Triennale di Milano
Milano
viale Alemagna, 6
02 724341 FAX 02 72434239
WEB
Verso la Grande Brera
dal 20/1/2014 al 15/2/2014
mar-dom 10.30-20.30, giov 10.30-23
WEB
Segnalato da

Elisa Barzaghi




 
calendario eventi  :: 




20/1/2014

Verso la Grande Brera

Triennale di Milano, Milano

In mostra 13 progetti concorrenti alla gara di recupero di Palazzo Citterio. L'esposizione illustra inoltre la storia dell'edificio a partire dalle grandi opere di demolizione e ricostruzione intraprese negli anni '70 fino alla configurazione attuale, in attesa del progetto Grande Brera.


comunicato stampa

Palazzo Citterio fu acquisito dallo Stato nel 1972 e da allora si parla del suo recupero e del progetto “Grande Brera” che ne intende fare sia la sede espositiva delle collezioni permanenti del Novecento della Pinacoteca di Brera, che di manifestazioni e mostre temporanee. Quarant’anni di intenzioni e di progetti non passano invano.

Realizzazioni parziali, interruzioni forzate, riprese dei lavori a distanza di anni hanno lasciato i loro segni sul corpo dell’edificio, alcuni forti, incancellabili, altri presto obsoleti o intaccati dal mancato utilizzo. Insomma, una grande opera incompiuta che merita il pieno reinserimento di questo complesso monumentale nella vita e nelle attività culturali della città di Milano.
Dal dicembre 2012, la Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia ha messo a gara la parte più significativa dei finanziamenti disponibili per il restauro di palazzo Citterio.
Dopo una prima fase di selezione di ventinove concorrenti che hanno fatto domanda di partecipazione, si è passati alla seconda fase in cui tredici hanno presentato l’offerta per l’appalto integrato (progetto definitivo e lavori).
Il profilarsi di una soluzione crea aspettative e genera curiosità sui possibili approcci a un problema architettonico non facile ma affascinante, sulle risposte date a quesiti tante volte rimasti senza esito.

La mostra illustra la storia dell’edificio a partire dalle grandi opere di demolizione e ricostruzione intraprese negli anni ’70 fino alla configurazione attuale e agli aspetti salienti del progetto preliminare posto a base di gara (progettisti: arch. Alberto Artioli e arch. Annamaria Terafina).
L’allestimento intende ricreare l’atmosfera degli studi professionali coinvolti; aggirandosi tra i tavoli sarà possibile paragonare rifunzionalizzazioni dell’esistente e soluzioni per il domani attraverso una selezione delle immagini più significative dei grafici architettonici per caratterizzare scelte progettuali e di stile di ciascun concorrente.
Professionisti, studenti e semplici cittadini potranno così conoscere le proposte nate attorno ad un tema architettonico irto di difficoltà, metterle a confronto e farsi una personale opinione.
Nel catalogo edito da Skirà confluiranno, arricchiti da introduzioni che contestualizzano i lavori e spiegano l’intero percorso, i materiali esposti in mostra.

La gara europea per l’assegnazione dei lavori di rifunzionalizzazione e restauro di Palazzo Citterio è in attesa dell’aggiudicazione definitiva.
Il profilarsi ora dello scioglimento di una intricata vicenda ultraquarantennale, dall'acquisto di Palazzo Citterio alle tante questioni che lo hanno interessato, crea aspettative e genera attenzione per il grande interesse dell’operazione avviata.
Non solo. Il panorama dei concorsi di architettura in Italia ha visto raramente l’applicazione di questo strumento a interventi su edifici storici, dove alla ricerca di soluzioni innovative sul piano architettonico, museografico e tecnologico si deve affiancare un progetto conservativo.
Perciò la gara per palazzo Citterio presenta motivi di interesse molteplici.

