Istituto italiano di cultura IIC
Paris
73, rue de Grenelle (Hotel de Galliffet)
+33 (0)1 44394939 FAX +33 (0)1 42223788
WEB
Martino Genchi
dal 25/10/2013 al 29/1/2014
lun-ven 10-13 e 15-18

Segnalato da

Clara Celati



 
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25/10/2013

Martino Genchi

Istituto italiano di cultura IIC, Paris

Acuta Cuspide. Al centro della sua ricerca c'e' il dubbio, l'incertezza e l'instabilita'. Cerca di turbare le zone certe del pensiero e dell'esperienza, forzando il comportamento dell'opera attraverso un approccio libero e sperimentale di vari media e linguaggi. A cura di Chiara Bertola.


comunicato stampa

a cura di Chiara Bertola

Domani sabato 26 ottobre dalle 11 alle 16, in concomitanza con la FIAC, porte aperte all’Hôtel de Galliffet, sede dell’Istituto italiano di cultura (73, Rue de Grenelle, 75007 Parigi) per il vernissage dell’opera di Martino Genchi Acuta Cuspide, che rimarrà esposta sino al 30 gennaio 2014. Martino Genchi è stato selezionato da Chiara Bertola, , curatrice della Fondazione Querini Stampalia di Venezia e della Fondazione Furla di Bologna come artista residente all’Istituto italiano di cultura, nell’ambito del programma Le Promesse dell’Arte. Laureato in arti visive allo Iuav di Venezia, già residente alla Fondazione Spinola (2008), al premio Lum (2011), alla Fondazione Ratti (2012), Martino Genchi ha esposto in numerosi spazi italiani ed europei come la Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia, Viafarini di Milano, lo Stedelijk Museum's-Hertogenbosch e il bkSM di Strombeek in Belgio. Ha collaborato con diverse realtà artistiche indipendenti, tra cui GUM Studio, lo spazio bolognese di Casabianca e DNA projectbox di Venezia. “Quello che per Martino Genchi è importante non è tanto il fatto di creare oggetti, ma il modo con cui la percezione della realtà si modifica”, scrive Chiara Bertola.

“La sua ricerca mette al centro il dubbio, l’incerto, l’instabile. Da artista, Genchi cerca di minare le aree di certezza del pensiero e dell'esperienza, forzando il comportamento dell'opera d’arte attraverso un libero approccio sperimentale a diversi media e linguaggi. L'arte, ai suoi occhi, sembra essere il modo migliore in cui l’uomo può tentare di conoscere i propri limiti, quelli del reale e, dunque, i confini delle proprie costruzioni sociali.” Le promesse dell’Arte, il programma inaugurato un anno fa dall'Istituto Italiano di Cultura di Parigi, mira a far conoscere i giovani talenti italiani nel campo dell'arte figurativa, della fotografia, del cinema, della letteratura, della musica, dell’architettura, del design, della storia e dal 2014 anche della ricerca scientifica. Ogni mese, l'Istituto ospita un giovane talento, selezionato da illustri esperti, nei prestigiosi locali dell'Hotel de Galliffet, mettendogli a disposizione i propri spazi e servizi e impegnandosi a presentare il progetto che egli avrà realizzato durante il suo soggiorno. Dall’ottobre 2012 i giovani talenti residenti all’Istituto italiano di cultura sono stati: l’artista Tomaso De Luca, il fotografo Alessandro Dandidi Da Sylva, il compositore Franco Venturini, il regista Massimiliano Camaiti, lo scrittore Francesco Pacifico, la videoartista Anna Franceschini, la pianista Gloria Campaner, il designer Vittorio Venezia, lo sceneggiatore Filippo Bologna, le storiche dell’architettura e del restauro Sara D’Abate e Giuliana Mosca e il compositore Francesco Antonioni.

Inaugurazione sabato 26 ottobre ore 11-16

Istituto Italiano di Cultura – Hôtel de Galliffet
73, rue de Grenelle 75007 Paris
Dal Lunedi a Venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18

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