Museo nazionale delle arti del XXI secolo - MAXXI
Roma
via Guido Reni, 4a
06 3210181 FAX 06 32101829
WEB
Non basta ricordare
dal 17/12/2013 al 27/9/2014
mar-dom 11-19 sab 11-22, chiuso 25 dicembre e 1 maggio

Segnalato da

Beatrice Fabbretti




 
calendario eventi  :: 




17/12/2013

Non basta ricordare

Museo nazionale delle arti del XXI secolo - MAXXI, Roma

In mostra oltre 200 opere di 70 artisti e architetti dalle collezioni di arte e architettura del museo. Nell'intento di sollevate questioni riguardanti il modo di vivere la citta' e lo spazio pubblico, la storia politica e la realta', il corpo, l'anima e la spiritualita'...


comunicato stampa

Oltre 200 opere di 70 artisti e architetti dalle collezioni di arte e architettura del MAXXI dialogano in una mostra che coinvolge tutti gli spazi del museo.

Francis Alÿs, Letizia Battaglia, Olivo Barbieri, Elisabetta Benassi, Christian Boltansky, Jake e Dinos Chapman, Lara Favaretto, Nan Goldin, Alfredo Jaar, Living Theatre, Paul McCarthy, Gerhard Richter, Ed Ruscha, Doris Salcedo, Thomas Schütte, Kara Walker, Jana Sterbak, Ilya ed Emilia Kabakov, William Kentridge, Teddy Cruz, Enrico Del Debbio, Vittorio De Feo, Mario Fiorentino, Sergio Musmeci, Aldo Rossi, Maurizio Sacripanti, Carlo Scarpa, Superstudio, Stalker, Cino Zucchi, Maurizio Cattelan, Gilbert&George, Michelangelo Pistoletto, Lawrence Weiner e Toyo Ito.
Sono solo alcuni esempi tra gli oltre 70 artisti e architetti protagonisti della grande mostra NON BASTA RICORDARE. Collezione MAXXI che, dal 20 dicembre 2013 al 28 settembre 2014 il MAXXI dedica alla sua collezione.

NON BASTA RICORDARE è la prima mostra a cura del Direttore Artistico Hou Hanru, con lo staff curatoriale del MAXXI Arte diretto da Anna Mattirolo e quello del MAXXI Architettura diretto da Margherita Guccione, con un approccio che vuole enfatizzare la forza del pensiero collettivo. Il team curatoriale comprende Francesca Fabiani, Laura Felci, Anne Palopoli, Monia Trombetta, Esmeralda Valente, con il supporto dello staff tecnico del MAXXI coordinato da Alessandra Barbuto, Luisa De Marinis, Paola Mastracci, Daniela Pesce, Claudia Reale, Carla Zhara Buda. Esposte oltre 200 opere che dimostrano la profonda vitalità della collezione del museo, in grado di rappresentare temi universali e di stimolare il confronto e la discussione critica.

In un percorso che coinvolge tutto il museo (dalla piazza al MAXXI B.A.S.E, dalla grande lobby al pian terreno alle scale fino alle gallerie 2 e 3 del primo piano, in un’area complessiva di oltre 3mila metri quadrati) NON BASTA RICORDARE presenta opere di arte e di architettura in dialogo tra loro e con lo spazio, rivelando la sperimentazione alla base dei progetti culturali del MAXXI e la volontà di connessione tra le diverse discipline, in uno scambio innovativo sul significato della creazione contemporanea.

“Questo primo riallestimento unitario delle nostre collezioni segna l'arrivo al MAXXI del nuovo direttore Hou Hanru.  Da tempo sono convinta della “necessità” di questa mostra  e ne sono molto soddisfatta – dice Giovanna Melandri Presidente Fondazione MAXXI. - Per l’impegno di Hanru e perché NON BASTA RICORDARE valorizza la collezione del MAXXI, elemento fondante dell’identità del museo, in cui  Arte e Architettura dialogano, in un unicum che abbatte  rigidi confini disciplinari e dà forma visibile all'identità del nuovo MAXXI che vogliamo costruire. Una grande piattaforma  di ricerca, dove convivono mostre d’arte, architettura, design, fotografia, e progetti di cinema, teatro e danza. Insomma,  un incubatore dinamico di quello "spirito di frontiera" di cui oggi abbiamo tanto bisogno”. 

