Spettacolo dedicato a Josef Albers della compagnia del teatro In-Stabile della II Casa di Reclusione Milano–Bollate. Drammaturgia e regia Michelina Capato Sartore
Attori, detenuti e non, daranno vita a un momento di arte teatrale inedito, nei contenuti e nell'esposizione, animando gli spazi della Fondazione attraverso una diversa modalita' espressiva capace di coinvolgere il pubblico in un'esperienza unica. Lo spettacolo e' parte di un ampio progetto che coinvolge il carcere e le persone detenute rispondendo alla volonta' di creare un ponte sempre piu' solido tra la citta' e le sue Istituzioni sociali, in questo caso quella carceraria. "Tema unificante della performance e' la tensione spirituale, intesa non in termini metafisici e ultraterreni, ma intrinseca alla concretezza e specificita' della sofferenza del corpo. La necessita' emotiva di offrire struttura e metodo all'esperienza personale e collettiva, e la scoperta, sempre rinnovata, della crescita e della trasformazione che si realizzano grazie proprio all'intelligenza della ripetizione, nella curiosita' stupita delle sottili differenze insite in ogni ripetizione. Ripetizione che esprime il nuovo ogni volta e ripercorre l'esperienza di se' e del mondo. Quel processo umano semplice e virtuoso di tornare a se stessi in onesta', per poter andare oltre se stessi, esprime quella spinta semplice cui diamo nome di 'spiritualita' umana' che sola sa creare il mondo e rinnovarlo nella sua eterna ripetizione". Lunedi' 2 dicembre 2013, ore 20.30, ingresso libero, prenotazione obbligatoria (fino ad esaurimento posti).