Galleria Tondinelli
Roma
via Quattro Fontane, 128/a
06 4744300 FAX 06 4744300
WEB
Dieter P. Specht
dal 27/1/2004 al 21/2/2004
06 4744300 FAX 06 4744300
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Galleria Tondinelli




 
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27/1/2004

Dieter P. Specht

Galleria Tondinelli, Roma

Segments. Specht e' uno dei piu' originali artisti tedeschi dell'ultima generazione. Nessuno dei suoi lavori nasce gradualmente da una intuizione gestuale, bensi' ogni opera e' ben presente e definita fin dall'inizio nella sua mente e, sulla base di uno schizzo, deve solo venire realizzata.


comunicato stampa

"Segments"

catalogo a cura di Martin Kraft

La Galleria Tondinelli presenta dal 28 gennaio al 21 febbraio 2004 la mostra personale di Dieter P. Specht, artista tedesco operante ad Arcegno (Canton Ticino) che espone per la seconda volta in Italia, dopo la partecipazione alla Biennale Internazionale d'Arte Contemporanea di Firenze nel dicembre 2003. Dall'8 marzo al 2 aprile 2004 Specht avrà una mostra personale pubblica in Portogallo, a Lisbona, presso la GALLERIA D'ARTE CONTEMPORANEA DIRECÇÃO GERAL DA ADMINISTRAÇÃO DA JUSTIÇA.

Specht è uno dei più originali artisti tedeschi dell'ultima generazione. Nessuno dei suoi lavori nasce gradualmente da una intuizione gestuale, bensì ogni opera è ben presente e definita fin dall'inizio nella sua mente e, sulla base di uno schizzo, deve solo venire realizzata. Ciò rispecchia il temperamento energico dell'artista, teso ad organizzare il proprio lavoro. E quando tali schizzi, così come i lavori già realizzati, sono memorizzati in un computer, l'artista segue l'istinto che caratterizza la sua produzione e si dimostra all'altezza del suo tempo sotto tutti gli aspetti. Egli ricava notevoli stimoli proprio differenziando e riproducendo in serie mediante tecniche semplificate idee pittoriche già sperimentate: più o meno l'effetto fantastico che si nota osservando il passare dei giorni e delle stagioni. Proprio all'astrazione invita la pittura di Specht, con passaggi fluenti che fanno apparire il soggetto secondario e allo stesso tempo rendono consapevoli che, ad esempio, anche il colore blu può essere un soggetto. La spazialità è già insita nell'applicazione a spatola dei pastosi colori acrilici, che creano immagini impercettibilmente in rilievo. I colori vengono stesi puri e si combinano cromaticamente, nell'accezione del divisionismo, solo nell'occhio dell'osservatore, che in questo modo viene attratto prepotentemente all'interno dell'immagine. Così si apre la strada per la terza dimensione, verso gli estrosi oggetti creati dall'artista unendo moduli di formato standard dipinti in vari colori in installazioni sempre nuove, che a seconda del punto di osservazione presentano uno spettacolo completamente diverso (Martin Kraft).

Il catalogo della mostra è a cura del critico Martin Kraft.

Inaugurazione: mercoledì 28 gennaio 2004 ore 18,30

Sede: Galleria Tondinelli
Indirizzo: Via Quattro Fontane, 128/a - 00184 Roma
Tel/fax: 06/4744300

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