Piazza Aldo Moro
Nichelino (TO)
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Martino Gamper
dal 29/6/2013 al 29/6/2013
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29/6/2013

Martino Gamper

Piazza Aldo Moro, Nichelino (TO)

Nichelino Base Alpha e' un progetto d'arte pubblica che comprende una serie di oggetti urbani ideati dal designer, coadiuvato dal collettivo AUT: una scultura ad albero e a una serie di sedute, nate dal riutilizzo di materiali di scarto e vecchie segnaletiche stradali recuperate nei magazzini del Comune.


comunicato stampa

a cura di Maurizio Cilli, Rebecca De Marchi (Eco e Narciso) e a.titolo (Lisa Parola)

Nichelino Base Alpha è un progetto d’arte pubblica che comprende una serie di oggetti urbani ideati dal designer Martino Gamper.

Nichelino Base Alpha è una co-produzione di Eco e Narciso – programma di arte pubblica della Provincia di Torino – e di a.titolo nell’ambito del programma Nuovi Committenti, sostenuta dal Comune di Nichelino, dalla Provincia di Torino, dalla Camera di commercio di Torino e dalla Fondation de France.

Il progetto è nato da un’idea di Elena Greco nell’ambito del programma situa.to / Your City 2010 a cura di a.titolo e Maurizio Cilli.

Per Nichelino Base Alpha ha collaborato con Martino Gamper il collettivo AUT.
Nichelino Base Alpha è stato realizzato con il supporto tecnico delle ditte locali Vibel e Vanzini.

Un gruppo di giovani di Nichelino ha commissionato all’artista designer Martino Gamper la realizzazione di un gazebo-scultura da installare nello spazio pubblico nel quale si ritrovano quotidianamente: un semplice segno per dire “Ci siamo”.

Il progetto e la committenza

Il progetto prende forma a partire dalle analisi condotte sull’area metropolitana di Torino nell’ambito del programma situa.to / Your City 2010 e in particolare dalla ricerca sul campo svolta dall’architetto Elena Greco a Nichelino. Le riflessioni sull’abitabilità dello spazio pubblico emerse da tale ricerca sono state sviluppate attraverso un percorso di ascolto e di elaborazione condotto con i giovani abitanti del quartiere Castello dall’associazione a.titolo e da Maurizio Cilli nell’ambito del programma Nuovi Committenti promosso dalla Fondation de France di Parigi che ha portato alla definizione della committenza da parte di un gruppo di ragazzi.

La convergenza di questo lavoro di mediazione con la progettualità di Eco e Narciso – il programma di arte pubblica della Provincia di Torino – ha veicolato le richieste maturate verso la realizzazione delle opere, mediante la costituzione di una comunità di pratica, che impara facendo e che consolida, attraverso pratiche di cittadinanza attiva sollecitate da attività culturali, il senso di appartenenza ad un luogo.

Il contesto e l’azione

L’azione e gli oggetti che hanno preso forma nel centro di questo grande prato in un quartiere periferico di Nichelino, rispondono alla domanda sociale di ‘micro utopie’ citate nelle sue ultime ricerche da Carol Becker, Preside della Columbia University School of the Arts. “Le micro-utopie non promettono di stimolare il cambiamento per sempre, ma facilitano un processo civico e una maggior fiducia in un cambiamento possibile da parte dei cittadini”. Nelle sue ricerche la studiosa americana sostiene che le micro utopie sono piccoli gesti calati nella sfera pubblica in grado di alterare temporaneamente le possibilità del contesto (i modi di vivere e usare i luoghi ma anche le relazioni tra i molteplici attori urbani), azioni e processi in grado di ‘spostare’ le situazioni consolidate proponendo alternative ai consueti ed esclusivamente funzionali modi di abitare gli spazi collettivi.

Dal 2011, a seguito di una serie di incontri, si è costituito un gruppo composto da una decina di committenti e attraverso due workshop di progettazione nel 2012 e 2013 si sono realizzati alcuni arredi urbani non convenzionali. Il progetto ha coinvolto, in qualità di sponsor anche alcune attività produttive presenti nell’area industriale di Nichelino e altri attori del territorio valorizzandone specificità e competenze.

Oggetti e materiali

Fin dall’inizio della sua ricerca Martino Gamper è interessato non solo alla progettazione dell’oggetto ma anche agli aspetti psicologici e sociali del design. Trasformando pezzi d’arredo dismessi e trovati in strada, Gamper ha creato una particolarissima e dissonante famiglia di oggetti. Dietro ognuna delle creazioni del designer italiano c’è una storia che racconta materiali, tecniche, persone e luoghi. Il prodotto finito è una sintesi di tutto questo. Per tale particolare approccio alle cose, la committenza di Nichelino Base Alpha è stata proposta a Martino Gamper che coadiuvato dal collettivo AUT, ha dato vita ad una scultura ad albero e a una serie di sedute – sette sfere in cemento, un dondolo e una grande panchina – nate dal riutilizzo di materiali di scarto e vecchie segnaletiche stradali recuperate nei magazzini del Comune.

Come ‘fare’ spazio pubblico in tempo di crisi?

