Ex Convento S.Francesco, Facolta' di Lettere e Filosofia
Santa Maria Capua Vetere (CE)
Corso Aldo Moro

Paradossi
dal 8/12/2003 al 19/12/2003

Segnalato da

Francesca




 
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8/12/2003

Paradossi

Ex Convento S.Francesco, Facolta' di Lettere e Filosofia, Santa Maria Capua Vetere (CE)

La mostra esplora la frontiera del 'paradosso', intesa come condizione connaturata alla societa' tecnologica, concentrandosi sulla ricerca artistica contemporanea e in particolare sull'arte elettronica e interattiva.


comunicato stampa

Seconda Università degli Studi di Napoli
Facoltà di Lettere e Filosofia
Fondazione IDIS- Città della Scienza

Schegge di arte elettronica e interattiva
a cura di Gaia Salvatori e Alessandra Drioli

Vernissage 9 dicembre ore 17.00

La mostra esplora la frontiera del 'paradosso', intesa come condizione connaturata alla società tecnologica, concentrandosi sulla ricerca artistica contemporanea e in particolare sull’arte elettronica e interattiva. Accanto ad installazioni artistiche viene proposto qualche riferimento interdisciplinare sul tema dei paradossi e uno spazio di documentazione sugli artisti coinvolti nel progetto.
La mostra rappresenta la fase conclusiva di un progetto più ampio che ha coinvolto un gruppo di studenti, laureandi e dottorandi, principalmente della cattedra di Storia dell’Arte Contemporanea – ma non solo – in un percorso laboratoriale che li avvicinasse al lavoro del “curatore”, con l’obiettivo di offrire loro la possibilità di sperimentare e di cimentarsi in prima persona nell’organizzazione di un evento/mostra di arte contemporanea. Questo progetto nasce dalla convinzione che occorra mettere in moto nuove metodologie di lavoro – sostanzialmente laboratoriali – per la ricerca e la didattica relative alla produzione contemporanea, aprendo le strutture universitarie ad esse deputate, ad un serrato confronto con il mondo esterno delle istituzioni pubbliche e private, scuole e accademie, musei e gallerie, circuiti di informazione e divulgazione, luoghi e protagonisti della produzione artistica. Il problema lo hanno avvertito proprio le antenne degli artisti, come quelle di Paolo Rosa che nel suo testo “Punto e caos”, in catalogo, riflette sul dato che spesso ci si trova di fronte all’ “impossibilità di dare una ''ragione'' disciplinare a certe manifestazioni di oggi. Cioè fissare in schemi didattici una fluidità sociale, scientifica, espressiva che si trasforma giorno per giorno”.

La mostra sarà allestita all’interno della Facoltà di Lettere e Filosofia che oggi ha sede nell’ex Convento di San Francesco di Santa Maria Capua Vetere che a sua volta insiste su un suggestivo criptoportico romano. Il convento trasformato in carcere in epoca borbonica conserva ancora oggi i segni della sua storia con vasti ambienti in cui si ritrovano suggestive preesistenze romane e un’intera ala che ancora conserva la struttura carceraria delle celle.
La mostra, che occuperà luoghi di lavoro e interstizi di transito scelti fra gli spazi recentemente ristrutturati della Facoltà di Lettere, è il punto di arrivo – ma ci auguriamo anche il punto di partenza per nuove sperimentazioni – di un ‘work in progress’ che il progetto PARADOSSI ha iniziato da più di un anno, spingendo gli studenti partecipanti a sciamare in più direzioni ad attingere conoscenza e informazioni.
In una prima fase sono stati organizzati numerosi incontri con artisti, studiosi e esperti di arte elettronica (tra cui quello con Robert Cahen, Studio Azzurro, Quarta Pittura, Marco Maria Gazzano e Antonella Sbrilli). Gli studenti hanno poi partecipato attivamente a tutte le fasi progettuali e organizzative dell’evento, dal progetto di allestimento, alla produzione dei materiali video di documentazione, alla comunicazione e promozione.
Il progetto mira a diventare un laboratorio permanente che produca con scadenza annuale o biennale un nuovo evento.
In una commistione di luoghi antichi e moderni saranno installati i lavori di Limitezero, Loris Cecchini, Tu’m, Quarta Pittura, Maria Rosa Montiani, uno spazio di proiezione video dedicato a Studio Azzurro e a Robert Cahen e una sezione di approfondimento e documentazione sugli artisti in mostra, il tutto tra suggestioni di un passato che continua a vivere nei luoghi della memoria e si mescola alle istanze della contemporaneità in una sorta di latente e vitalizzante PARADOSSO.

