Fondazione Stelline
Milano
corso Magenta, 61
02 45462111 FAX 02 45462432
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Gianni Arico'
dal 11/11/2003 al 13/12/2003
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Segnalato da

Alessandra Klimciuk



approfondimenti

Gianni Arico'
Ermanno Krumm



 
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11/11/2003

Gianni Arico'

Fondazione Stelline, Milano

Figure tra continuita' e ricerca. Il carattere antologico dell'esposizione racconta la poliedrica creativita' dell'artista veneziano e testimonia dell'ampiezza e varieta' dei lavori: sculture accompagnate da una serie di schizzi preparatori, da olii e acqueforti, che non sono ne' diversivi, ne' divagazioni. Anche i lavori pittorici esprimono, infatti, sintesi e vigore.


comunicato stampa

Figure tra continuità e ricerca

con il Patrocinio
della Regione Lombardia e della Regione Veneto,
dei Comuni e delle Province di Milano e di Venezia

Si inaugura mercoledì 12 novembre alle ore 18,30 alla Fondazione Stelline di Milano, nella prestigiosa cornice della Sala del Collezionista, la personale di Gianni Aricò dal titolo Figure tra continuità e ricerca, a cura di Ermanno Krumm.

Il carattere antologico dell'esposizione racconta la poliedrica creatività dell'artista veneziano e testimonia dell'ampiezza e varietà dei lavori: sculture accompagnate da una serie di schizzi preparatori, da olii e acqueforti, che non sono né diversivi, né divagazioni. Anche i lavori pittorici esprimono, infatti, sintesi e vigore.

Opere testimoni di una personalità forte e di una versatilità artistica spiccata, che lo hanno portato a confrontarsi con temi di grande respiro, in opere pubbliche di forte impegno ideativo e realizzativo e con i materiali più svariati, dal marmo, al bronzo, al legno, senza neppure risparmiarsi l' uso di un materiale luminoso e evanescente come il vetro, ciascuno usato con intelligenza nelle sue possibilità espressive. Le sue sono figure solide, i cui modi sintetici e robusti lasciano però sempre affiorare una sommessa suggestione emotiva. Le sue sculture sembrano nascere dal desiderio e dalla necessità di parlare alla gente, di stabilire una comunicazione diretta per mezzo di un linguaggio semplice, comprensibile, aperto alla sensibilità più moderna, ma basato anche sul rispetto della tradizione.

Evento centrale della mostra sarà la presentazione in anteprima, nel giardino del Chiostro della Magnolia, del Monumento ad Antonio Vivaldi, che sarà inaugurato all'ingresso del Porto di Venezia il prossimo dicembre. Per dar forza e prospetto scenografico oltre ai tre bronzi saranno esposte anche le tre statue originali in gesso, che sono servite da modello per la fusione e precedentemente per i marmi dell'omonima opera di Vienna.Nell'affrontare la realizzazione di questi monumenti di carattere storico e celebrativo Aricò rifugge ogni facile retorica e il compiacimento apologetico per elaborare una formula espressiva estremamente personale, che sintetizza l' attenzione alla dimensione individuale con una rappresentazione corale degli eventi.

Dalla fine degli anni 60, cioè dal suo esordio, Aricò, infatti, ha avuto modo di esercitarsi in numerose opere pubbliche - il monumento a Vivaldi (Vienna e ora Venezia), a Colombo (New York), al Soldato d'Italia (Treviso), i portali del teatro Goldoni (Venezia), la fontana di Mestre - e in gruppi scultorei destinati alle chiese italiane.

Fortunata anche la sua attività di medaglista. Molte istituzioni importanti, sia in Italia sia all'estero, gli hanno commissionato medaglie in bronzo, oro e argento, per la commemorazione di grandi eventi come la visita di Papa Giovanni Paolo II a Venezia, il restauro della facciata di Ca' Foscari a Venezia e il Duomo di Milano.

La mostra, a cura di Ermanno Krumm, rimarrà aperta fino al 13 dicembre 2003

lunedì 14-19, martedì-sabato h. 10 - 19 (chiuso lunedì 8 dicembre)

Palazzo delle Stelline
Sala del Collezionista - corso Magenta, 61 (ingresso libero)

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