Plus Florence
Firenze
via Santa Caterina d'Alessandria, 15
055 4628934

Sei artisti
dal 8/11/2013 al 19/3/2014

Segnalato da

Marisa Settembrini




 
calendario eventi  :: 




8/11/2013

Sei artisti

Plus Florence, Firenze

Scenari. Una mostra che coinvolge sei artisti, con sei presentazioni personali. Lo specchio di un'arte di frontiera, ma anche progetto e destino della comunicazione estetica.


comunicato stampa

“Scenari” si campiona ad essere, in una città come Firenze, lo specchio di un’arte di frontiera, assolutamente in movimento, ipermoderna, ipertesa, ipercolta, mente e cuore, ma anche progetto e destino della comunicazione estetica. E’ con questo progetto, ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, figura di piano internazionale, che si vuole indicare e sorreggere l’arte nuova e, dunque, protagonisti e bandiere, bandendo ogni culto del transitorio per porgere a tutti il culto dell'eterno. Il terzo millennio che fa vivere i processi creativi in un clima di saccheggiamento della realtà, perchè il futuro è ora, fra rappresentazioni e interpretazioni, ci porta a cogliere il nuovo destino della bellezza. Con l'arte vogliamo aprire finestre sul mondo, con l'arte vogliamo aprire stagioni eroiche, con l'arte vogliamo inaugurare una nuova civiltà. Finestre sul mondo è un punto di partenza. Con “Scenari” si troveranno ad essere coinvolti, ogni volta, sei artisti con sei mostre personali. I sei di questo capitolo sono Renato Cerisola, Boris Di Rocco, Andreas Miggiano, Romana Margherita Pugliese, Emanuela Pugliese, Linda Sacchi.

Scrive Carlo Franza nel testo per i sei artisti:
“Giovane artista sorprendente è Boris Di Rocco, che è stato capace in questa sua prima mostra personale di consegnarci una sorta di plaquette visiva ove ha schedato tutta un bestiario fascinoso, reale e proprio, con una tecnica pittorica raffinata, debitrice di quel mondo dell'illustrazione che ha trovato nei media una circuitazione originalissima. Boris Di Rocco parte dal disegno, intenso, armonioso, misurato, prima di vestirlo del colore, anzi dei colori che la natura esprime con fantasia e passione, e ci restituisce i corpi degli animali sorpresi nella loro dinamicità. Un bestiario in transito con aquile, felini, mammiferi, uccelli, primati, tutto un mondo che gravita in questa carrellata cinematografica che sovviene al nostro artista da luoghi esotici e non, di paradiso, come fosse un turista curioso che poi ricorda e rivive, fermandone segni, atteggiamenti, forme, colori. Il nostro giovane artista spazia su situazioni di performance, e il suo bestiario fra creatività e memoria sorprende non poco sia per espressività artistica che per sensibilità verso un ciclo vitale che la natura ci rappresenta, senza finir mai di stupire”.

“Giovane artista Linda Sacchi che ha scoperto e umanizzato la materia, la fisionomia del mondo attraverso una figuralità che fa vivere i presentimenti di una condizione umana, nel senso della durata di qualità e di immediatezza, senza classificazioni stucchevoli e leziose. Lettura narrativa della realtà che vive in molte opere della Sacchi, la quale sembra già riedificare rigorosamente i profili del vissuto, oggetti, cose e animali che si succedono in ordine memoriale, come un inventario civile e pubblico. Rivisita la natura, il mondo, riprendendo e producendo una tormentata e inquietante interpretazione delle forme a volte, in altre occasioni circolano influorescenze cromatiche fauves, creative e fantastiche. Il protocollo figurativo che lascia leggere è espressionista, tormentato e inquietante, ma già bastevole per coglierne una poetica sua tutta personale che sottilmente trascrive una fenomenologia del nostro tempo”.

