Bad New Business
Milano
via Marco Formentini, 4/6
02 89011962

Concetta Modica
dal 25/2/2014 al 23/4/2014

Segnalato da

Francesco Pantaleone arte Contemporanea




 
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25/2/2014

Concetta Modica

Bad New Business, Milano

Darlingtonia, cioe' il paesaggio dove l'artista polverizza il suo fantasma piu' grande: il tempo. "La geografia che si scorge in una foglia mangiata dai vermi, in cui si formano laghi, fiumi".


comunicato stampa

a cura di Francesco Pantaleone e Agata Polizzi

Il paesaggio immaginario che ciascuno di noi, presto o tardi nella vita trova dentro sé stesso, è forse l’unico che davvero ci appartiene ed è quello che ci consente di trovare la nostra dimensione più vera e libera, la più luminosa.

Darlingtonia nella fenomenologia di Concetta Modica sintetizza proprio questo universo sospeso, è il paesaggio attraverso cui lei elabora il sentimento, in cui ritrova la ragione dell’esistenza, polverizzando il suo fantasma più grande: il tempo. In Darlingtonia il tempo esiste solo come materia della sperimentazione, come elemento che muta le cose rivelando identità nascoste. Concetta Modica ritrova nella materia le tracce di un divenire mutevole, che stravolge ogni cosa rendendola sempre diversa, come per le persone o le piante, accomunate dalla partecipazione alla medesima essenza materiale, limitata, fragile. Eppure questa fragilità ha in sé una straordinaria potenza, è rivelazione continua, misteriosa energia.

Modica non si sottrae alla struggente contemplazione della natura, non risparmia le sue considerazioni sull’inconsistenza dell’umanità, eppure la sua riflessione contempla anche la possibilità di trovare proprio in questa natura mortale la ragione per vivere, rivela la straordinaria unicità di un’esperienza altrimenti irripetibile. La vita stessa, che nasce con la promessa della fine, ha nella consistenza precaria proprio la sua più grande bellezza.

Per preservarla occorre accettarla e attraversarla, e Modica ne esplora l’itinerario esistenziale attraverso quelle “geografie” che l’umanità ogni attimo crea, forse inconsapevolmente, forse come estrema necessità di affermazione. Geografie fatte di appartenenza, di affinità, di scelte e di dubbi che come dice l’artista: “partono da noi stessi, dalle persone, dai racconti, dalle cose che raccogliamo, che percepiamo. La geografia che si scorge in una foglia mangiata dai vermi e dal tempo, in cui si formano laghi, fiumi. Il presente che fagocita che dimentica presto”.

In questa affermazione è custodita un bisogno di sgretolare il dubbio, di cercare risposte pur sapendo che queste non potranno mai arrivare. Resta così la ragionevole pretesa di possedere pienamente il tempo concesso, di vivere un presente con pienezza, come custode di ciò che è stato e premessa di ciò che sarà. La ricerca di Concetta Modica con questo spirito produce opere che incarnano con precisione il desiderio di interpretare una resistenza, raccontano il bisogno di dare voce ad una memoria che affiora nel presente per continuare ad esistere.

Lei riversa la sua ricerca nella materia, che nelle sue mani suggerisce nuove possibilità, genera commistioni, trova nuove vie. La pietra scarna e consumata dal tempo diventa viva e fertile, pervasa come un campo che germogliato da teneri innesti.

La materia genera altra materia che non le assomiglia ma la rappresenta; diventa un corpo sempre nuovo capace di invadere lo spazio, di insinuarsi nelle fessure, di espandersi, rimandando alle strategie della natura che genera se stessa in eterno. Natura che ci lega e ci consola, rendendoci parte di un destino comune infinitamente oscuro e affascinante.

Agata Polizzi

(Il cappotto di Simeone 2 disegno su carta da spolvero è stato eseguito a 4 mani con Sandro Cristiani)

Opening: mercoledì 26 Febbraio 2014 dalle 18:00

Bad New Business Gallery
via M. Formentini, 4/6 20121 Milano
orari: dal lun al ven dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00

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