Pieralli e Favi: Under costruction. Gli artisti creano una realta' parallela in cui le forme non sono piu' definite dalle pennellate ma da numerose strisce di carta che si accostano fino a formare le piu' sottili ombreggiature e le piu' strabilianti prospettive. Ogni singolo elemento rappresenta, quindi, una piena espressione della nostra civilta' di consumo diventando brutalmente contemporaneo. In contemporanea 'Il cieco di gerico' videoproiezione di Liuba; il lavoro e' una denuncia sottile e ironica delle ipocrisie e degli stereotipi che si innescano a volte inconsapevolmente e che rendono le persone incapaci di 'vedere'
LA GALLERIA PLACENTIA ARTE, inaugura sabato 6 Dicembre 2003 alle ore 18, la
mostra di:
SAVERIO PIERALLI )( VALENTINA FAVI
Under costruction
L'universo di Pieralli e Favi è una realtà parallela in cui gli elementi
caratterizzanti della nostra dimensione si ricombinano in entità sospese. La
tecnica stessa esce dagli schemi e liberandosi delle classiche regole
compositive dà vita ad un universo alternativo privo di leggi.
Quella di Pieralli e Favi è una metapittura in cui il pigmento liquido
lascia spazio alle plastiche adesive ed il colore semplice e primitivo
diventa complessa texture, risultato di un elaborazione digitale che
imprigiona prima e riproduce poi in quantità industriali, le venature del
legno, l'azzurro dell'acqua, il verde dei boschi. Le forme non sono più
definite dalle pennellate ma da numerose strisce di carta che si accostano
fino a formare le più sottili ombreggiature e le più strabilianti
prospettive. Ogni singolo elemento rappresenta, quindi, una piena
espressione della nostra civiltà di consumo diventando brutalmente
contemporaneo.
Ed è proprio questa civiltà ad essere messa in discussione, analizzata
attraverso la trasposizione e la conseguente distruzione dell'ambiente in
cui conduce la propria esistenza. Un'habitat sospeso, in cui non esistono
riferimenti spazio-temporali, ed allo stesso modo si perdono i concetti di
appartenenza e possesso, gli ambienti non sono quindi di un singolo uomo, ma
appartengono all'umanità , una collettività a cui si riferisce l'intero
carico di denuncia sociale che gli artisti pongono attraverso delicate
simbologie nelle loro opere: un muro distrutto diventa quindi simbolo della
violenza di un umanità distratta per cui innocue biglie diventano armi.
Gli ambienti sono sospesi in una dimensione atemporale in cui ogni singolo
elemento fluttua su di una superficie bianca, la tabula rasa su cui gli
artisti attuano la loro messa in scena. Una fiction -come essi stessi la
definiscono- in cui frammenti di esistenza diventano testimonianza della
distruttiva ed alienante azione umana. Pieralli e Favi creano, quindi, un
(non)luogo senza tempo e soprattutto senza storia, gli stessi riferimenti di
cui è ormai tristemente priva l'esistenza contemporanea.
Stefano Verri
La mostra prosegue fino al 20 Gennaio 2004.
Alle ore 18, una videoproiezione dell'artista: LIUBA
Il cieco di gerico
Video durata: 11'42''
Produzione: Placentia Arte Anno: 2003
Il lavoro è una denuncia sottile e ironica delle ipocrisie e degli stereotipi che si innescano a volte inconsapevolmente e che rendono le persone incapaci di 'vedere'. Le mostre d'Arte sono visitate ma spesso non sono 'viste'. Invece di vedere si va a farsi vedere. Il video è una ironica e paradossale 'messa a fuoco' di meccanismi personali e sociali invisibili resi visibili attraverso l'uso del corpo e la sua metafora visiva. La scelta, inoltre, è quella di agire con la performance in contesti di vita reale. In questo modo anche le persone e le loro reazioni diventano parte integrante del lavoro stesso, in uno scivolamento sottile e divertito del confine tra realtà e finzione, fra vita e arte.
In mostra fino al 10 gennaio 2004
Immagine: Pieralli e Favi
GALLERIA D'ARTE CONTEMPORANEA
VIA SCALABRINI 116
Orario galleria 16/19 escluso festivi e lunedi.