Il primo è la scelta della Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia di operare nel segno della qualità ed efficienza. Da qui nasce il ricorso ad una gara di progettazione e realizzazione che consente di coniugare il confronto progettuale con le esigenze dell’operatività diretta (il rispetto del tetto di spesa, il controllo dei tempi, la cantierabilità). Il secondo nasce dalla destinazione degli spazi alle collezioni del Novecento della Pinacoteca e ad altre importanti funzioni museali. Una destinazione prevista fin dall’origine ma che, in questa formulazione attuale, esalta finalmente il ruolo urbano dell’edificio e ne valorizzerà il legame con gli altri poli del sistema “Grande Brera” grazie alla auspicabile connessione fisica con l’Orto botanico che in prospettiva sarà possibile attraverso gli spazi verdi del giardino.

Il terzo infine discende dalle modalità della gara, dal confronto tra i progetti. A partire da un puntuale preliminare redatto da Alberto Artioli e Annamaria Terafina della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Milano, che delimita con precisione quanto fare, si chiedeva ai concorrenti di ridare senso agli spazi, risignificare i volumi valorizzando l’impianto settecentesco, le decorazioni e gli stucchi dell’Ottocento, il cemento degli anni settanta, il non finito di Stirling. E anche di ripristinare il giardino, alludendo alle forme originarie e ai manufatti preesistenti.
Si chiedeva in sintesi di affrontare il problema delicato e molto contemporaneo di come intervenire per riannodare le molte storie presenti in un edificio storico e di quali sono le strade praticabili per attuare un costruttivo dialogo tra antico e nuovo, senza essere invasivi e ridondanti.

Le soluzioni proposte nei progetti sono state assai diverse, tutte di significativo interesse e molto studiate.
Per darne conto dal 21 gennaio fino al 16 febbraio 2014, negli spazi messi generosamente a disposizione nella Triennale di Milano grazie alla collaborazione del presidente Claudio De Albertis e del direttore generale Andrea Cancellato, si è voluta organizzare una mostra degli elaborati concorrenti. Mostra che, in virtù di analoga disponibilità del Presidente Giovanna Melandri e del Direttore del Maxxi Architettura Margherita Guccione sarà successivamente ospitata a Roma al MAXXI dal 6 al 30 marzo 2014.

Oltre il breve tempo delle esposizioni resterà un volume, edito da Skirà grazie al pieno appoggio di Massimo Vitta Zellman, dove confluiranno, arricchiti da introduzioni che contestualizzano i lavori, le immagini dei progetti presentati.
Pubblicazione e esposizioni vogliono essere un segnale di trasparenza sulle complesse procedure della gara, ma soprattutto intendono integrare informazione, comunicazione e promozione sul progetto complessivo, così da sostenere un ruolo attivo della collettività nella realizzazione di quello che dovrà confermarsi un insostituibile polo museale nazionale e di crescita culturale per la città di Milano.

Martedì, 21 gennaio alle ore 11.30 a Milano il Direttore Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia, Caterina Bon Valsassina e il Presidente della Triennale di Milano, Claudio De Albertis, con il Presidente della Commissione aggiudicatrice gara Palazzo Citterio, Margherita Guccione, presentano la mostra dei progetti elaborati per la gara europea relativa all’assegnazione dei lavori di rifunzionalizzazione e di restauro di Palazzo Citterio e il volume “Palazzo Citterio. Progetti in mostra”, edito da Skira, dove confluiscono, arricchiti da introduzioni che contestualizzano i lavori, le immagini dei progetti presentati.

Ufficio stampa e comunicazione:

Direzione regionale Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia - Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Manuela Rossi T. + 39 02 80294250 – F. + 39 02 80294232 manuela.rossi@beniculturali.it
Studio Esseci Sergio Campagnolo T. 049.663499 info@studioesseci.net

Conferenza Stampa 21 gennaio 2014, ore 11.30
Inaugurazione ore 19,00

Triennale
viale Alemagna 6, Milano
Dal martedì alla domenica ore 10.30 - 20.30 e giovedì ore 10.30 - 23
Ingresso libero

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Rosanna Bianchi Piccoli
dal 14/12/2015 al 23/1/2016

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