Se come altri quartieri di città europee, il quartiere Castello offre strutture aggregative per diverse fasce di residenti ciò non accade per i giovani che si ritrovano quotidianamente sotto una tettoia di un’area verde. Da questo ‘stare aperto’ è nata l’idea di lasciare un segno della loro presenza. La mancanza di un luogo in cui trovarsi per stare insieme ha definito le linee guida della progettazione con l'intento di dare identità e concretezza a un vuoto. I ragazzi hanno così consegnato all'artista le loro riflessioni dando vita a una vera e propria committenza d’arte affinché potesse dare forma al loro desiderio di un luogo in cui identificarsi.

I giovani committenti e gli abitanti di Nichelino hanno partecipato alle fasi preliminari e alla successiva realizzazione dando il via a un'officina comune a cielo aperto che ha portato alla definizione di un luogo- oggetto-scultura che è collettivo, nell’ideazione, nella fruizione e nella costruzione.

Martino Gamper (Merano, Italia, 1971), artista-designer formatosi a Vienna all’Accademia di Belle Arti. Nel 1998 si sposta a Londra per frequentare un master al Royal College of Arts. Dal 2000 inizia la sua produzione creativa, sviluppando e realizzando un’ampia varietà di oggetti in edizioni limitate ma anche in produzioni semi industriali e installazioni site specific. I suoi lavori sono stati esposti in diversi spazi espositivi e musei internazionali come il V&A, Design Museum, Sotheby's, Nilufar Gallery, Oxo Tower, Kulturhuset/Stockholm, MAK/Vienna, National Gallery/Oslo e svariati altri. Nel solo 2009 Gamper ha esposto all’interno di Feierabend alla Kate MacGarry Gallery di Londra, Giò Ponti Translated alla Nilufar Gallery di Milano ed al SuperStories Triennale d’arte contemporanea, moda e design ad Hasselt, Belgio. Tra i progetti più noti sulla scena internazionale 100 Chairs in 100 Days and its 100 Ways, che ha visto cento sedie di recupero smontate e rimontate in nuove combinazioni.

Eco e Narciso (www.ecoenarciso.it) è il programma di arte pubblica promosso dalla Provincia di Torino per favorire l’intervento della sensibilità artistica nei processi di analisi, sviluppo e trasformazione del territorio. Nato nel 2003 Eco e Narciso ha operato negli anni invitando artisti, designer, fotografi, scrittori e musicisti a lavorare in modo processuale e partecipato con le comunità locali partendo dalle specificità del contesto. Una pratica quella di Eco e Narciso che ha consentito negli anni di avvicinare ai linguaggi della creatività persone usualmente distanti, e lo ha fatto facendoli partecipare al farsi dell’arte. I principali interlocutori sino al 2010 sono stati gli ecomusei e le amministrazioni comunali. Dal 2011 è in corso una evoluzione di Eco e Narciso strutturata attorno ad un percorso che inanella dimensione teorica, pratica e formazione, basata sempre sulla processualità e rivolta alle comunità di senso e di pratica del territorio. Nichelino Base Alpha è uno dei due interventi sviluppati nell’ambito di tale evoluzione, denominata Sette Piccoli Cieli, a cui si affianca il progetto 7°Ling8 sviluppato con i richiedenti asilo politico ospitati presso il Centro della Croce Rossa di Settimo Torinese.

a.titolo con Nuovi Committenti, dal 2001 a.titolo (www.atitolo.it) cura la mediazione culturale, a Torino e in Piemonte, di Nuovi Committenti, un programma di produzione di opere d’arte per lo spazio pubblico commissionate direttamente dai cittadini per i loro luoghi di vita o di lavoro. Ideato dall’artista François Hers con il nome Nouveaux Commanditaires e adottato nel 1991 dalla Fondation de France di Parigi, la sua finalità è attivare o recepire una domanda d’arte, di qualità della vita, di integrazione sociale o di recupero urbano. Basato sulla relazione tra cittadini, mediatori e artisti, il modello sviluppa una forma di produzione culturale orizzontale, assegnando a gruppi e a singoli individui la responsabilità di un’opera d’arte. Gli artisti sono chiamati a condividere l’ideazione dell’opera, in un’ottica di co-autorialità che valorizza i ruoli, le idee e le attese dei diversi attori. Ai mediatori culturali spetta la scelta dell’artista e la gestione di un percorso progettuale fondato sull’ascolto dei committenti e sulla lettura del territorio. Oltre a Nichelino Base Alpha, attualmente è in corso un altro progetto di Nuovi Committenti nel quartiere Barca (www.progettobarca.blogspot.it) a Torino con il collettivo berlinese Raumlabor.

Maurizio Cilli, artista e architetto, rivolge la sua attività con curiosità infinita alla ricerca e alla sperimentazione poetica dei linguaggi della contemporaneità. Nel 1993 è tra i fondatori di città svelata. Tra le sue opere diversi locali pubblici, architetture e progetti urbanistici. Realizza progetti artistici e cura i programmi di Arte Pubblica situa.to con il collettivo a.titolo, e con Rebecca de Marchi l’edizione 012-013 di Eco e Narciso per la Provincia di Torino. È tutor presso lo IIAD di Torino e Master advisor per la Domus Academy di Milano.

Informazioni
www.ecoenarciso.it
www.atitolo.it
www.newpatrons.eu

Inaugurazione domenica 30 giugno 2013, dalle ore 18

Nichelino, Quartiere Castello, Centro del quartiere, Piazza Aldo Moro

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