“NON BASTA RICORDARE sottolinea la necessità di adottare una visione più ampia e un approccio più dinamico per sviluppare e comunicare la collezione del museo – dice Hou Hanru Direttore artistico MAXXI - dunque non solo conservare ed esporre eccellenti opere d’arte contemporanee, ma anche attivare un processo vivo in cui la memoria della storia venga continuamente ricostruita, per dare all’opera nuova vitalità, per continuare a produrre significati che ispirino la comprensione del presente”.

“Mai come oggi l'impegno di un museo come il MAXXI ha il dovere di investire sulla crescita e la valorizzazione della propria collezione - dice Anna Mattirolo Direttore MAXXI Arte -. Questa mostra ne dimostra tutta la vitalità, in un percorso che in questa nuova tappa continua ad offrire altre suggestioni e approfondimenti”.

“In questo allestimento, in risonanza con l'arte, prevale la dimensione creativa del progetto di architettura – dice Margherita Guccione Direttore MAXXI Architettura. - Disegni, bozzetti, collage, video e modelli intercettano le tematiche della creazione contemporanea, anche nella consapevolezza che, come diceva Giancarlo De Carlo, "l'architettura è troppo importante per lasciarla ai soli architetti".

LA MOSTRA
La mostra si articola e si anima intorno a parole e temi universali, che appartengono alla vita di ciascuno di noi: città e ambiente, gioia e dolore, politica e ideologia, fisicità e intimità, teatro e performance. I lavori sono stati scelti rispondendo a queste suggestioni, senza tuttavia voler realizzare sezioni chiuse, lasciando lo spettatore libero nelle sue interpretazioni.

La città e lo spazio pubblico sono raccontati da opere come Faradayurt (2001) la tenda di tessuto di rame di Jana Sterbak che accoglie i visitatori nella piazza del museo insieme a Cultural Traffic (2010) di Teddy Cruz, struttura realizzata con i coni delle segnalazioni stradali. All’interno, le Cartoline postali (Venezia) (2009) di Yona Friedman, la vertigine del Palazzetto dello Sport di P.L. Nervi (2004) fotografato da Olivo Barbieri, gli espressivi lavori di Ed Ruscha o Stadbild SA (219/1) di Gerard Richter. In mostra anche oltre 100 progetti presentati per YAP MAXXI (il programma a sostegno dei giovani progettisti realizzato con il MoMA di NY) raccontati in una video installazione di 10 schermi nella hall del museo.

Teatro e messa in scena sono altri due cardini attorno a cui ruotano lavori di grande impatto come Where is our place? (2003) di Ilya ed Emilia Kabakov, Bronzefrau n.10 (2002) di Thomas Shutte, l’irriverente A piedi pari (2006) di Lara Favaretto, accanto a cui sono esposti bellissimi progetti di teatri di Aldo Rossi, Carlo Scarpa, Maurizio Sacripanti e Vittorio De Feo.

Parlano del corpo e della performance i progetti di Sergio Musmeci sulle strutture in trazione, la serie di fotografie del Living Theatre (1947-2000), il lavoro di Cino Zucchi Nel corpo della città (2010), il Saloon Photographs (1995-96) di Paul McCarthy e le fotografie di Nan Goldin o Piggyback (1997) dei fratelli Chapman.

Politica, realtà, idee e ideologie sono rappresentate tra le altre da opere come la grande installazione The Emancipation Approximation (1999) di Kara Walker, esposta per la prima volta negli spazi del MAXXI, o i significativi disegni e fotografie di Corviale di Mario Fiorentino anche questi in mostra per la prima volta, a cui il gruppo degli Stalker ha dedicato un lavoro incentrato sul racconto della struttura fatto da chi la abita.
A questi si affiancano i progetti del Foro Mussolini (1929) dipinti da Enrico Del Debbio e altri decisamente politici come le riflessioni radicali di Superstudio, le emozionanti fotografie di Palermo (2003) di Letizia Battaglia o il pasoliniano Alfa GT veloce (2007) di Elisabetta Benassi.

Raccontano dolore e speranza le opere Plegaria Muda (2012) di Doris Salcedo, Infinitive Cell (2004) di Alfredo Jaar ispirato ad Antonio Gramsci o Veronika (1995) di Christian Boltansky, mentre attorno all’idea di anima e di spiritualità si collegano lavori più intimi come i taccuini di Aldo Rossi, i disegni di Francis Alÿs, gli schizzi di Carlo Scarpa sui pacchetti di sigarette.