“Da sempre interessata alle diverse forme di sovrapposizione e di influenza fra piani di realtà e sfere delle finzione, Romana Margherita Pugliese esprime in queste immagini una ricca e composita riflessione a partire dalla natura ma anche da piccole cose; sicchè ne viene fuori un campionario molte spesso astrattizzante che racconta e descrive in modo di “purovisibilismo” una sorta di memorie, di vocativi ricordi. La fotografia nel suo caso diventa piena e disincantata reinterpretazione del fatto artistico, con un'attenzione alla luce abbastanza serrata, invadente, che rende ancor più sorprendenti gli spazi infiniti, facendo anche ricorso alle potenzialità di una teatralità sospesa, con proiezioni e fantasie che si concentrano su dettagli essenziali, su atmosfere enigmatiche, su paesaggi interiori esplosi grazie alla tecnologia multimediale”.

“Finalmente un giovane artista come Andreas Miggiano che nella scultura costruisce delle realtà. E costruisce modellando la cera, una cera di mille colori che amalgamata diventa “rilievo multicolore”, portandosi verso una scultura assoluta, che si fonda con la pittura assoluta e con l'architettura assoluta. Ed è così che fa nascere una plastica pura che dà rilievo a formulazioni artistiche intrise di chiara naturalezza, di mobili ondulazioni e piani, di principi fantastici e quasi astratti, dove linee, curve e ogni altro aspetto geometrico si articola in una sorta di “nouvelle cinetisme” con forme organizzate con solenne maestria compositiva, e una vitalità rara, specie nei quadri a parete, dove schegge di cere, appiumate le une alle altre, rendono compiutamente la dialettica naturale delle superfici intime. Anche nei disegni, colorati o in bianco-nero, è rilevabile questa straordinaria suggestione di lavoro, che grazie a principi sperimentali, a ritrovati materiali, ad alternanze di pieni e di vuoti, ad assemblaggi e stratificazioni, svela questa personale poetica di ricerca in cui Andreas Miggiano si cala inventore e fruitore imprevedibile”.

“Ponti sul Tevere, palazzi dell'Eur, facciate di chiese nutrite di vetrate e merletti architettonici, scorci di cielo, parchi di verde e alberi, architetture romane, e mille altri scorci diventano non solo luoghi prescelti, ma offrono a Renato Cerisola, fotografo di significativo valore, il grado emozionale di un tempo intimo, di un diario personale che si fa specchio non solo di saperi e culture, ma soprattutto di memorie ricordi e stati d'animo. Si vedrà come in questo capitolo tutto dedicato a Roma, città eterna, la posizione realistica è lontana per consegnarci invece una serie di scatti dove la luce avvolge oggetti, cose e paesaggi con un pulviscolo che sfrangia tutto e fa fluttuare l'aria in un gioco coloristico di tipo neoinformale. L'approccio di Renato Cerisola a questi scatti su Roma rendono le immagini quasi astratte come reinventate da dati sensibilistici, portando le immagini a vivere una estetica non solo artificiosa ma anche carica di uno spirito seducente e affettivo, a redistribuire il sensibile, a rendere visibili nuovi sensi del sensibile. Così Renato Cerisola prende sì la misura della realtà esistente, ma la racconta con il cuore e la mente”.

Biografie degli artisti
Renato Cerisola, è nato a Genova, ma è romano d ́adozione e geologo per oltre quindici anni. Fotografo professionista dal 2000. Il successo di una serie di mostre personali, le commesse di grandi enti e aziende italiane ed europee, l ́apprezzamento e il riconoscimento della critica sono la conferma ad uno stile molto personale e riconoscibile. Seguendo il filo della sensibilità e dell ́emozione non si specializza in un particolare ambito, ma spazia dalla fotografia di corporate al reportage, all ́architettura, al paesaggio, al ritratto. Suoi lavori sono stati esposti in Italia e all ́estero e ha pubblicato diversi libri fotografici per importanti committenze pubbliche e private. Tra i suoi principali clienti: AlcatelAleniaSpace, Alitalia, Alpitour, Bentley, Bottega Veneta, Edison, Enel, Eni Group, Indosuez, Lancia, Lavazza, Mercedes Benz, National Geographic, Nestlè, Inail, Salini, Suez Group, Techint, Telecom, TotalFinaElf, Wwf. Nel 2013 conosce l'illustre Prof. Carlo Franza, Storico dell'Arte Moderna e Contemporanea, che lo invita a tenere due personali, la prima dal titolo “Geografie della luce” nel Progetto “Scenari” al Plus Florence di Firenze, e la seconda nel Progetto “Strade d'Europa” al Plus Berlin di Berlino.Della sua pittura hanno scritto vari critici tra cui scritto l'illustre Storico dell'Arte Moderna e Contemporanea Prof.Carlo Franza.

