Alighiero Boetti
Marco Cingolani
Francesco Clemente
Roberto Coda Zabetta
Gino De Dominicis
Nicola De Maria
Daniele Galliano
Mimmo Paladino
Pierluigi Pusole
Salvo
Mario Schifano
Nicola Verlato
Luca Beatrice
Contrariamente a quanto vorrebbe affermare la linea internazionalista dell'arte, la pittura non e' un compartimento stagno relegato ai margini delle teorie e dei linguaggi d'avanguardia. Si tratta invece di un territorio mobile, in continua evoluzione e contraddizione, capace di misurarsi sia all'interno dei propri codici (forma, immagine, colore), sia diventare oggetto di una ricerca speculativa e concettuale.
a cura di Luca Beatrice
Alighiero Boetti - Marco Cingolani - Francesco Clemente - Roberto Coda Zabetta -
Gino De Dominicis - Nicola De Maria - Daniele Galliano - Mimmo Paladino -
Pierluigi Pusole - Salvo - Mario Schifano - Nicola Verlato
Contrariamente a quanto vorrebbe affermare la linea internazionalista dell'arte,
la pittura non è un compartimento stagno relegato ai margini delle teorie e dei
linguaggi d'avanguardia. Si tratta invece di un territorio mobile, in continua
evoluzione e contraddizione, capace di misurarsi sia all'interno dei propri
codici (forma, immagine, colore), sia diventare oggetto di una ricerca
speculativa e concettuale.
Soprattutto, la pittura è un sogno italiano, da sempre inscindibile dalla nostra
storia e dalla nostra tradizione, ma allo stesso tempo proiettata verso il
futuro. Questa mostra, ideale prosecuzione di Forma e sostanza (2002) in cui si
indagavano aspetti delle ricerche contemporanee nella scultura, presenta uno
spaccato su dodici artisti di diverse generazioni, partendo dal clima pop e
tardo informale degli anni '60 (Schifano), per poi esaminare alcune figure
particolarmente significative nei rapporti tra pittura, arte concettuale e arte
povera (De Dominicis, Salvo, Boetti). I passaggi successivi riguardano invece
gli anni '80, attraversati dal cosiddetto ritorno alla pittura (in particolare
la Transavanguardia con le opere di De Maria, Paladino e Clemente), quindi
quegli artisti, oggi quarantenni, che si sono messi in evidenza all'inizio del
decennio successivo (Cingolani, Pusole, Galliano) con una pittura contaminata
dai new media e dalle pratiche basse. Come rappresentati delle ultimissime
tendenze sono stati scelti due artisti che riportano a galla i rapporto tra
l'immagine e l'astrazione (Coda Zabetta) e l'utilizzo ancora una volta
concettuale della matrice iperrealista (Verlato).
Alighiero Boetti
Torino 1940 - Roma 1994
Marco Cingolani
Como 1961. Vive a Milano
Francesco Clemente
Napoli 1952. Vive a New York e in India
Roberto Coda Zabetta
Biella 1975. Vive a Milano
Gino De Dominicis
Ancona 1947 - Roma 1998
Nicola De Maria
Foglianise (Benevento) 1954. Vive a Torino
Daniele Galliano
Pinerolo (Torino) 1961. Vive a Torino
Mimmo Paladino
Paduli (Benevento) 1948. Vive a Paduli e Milano
Pierluigi Pusole
Torino 1963. Vive a Torino
Salvo
Leonforte (Enna) 1947. Vive a Torino
Mario Schifano
Homs (Libia) 1934 - Roma 1997
Nicola Verlato
Verona 1965. Vive a Milano
Inaugurazione: sabato 22 novembre, ore 18.00
22 novembre 2003 - 28 febbraio 2004
Flora Bigai Arte Moderna e Contemporanea
Venezia. San Marco 1652 (Piscina di Frezzeria)
Tel. 041.5212208-2413799
Fax 041.2960098