Padova
piazza Duomo, 14
049 8234800 FAX 049 657335
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I Tesori della Russia
dal 9/10/2003 al 4/1/2004
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Segnalato da

Studio Eidos




 
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9/10/2003

I Tesori della Russia

Palazzo del Monte di Pieta', Padova

Maestri dell'arte russa 1800-1900. Mai prima d'ora tante opere cosi' rappresentative di tanti artisti e di tanti movimenti sono state esposte insieme. L'arte russa del 1800 e del 1900 viene presentata nella sua complessita' e varieta' di tempi e di stili, attraverso l'esposizione di oltre 300 opere di altissima qualita'.


comunicato stampa

PITTORI RUSSI IN MOSTRA A PADOVA
Le collezioni private, ovvero l'altra faccia della pittura russa

Palazzo del Monte, Padova

'I Tesori della Russia. Maestri dell'arte russa 1800-1900' è il titolo della grande mostra organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova ed ospitata dal 10 ottobre al 4 dicembre 2003 nella prestigiosa sede di Palazzo del Monte.

Mai prima d'ora tante opere così rappresentative di tanti artisti e di tanti movimenti sono state esposte insieme. L'arte russa del 1800 e del 1900 viene presentata nella sua complessità e varietà di tempi e di stili, attraverso l'esposizione di oltre 300 opere di altissima qualità, che fanno della mostra temi e di stili, attraverso l'esposizione di oltre 300 opere di altissima qualità, che fano della mostra un avvenimento di portata mondiale.
Una peculiarità di questa mostra è costituita dalla provenienza dei dipinti esposti, tutti appartenenti a collezioni private di Mosca e di San Pietroburgo. Si tratta quindi di una raccolta che, oltre a documentare lo 'stato delle arti' (non ufficiali) in Russia, offre anche un'opportunità di conoscere e approfondire l'importanza di un fenomeno - il collezionismo privato- che nel 1800 e nel 1900 assunse in Russia grandissima importanza, tanto da contribuire a far nascere veri e propri musei privati di capitale importanza per l'intera civiltà.

Gli eventi storici e politici contribuirono a fa fiorire le collezioni private
Agli inizi del XVIII secolo, all'epoca di Pietro il Grande, i ricchi signori russi fanno a gara per fare propri gli usi e i costumi prettamente occidentali. Si importa e si commercia un po' di tutto, dai gioielli, all'architettura, ai quadri, tutti oggetti di grande qualità e -soprattutto- di notevoli costi.

Nascono così le collezioni private, che saranno tramandate fino a noi e, nel 1800, nasce anche la voglia di un risveglio culturale vero e proprio.
E' l'epoca di Phuskin, Tolstoj e Rimkij Korsakov. Gli anni sono facili come mai più lo saranno in futuro, ed è proprio in questo momento che viene fondata l''Associazione per l'incoraggiamento delle Belle Arti'.

Nel 1917 inizia la rivoluzione culturale che sovvertirà la vita della Russia.
La massiccia opera di nazionalizzazione comprende anche le opere d'arte, che però, una volta diventate patrimonio pubblico, non ricevono le necessarie cure.
Le più note collezioni private vengono confiscate e nel 1932 si delibera lo scioglimento di tutte le associazioni artistiche esistenti. Alcuni maestri russi disobbediscono ai divieti ufficiali e continuano a lavorare, mentre cresce il numero di mecenati e collezionisti che attuano una vera e propria sfida nei confrontati del regime.
Furono anni in cui il regime proibì la libera espressione artistica, condannando i movimenti di avanguardia, come il costruttivismo, il suprematismo, il futurismo, in nome di un'arte che doveva inserirsi nella nuova realtà sovietica, celebrando l'Armata Rossa, i lavoratori, i contadini, le attività rivoluzionarie e gli eroi del lavoro. La pittura doveva essere accessibile e comprensibile dalle masse, che dovevano capirne chiaramente il messaggio. Coloro che non si avvicinavano a questo tipo di pittura, erano da considerarsi sovversivi e pericolosi per la purezza della vita sovietica.

Tra i più importanti esponenti delle avanguardie, ostacolati da Lenin e Stalin che favorivano la piuttosto pittura realista, vi furono numerosi artisti, tra cui Vladimir Tatlin, Konstantin Rudakov, Kazimir Malevich e Vladimir Lebedev, pittori le cui opere saranno esposte a Padova nella mostra del Palazzo del Monte. Molti dei loro quadri, spesso ispirati ai modi del cubismo, del futurismo italiano e dell'avanguardia artistica europea degli anni Venti, finirono così in mano privata. In seguito, molti di questi pittori si uniformarono a modi figurativi più conformi al gusto ufficiale.

Konstantin Rudakov
Nasce il 26 febbraio 1878 a Kiev. All'inizio della carriera sperimenta vari stili ma, dopo essersi cimentato soprattutto in opere a carattere naturalistico, sarà sempre più attratto dal cubismo e darà un grosso contributo all'affermarsi del Supramatismo, pittura caratterizzata da forme astratte e geometriche.
Nel 1930 viene arrestato a causa dei suoi rapporti con gli artisti tedeschi e del nuovo corso del regime. Molto del suo lavoro viene distrutto, ma contemporaneamente vengono alla luce alcune opere datate prima del 1910 e completamente sconosciute. Muore il 15 maggio 1935.

Kazimir Malevich
Nasce da una famiglia di artisti e nel 1923 comincia a lavorare come illustratore e disegnatore di libri. Collabora anche con riviste e giornali e negli anni '20 -'30 mette a punto uno stile che unisce la tradizione classica russa con la cultura pittorica francese.
Negli anni successivi illustrerà alcuni romanzi di Emile Zola e di Guy de Maupassant, oltre a più di ottanta libri di differenti autori.

Vladimir Lebedev
Grande influenza nella vita artistica di Lebedev, ha la mostra visitata nel 1912 dal titolo '100 anni di pittura francese'. Inizia così la sua passione per la combinazione di superfici e volumi e poi la sua evoluzione artistica: l'illustrazione, l'avvicinamento al cubismo, il ritrattismo.
Il nome di Lebedev è legato alla sua grande produzione di ritratti -solo di persone amate, mai su commissione-, agli interni e ai nudi degli anni trenta. Ma, soprattutto, al manifesto politico degli anni venti. Basandosi sulla tradizione della stampa popolare russa e sui principi dell'avanguardia, Lebedev crea un proprio inconfondibile e ineguagliabile stile del manifesto attraverso le forme geometriche e i colori.
Di Lebedev è la foto di copertina del catalogo della mostra, dal titolo "Ritratto della moglie Ada Sergeevna Lazo, 1954"

Orari: Tutti i giorni escluso lunedì 9.30-12.30 / 15.30-19.00. Sabato e domenica orario continuato 10.00-19.00

Biglietti: intero euro 5, ridotto euro 3 (over 65, under 10, studenti, studenti e gruppi)

Curatore della mostra: Ruggero Chinaglia

Catalogo: euro 28, disponibile solo in mostra

Ufficio Stampa Studio Eidos sas - tel. 049.8910709 fax 049.8910170

Immagine: Konstantin Ivanovich Rudakov
"Davanti allo specchio"
1925-1932, china e acquarello su carta, cm 18x28 (n. 189 bis)

Padova, Palazzo del Monte, P.zza Duomo

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