Hangar di via orobia
Milano
via orobia, 15

Eckstein Eckstein
dal 2/12/2013 al 19/12/2013
su appuntamento
333 4596489

Segnalato da

Carola Dolci




 
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2/12/2013

Eckstein Eckstein

Hangar di via orobia, Milano

8 artisti, uno spazio post-industriale abbandonato, un racconto corale e spontaneo: scegliersi liberamente irrompendo in un luogo insolito, distante dai circuiti espositivi ufficiali.


comunicato stampa

Martedi 3 dicembre alle 19 all’Hangar di via Orobia 15 a Milano inaugura Eckstein Eckstein, mostra di Alberto de Braud, Riccardo Gusmaroli, Julia Krahn, Claudio Onorato, Paola Pezzi, Alfredo Rapetti Mogol, Ricciarda Belgiojoso & Tonylight.

Otto artisti, uno spazio post-industriale abbandonato, un racconto corale e spontaneo: scegliersi liberamente irrompendo in un luogo insolito, distante dai circuiti espositivi ufficiali: non la ricerca di un tema, ma un’interazione di sensibilità solo apparentemente anarchica. Nelle stanze dell’hangar, sei lavori visuali e una performance musicale. Eckstein Eckstein (dal ritornello in tedesco di chi gioca a nascondino) é un invito, valido anche per lo spettatore, a tracciare percorsi inediti. Concerto 3 dicembre ore 20.

Anche gli eroi si stancano di Alberto de Braud, scultura monumentale concepita per esterni si rigenera in un ambiente circoscritto, scortata da lavori che si interrogano altrettanto sull’umana fragilità. La curiosa installazione delle uova sulle colonne è il segno impresso all’hangar da Riccardo Gusmaroli, 50 anni appena compiuti, famoso per le opere monocrome a vortici concentrici di barchette o aeroplanini in carta. Con Tre Croci, tre travi rosse, di cui una ricoperta di foglie d’oro e alcune fotoceramiche della serie MALINCONIA la fotografa tedesca Julia Krahn s’interroga sulla permeabilità dello sguardo tra artista e spettatore. Storie appese ad un filo quelle di Claudio Onorato: classe ’67, nei suoi lavori ritagliati con le forbici ed il taglierino il reale si fonde col fantastico. L’installazione luminosa di Paola Pezzi dal titolo Frecciarossa rafforza l’idea di movimento e traiettoria, sia nella singola lampadina, sia nell’insieme del lavoro. Tra pittura e scrittura l’intervento di Alfredo Rapetti Mogol, mentre il duo Riccilight propone un omaggio a Carlo Gesualdo da Venosa, uno dei più grandi polifonisti di tutti i tempi di cui quest'anno ricorrono i quattrocento anni dalla morte, con una lettura in chiave elettronica di alcuni suoi madrigali, passati alla storia per la loro modernità: concerto alle ore 20 del 3 dicembre per l'inaugurazione della mostra.

inaugurazione 3 dicembre dalle 19 a mezzanotte

Hangar
via Orobia 15, Milano
Su appuntamento (tel. 333 4596489)

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