Installazioni
La dimensione fisica e la dimensione digitale - come sovrapposizione di due piani incompatibili - è alla base dell’installazione Ordine e Caos di Limiteazero (gruppo milanese di mediadesign e media art costituito da Paolo Rigamonti e Silvio Mondino). Un software, Carnivore, installato su un server, costituisce lo strumento per il monitoraggio del flusso di dati passanti per quel nodo in tempo reale. Il numero IP viene qui rilevato e dotato di una propria fisicità, attraverso la sua rappresentazione come elemento visuale, e viene messo in relazione con un sistema di interazione fisica di per sé incompatibile con la sua essenza di dato privo di materialità.

Loris Cecchini (nato a Milano dove opera) crea ambienti fittizi, ricostruiti in studio con modellini giocattolo, abitati da personaggi ripresi dalla vita reale. Questi “stage” sono teatrini a metà tra reale e finzione, la cui regia degli eventi è affidata all’artista stesso: spazi di pura immaginazione di fronte ai quali l’osservatore si sente disorientato. In una continua ricerca di una terzo dimensione, tra vero e falso, reale e spettacolare, Cecchini lavora su elementi di vita quotidiana (fili elettrici, lavandini, termosifoni, ecc) ingranditi fino a diventare architetture abitabili, all’interno delle quali colloca la propria immagine. La ricerca dei Tu m’ (gruppo di Pescara formato da Rossano Polidoro e Emiliano Romanelli) parte invece dal campionamento di elementi assolutamente contrastanti e apparentemente inconciliabili, una pratica che dà forma a nuovi ready mades sonori. Le loro installazioni sonore definiscono lo spazio come luogo che collassa e si ristruttura secondo una precisa scansione e segmentazione di frames sonori. Il video di Maria Rosa Montiani (del Gruppo Fludd di Genova) dà il titolo L’Immagine/La perdita a una performance-installazione che riflette, in particolare, sulle tracce di storia vissuta rinvenibili nei luoghi della memoria sia del lavoro che della reclusione, nonchè della relativa condizione dello sguardo e dei suoi condizionamenti, fino al ‘paradosso’ e allo straniamento. Infine con Quartapittura ( gruppo composto da studenti e docenti della quarta cattedra di pittura dell’Accademia di Belle Arti di Napoli guidati da Ninì Sgambati), il paradosso diventa doppio, anzi triplo. Guru, un enorme uccello metallico volteggia nell’aria poggiando il suo becco su un lungo e sottile palo. Il suo occhio (una microtelecamera installata sotto i piedi), riporta l'esperienza dall’esterno all'interno dell’Università. La stessa cosa accade in Ri(vela)levazione, dove una delle telecamere è collocata alla base dell'equilibrista, una struttura di rete metallica a forma e a dimensione d'uomo, che sospesa in equilibrio su di un cavo d'acciaio si sposta continuamente trasmettendo ad un elaboratore immagini dell'esterno che possono essere riprodotte su monitor. All’inizio e alla fine del percorso espositivo è Think 1 Thing (dello stesso gruppo napoletano): un essere di grandi dimensioni osserva il mondo e gli avvenimenti dall’alto della sua possenza e, rispetto all'esperienza tecnica e tecnologica delle altre due installazioni, incarna una nuova dimensione fisica e materiale.

In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo (realizzato con il contributo del Dipartimento delle Componenti Culturali del Territorio della Seconda Università degli Studi di Napoli) che conterrà oltre ai saggi dei curatori, i contributi di altri studiosi anche attivi in altri campi di ricerca correlati (l’archeologia, la scienza della comunicazione, la fisica, la matematica), alcuni scritti d’artista e le schede degli artisti partecipanti.

La realizzazione dell’iniziativa è stata possibile grazie alla collaborazione delle istituzioni (Facoltà di Lettere, Dipartimento delle Componenti Culturali del Territorio e Ufficio Tecnico della S.U.N., Comune di S. Maria C.V., Regione Campania, Fondazione IDIS Città della Scienza) nonchè di imprenditori privati come Bunker Art Division, di gallerie d’arte come la galleria Studio Legale di Caserta e la Galleria T293, nonchè grazie al contributo di Alfa Romeo.

Immagine: Studio Azzurro, Il viaggio

Complesso di S. Francesco - Facoltà di Lettere e Filosofia Seconda Università degli Studi di Napoli
Corso Aldo Moro, Santa Maria Capua Vetere (CE)

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