Sulle pareti delle sale, i temi affrontati dalla mostra verranno sottolineati da titoli poetici: La stanza del genio, Il teatro del mondo, La città tra ordine e caos, Il corpo in azione, Miracoli di infrastrutture, Oltre la prigione, Il paese dei sogni, La verità a giudizio, Co-abitare e Alla fine la luce; questi titoli incoraggeranno gli spettatori ad interpretare le opere esposte con libertà e immaginazione.

Con NON BASTA RICORDARE il MAXXI apre una riflessione sul ruolo del museo oggi e sulle opere d’arte che “interagiscono” col pubblico. I lavori sono stati allestiti soprattutto per innescare la riflessione, il coinvolgimento e la partecipazione della collettività. Questo coinvolgimento, parte integrante della mostra, sarà stimolato grazie a un programma di laboratori didattici, incontri e performance che, fino a settembre 2014, animerà l’esposizione.

TALK OF THE TOWN partendo dalle opere in mostra, artisti, critici, docenti universitari e protagonisti della cultura contemporanea si confrontano con i visitatori raccontando la propria esperienza.
SITE TRIPS itinerari tematici per scoprire collegamenti tra le collezioni e luoghi della città di Roma come il Planetario, il Cimitero Acattolico e il Teatro dell’Opera.
THE MOBILE MUSEUM il museo esce dal museo e con le sue opere raggiunge spazi pubblici e frequentati: dalle scuole ai ministeri, alle sedi di grandi aziende.
NARRAZIONI DA MUSEO A MUSEO una rete di musei e istituzioni (il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, l’Istituto Nazionale per la Grafica e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia) per coinvolgere il pubblico in una visita attiva e itinerante.
PERFORMANCE gli artisti in mostra “riattivano” le opere trasformando l’oggetto in esperienza per il pubblico.
IL MUSEO TRA I BANCHI DI SCUOLA laboratorio per la scuola primaria e secondaria in cui ogni classe “adotta” un’installazione in mostra e dopo averla approfondita la ricrea nella propria scuola.
STORIE E CONTROSTORIE. COME LE IMMAGINI RACCONTANO I FATTI visita-esplorazione per la scuola secondaria in cui i ragazzi scoprono il potere delle immagini e come l’arte trasformi i fatti di cronaca in un messaggio universale.
MAXXIzOOm scarica le schede su artisti e opere delle collezioni del MAXXI direttamente dal sito e costruisci la tua visita personalizzata! ( Tutto il calendario su www.fondazionemaxxi.it )

Immagine: William Kentridge, North Pole Map, 2003, Arazzo tessuto in seta e ricamato Cm 340x390 Ed. 3/3, foto Roberto Galasso, courtesy Fondazione MAXXI

Ufficio stampa MAXXI
Responsabile Beatrice Fabbretti +39 06 3225178, press@fondazionemaxxi.it

Preview mostra: mercoledì 18 dicembre 2013 ore 12. MAXXI / Auditorium
intervengono:
Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI
Hou Hanru, Direttore artistico MAXXI
Francesco Spano, Segretario generale MAXXI
Margherita Guccione, Direttore MAXXI Architettura
Anna Mattirolo, Direttore MAXXI Arte

Programma della giornata:
ore 10.30 accesso alle mostre consentito per fotografi e troupe tv
ore 12.00 conferenza stampa. A seguire visita alle mostre

MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo
via Guido Reni, 4 A - 00196 Roma
martedì-mercoledì-giovedì-venerdì-domenica 11.00-19.00
sabato 11.00-22.00
La biglietteria chiude un’ora prima del museo
Chiusure
tutti i lunedì
1 maggio
25 dicembre
intero €11
ridotto €8 per gruppi da 15 a 25 persone e categorie convenzionate; giornalisti iscritti all’albo con tessera di riconoscimento valida; studenti universitari fino a 26 anni; dipendenti del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane; possessori di CartaFreccia; tesserati FAI – Fondo Ambiente Italiano; possessori Carta Civita
€4 a studente (oltre i 14 anni) per gruppi classe (scuole secondarie di secondo grado) che acquistano le attività educative (escluso i festivi)
Gratuito minori di 14 anni, disabili che necessitano di accompagnatore, accompagnatore del disabile, dipendenti MiBACT, accompagnatori e guide turistiche Regione Lazio, 1 insegnante ogni 10 studenti, membri ICOM, soci AMACI, giornalisti accreditati, possessori della membership card del MAXXI

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