Francoise Calcagno Art Studio
Venezia
campo di Ghetto Nuovo 2918
041 5246039 FAX
WEB
Gruppo Boiler
dal 16/11/2013 al 11/12/2013
mar-sab 10-14

Segnalato da

Francoise Calcagno Art Studio




 
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16/11/2013

Gruppo Boiler

Francoise Calcagno Art Studio, Venezia

Esposizione collettiva intitolata "Il bollitore" con opere di Elvezia Allari, Francoise Calcagno, Vittorio Bustaffa, Antonio Giancaterino, Cate Maggia...


comunicato stampa

Françoise Calcagno, gallerista e presidente dell'Associazione Artistica Boiler, è lieta di presentare una nuova mostra collettiva del Gruppo Boiler, con Elvezia Allari, Françoise Calcagno, Vittorio Bustaffa, Antonio Giancaterino, Cate Maggia, Jean Louis Poveda, Alan Rogers, Elio Talon e Antonia Trevisan, new entry nel gruppo. L'interior designer Elvezia Allari, nata a Schio (Vicenza), crea allestimenti, monili e opere di textile design artificiali. Elvezia Allari impiega i materiali in modo inconsueto, piegati ad ordire con trame leggere ma resistenti; accessori aerei, tele di ragno che catturano tessere musive o cristalli, pellicole d'oro o piccoli oggetti del quotidiano che assecondano un immaginario gentile. Vittorio Bustaffa, illustratore e pittore, è laureato in Arte presso l'Arts Academy di Venezia. Su di lui Francesca Brandes scrive: “ Vittorio procede come un uomo che aspetta, avendo la pazienza di un sogno: al momento giusto, egli porta avanti una nascita dal tempo, dalla struttura produttiva della provenienza in un primo momento gli stampi, poi -. discretamente - dorme lontano dalla tela. Lui a volte lavora su diversi livelli, ma è finalmente in silenzio, per ascoltare le pause nel racconto (...) ". Parlando della ricerca di Françoise Calcagno il plurale è dovuto e non potrebbe essere altrimenti, perché essa stessa è plurale, assolutamente plurale ossia emancipata da se stessa; o meglio, questo è il suo unico obiettivo. Calcagno vuole mantenere la memoria per poter tornare a questo stato.

È la memoria del futuro, non ricordo del passato, è la necessità di diventare terza persona plurale, di non separare. Tempo + pensiero, questi materiali sono la sostanza e la loro fusione, che noi chiamiamo memoria. Nato a Penne in provincia di Pescara, lo scultore Antonio Giacanterino è capace di gettare un nuovo sguardo sulla realtà e di darne una nuova interpretazione; se il silenzio può essere più significativo della parola, così l'immobilità può essere più espressiva del movimento. Testimoni della condizione umana, le figure si presentano in una "eterna" attesa che riprenda quel gesto che per un attimo, o per sempre, è stato fermato. Cate Maggia ha sempre dipinto con varie tecniche sino a giungere all’elaborazione di una tecnica personale basata sull’impiego di collage. “Femmina penso se penso l’umano” scriveva Edoardo Sanguineti nella sua celebre Ballata delle donne. Tutto il lavoro di Cate Maggia richiama questi versi: osservatore e universo osservato hanno desinenza in “a”, ponendo al centro di ogni sua opera occhi e volti femminili. Il lavoro di Jean Louis Poveda è stato influenzato dalle sue origini mediterranee e dalla visione del deserto del Sahara. La sua pittura attinge la forza che la caratterizza da Venezia e dai numerosi viaggi in barca nell'est del Mediterraneo, è il frutto dell'incontro di due mondi: l'immaginario mediterraneo e la poetica del mondo orientale. Artista brittanico, Alan Rogers ha studiato arte presso l'Exeter College of Art & Design, Glasgow School of Art e la University of Wales Institute di Cardiff; ha ricevuto inoltre il premio Pollock-Krasner e ha tenuto oltre trenta mostre personali.

L'artista dice :”l'architettura è sempre presente, particolarmente fatiscenti e decadenti facciate e muri che rivelano livelli nascosti e storie del passato. Io sono interessato alla attività inquieta dell'umanità, rifare costantemente quello che le forze naturali erodono e distruggono.” Elio Talon è poeta e artista veneto, trapiantato a Bologna, dove si è diplomato in Scultura all’Accademia di Belle Arti. L a sua scultura è pervasa da un’alchimia onirica che volge non tanto ad un nostalgico sentire del passato, ma ad una nuova visione della coscienza futura. Le tematiche pescano di certo nell’inconscio collettivo, elaborando un’immagine angelicata del femminino come modello di riferimento per un’evoluzione della coscienza. Nata a Vicenza, Antonia Trevisan, ha studiato sociologia all'università di Trento ed ha insegnato composizione grafica e fotografia. Nel 1988 crea “ Antonia trevisan idee colore” in cui progetta e realizza vetrate artistiche prestigiose. Quando si parla di dipingere lei afferma: “dipingere è insieme ritrovamento e sottrazione, è stendere il segno di questo passaggio, di questi contrasti, per ricordarmi ogni attimo quanto sono meravigliosamente viva.”

Inaugurazione 17 novembre ore 11.30

Francoise Calcagno Art Studio
campo di Ghetto Nuovo - Venezia
mar-sab 10-14
Ingresso libero

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Carla Bagno
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