Boris Di Rocco nasce a Milano nel 1988. Ha frequentato l'istituto Carlo Cattaneo a Milano dove si è diplomato come geometra nel 2007. Dopo qualche esperienza lavorativa vissuta nel settore e una serie di viaggi in Europa, in Spagna (Barcellona) e alle Canarie, con esercizi di volontariato e ragazzo ala pari, ha fatto rientro a Milano nel gennaio del 2011 dando spazio e inizio alla passione della pittura. Si iscrive così all'Accademia delle Belle Arti di Brera a Milano che comincia a frequentare nel 2012. Conosce l'illustre Storico dell'Arte Prof. Carlo Franza che lo invita con una personale dal titolo “Codice naturale” nel Progetto “Scenari” al Plus Florence di Firenze nel novembre 2013. Risulta, sempre invitato dal Prof. Carlo Franza, vincitore del Premio delle Arti Premio della Cultura XXV edizione 2013 al Circolo della Stampa di Milano, come “Artista emergente”.

Andreas Miggiano è nato a Horgen ( Zurigo ) nel 1980. Ha compiuto gli studi in Italia conseguendo il diploma di maturità al Liceo Artistico di Lecce, poi ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Lecce e si è abilitato per l’insegnamento delle discipline plastiche nel 2005. Ha svolto attività di docente presso l’Istituto d’Arte di Pisa, città dove oggi risiede e lavora. Nel 2012 conosce e frequenta l'illustre Storico dell'Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza che lo invita con una personale dal titolo “Natura e artificio” nel Progetto “Scenari” al Plus Florence di Firenze nel novembre 2013.

Linda Sacchi è nata a Milano nel 1990. Dopo aver frequentato il Liceo Artistico di Brera, è ora iscritta alla scuola di Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Brera, allieva del Prof. Renato Galbusera, e dalla primavera 2013 frequenta come studente Erasmus il Camberwell College of Arts di Londra. Nel 2013 lo Storico dell'Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza la invita con una personale dal titolo “Ritualità in azione” nel Progetto “Scenari” al Plus Florence di Firenze.

Romana Margherita Pugliese, vive a Milano. Si è diplomata in pianoforte al Conservatorio di Milano e laureata a pieni voti in Lettere. Ha poi conseguito il Master in Musicology alla Cambridge University e il Dottorato di ricerca in Storia e critica delle culture e dei beni musicali. Artista poliedrica, ha da sempre affiancato l’interesse musicale (collaborazione in qualità di critico musicale con alcune riviste musicologiche e con l’emittente televisiva Classica, insegnamento) con la passione per la pittura e la fotografia artistica. Nel 2013 l'illustre Prof. Carlo Franza, Storico dell'Arte Moderna e Contemporanea, la invita con una personale dal titolo “Vocativi ricordi” nel Progetto “Scenari” al Plus Florence di Firenze.

Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008.Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte.

Inaugurazione sabato 9 Novembre 2013, alle 18

Plus Florence, Piani Beige - Rosso - Verde - Arancio - Fucsia - Azzurro
via Santa Caterina d'Alessandria 15, Firenze
Ingresso libero

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Daniela D'Orazio
dal 8/11/2013 al 19/3/2014

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