Atelier Montez
Roma
via di Pietralata, 147/a
328 0643559
WEB
Francesco Astiaso Garcia
dal 27/3/2014 al 21/4/2014
mar-gio 18-21

Segnalato da

Michela Gazzarri




 
calendario eventi  :: 




27/3/2014

Francesco Astiaso Garcia

Atelier Montez, Roma

Epifanie. Fotografie. Un'epifania e' una rivelazione spirituale, un punto di non ritorno in seguito al quale non e' piu' possibile vedere le cose con gli occhi di prima.


comunicato stampa

a cura di Giorgio Capogrossi

Il giorno Venerdì 28 Marzo 2014 alle ore 18:00 si inaugura la mostra fotografica “Epifanie” dell'artista Francesco Astiaso Garcia.
La mostra ospitata dall'Atelier Montez di Roma in via di Pietralata 147/A sarà aperta e visitabile gratuitamente dal 28 Marzo al 22 Aprile 2014.

Francesco Astiaso Garcia, artista italo-spagnolo, è pittore, fotografo, scultore e si cimenta con tecniche sperimentali contemporanee definendosi “poeta dell'immagine”; ha girato il mondo realizzando affreschi e pitture murali in Europa, Stati Uniti, America Centrale, America Latina e Cina. I suoi quadri sono stati esposti e apprezzati dal pubblico in numerose sedi, fra cui basti citare la galleria Astarte a Parigi, il Museo Nazionale di Malta e le Sale del Bramante a Roma.
A soli 30 anni ha suscitato interesse nel mondo artistico per la sua capacità di rappresentare la figura umana in modo da fissarne sulla tela l'essenza spirituale.

La mostra raccoglie più di 60 opere fotografiche. Epifanie è il nome che scelto dall'artista per questa mostra; un'epifania è una rivelazione spirituale, un punto di non ritorno in seguito al quale non è più possibile vedere le cose con gli occhi di prima.
L'Epifania svela i significati più profondi dell'esistenza e ci porta oltre l'apparenza delle cose.
Questa mostra vuole essere un Cantico delle Creature visivo.

San Francesco ha cantato in poesia le meraviglie della natura, Francesco Astiaso Garcia desidera farlo con le immagini.
“I cieli narrano la gloria di Dio, l'opera delle sue mani annuncia il firmamento. Il giorno al giorno ne affida il messaggio e la notte alla notte ne trasmette notizia. Non è linguaggio e non sono parole di cui non si oda il suono. Per tutta la tera si diffonde il loro annuncio e ai confini del mondo il loro messaggio.”

Le parole del Salmo 18 sono un inno al creato, un inno alla Bellezza come manifestazione della gloria e dell'amore di Dio. Il creato annuncia la sapienza e la presenza del Creatore, l'annuncia in una forma visiva, senza parole, senza che se ne possa udire la voce. Non tutti gli uomini però conservano la capacità di vedere il creato e riconoscervi l'impronta di Dio, perciò sono necessari gli artisti che non si limitano a mostrare le cose belle ma insegnano piuttosto a riconoscere la Bellezza, a ritrovare il senso semplice e profondo delle cose entrando nella contemplazione del mistero.

Fare arte significa mostrare Dio in ogni cosa e rivelare il cielo sulla terra. “La natura è un insieme di simboli e geroglifici che il poeta interpreta e traduce. Egli è il decifratore del linguaggio segreto dell'universo” (Benjamin)

“L'autentica bellezza schiude il cuore umano alla nostalgia, al desiderio profondo di conoscere, di amare, di andare verso l'altro... Se accettiamo che la bellezza ci tocchi intimamente, ci ferisca, ci apra gli occhi, allora, riscopriamo la gioia della visione, della capacità di cogliere il senso profondo del nostro esistere, il Mistero di cui siamo parte e da cui possiamo attingere la pienezza, la felicità, la passione dell'impegno quotidiano...”. (Benedetto XVI)

La Bellezza della natura non è frutto del caso ma di una sapienza amorevole che fa bene ogni cosa e ci riempie della sua presenza rassicurante. Quando leggiamo un libro che ci piace, vediamo un film che ci parla o ascoltiamo una musica che ci commuove, la prima cosa che facciamo è cercare l'autore; dovremmo fare lo stesso di fronte alla meraviglia della natura,
sono tante le domande che sorgono spontanee:

Chi è che dipinge il cielo ogni momento con mille sfumature diverse?
Chi dice al mare dove si deve fermare e agli alberi fin dove devono crescere?
Chi ha stabilito il numero dei semi di un girasole?
Chi ha creato l'occhio, capace di contenere nella sola pupilla intere montagne?

L'uomo può vivere senza il pane, può vivere senza la scienza, ma non può vivere senza la Bellezza! In questo senso “la Bellezza salverà il mondo” (Dostoevskji).

L'animo umano è abitato dal desiderio di trascendere tutti i limiti; la Bellezza è fragile custode di questo insopprimibile anelito!
Lo stupore e la curiosità non dovrebbero essere prerogative esclusive degli artisti, lo sguardo deve penetrare tutto come la pioggia che quando cade vigorosa non risparmia nulla.

Peppino Impastato in uno dei memorabili dialoghi del capolavoro cinematografico “I Cento Passi” dice:
“la Bellezza è importante, non ci vuole nulla a distruggere la Bellezza.. E allora invece della lotta politica, la coscienza di classe, tutte le manifestazioni e 'ste fesserie, bisognerebbe ricordare alla gente cos'è la bellezza, aiutarla a riconoscerla, a difenderla.”

Francesco Astiaso Garcia sarà presente all'inaugurazione della mostra per conoscere i visitatori e rispondere alle domande della stampa.

Altre informazioni sull'artista ed il catalogo digitale della mostra sono disponibili su www.francescoastiasogarcia.com

Vernissage: Venerdi 28 Marzo ore 18:00

Atelier Montez
Via di Pietralata, 147/a Roma
Ingresso libero

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