Fortezza da Basso
Firenze
viale Filippo Strozzi, 1
055 49721 FAX 055 4973237
WEB
Pitti Immagine Casa
dal 29/1/2004 al 1/2/2004
051 240314
WEB
Segnalato da

Francesca Tacconi



approfondimenti

Stefano Boeri
Maria Lai



 
calendario eventi  :: 




29/1/2004

Pitti Immagine Casa

Fortezza da Basso, Firenze

Pitti Immagine Casa e' l'unica manifestazione completamente dedicata al tessile per casa di qualita'. Il fronte piu' spettacolare, e' quello che coinvolge l'intera citta' con una serie di eventi, organizzati in un ricco calendario: un vero e proprio Pitti Casa Festival, momento importante di immagine e di comunicazione che si articola in negozi, gallerie d'arte, musei e spazi alternativi. Con appuntamenti di grande rilievo come Super(Design)Market, mostra-mercato allo Spazio Alcatraz della Stazione Leopolda, o la presentazione della nuova Domus diretta da Stefano Boeri. Invito a tavola, l'allestimento di Maria Lai per Pitti Immagine Casa, e' una riunione, un luogo e una storia d'incontri.


comunicato stampa

30 gennaio - 1 febbraio 2004
Firenze, Fortezza da Basso

L'edizione di gennaio 2004 di Pitti Immagine Casa - che ritorna a un'unica data annuale, collocata tra i grandi appuntamenti europei di inizio stagione del tessile per la casa - conferma l'impegno strategico di Pitti Immagine nel settore del tessile di qualità per la casa. Un settore che sta dimostrando sempre di più una capacità autonoma di proposta creativa, al pari degli altri settori merceologici che compongono gli scenari domestici contemporanei, e che per questo cerca un'adeguata visibilità espositiva.

Pitti Immagine Casa è l'unica manifestazione completamente dedicata al tessile per casa di qualità: è quindi intorno alla realtà e alle prospettive di sviluppo del tessile casa, opportunamente integrato con merceologie affini, che si articola la strategia complessiva della rassegna. Un'impostazione che si riflette nella soluzione espositiva, che ospita 72 marchi (13 dei quali esteri) ed è organizzata - con la direzione artistica di Paola Navone - in modo da costruire un percorso articolato nei diversi ambienti della Fortezza da Basso:
- nel Padiglione Centrale, le collezioni di biancheria e tessuti per la casa;
- al Padiglione Cavaniglia, le fragranze e i complementi d'arredo; e anche, posti direttamente all'ingresso, gli spazi dedicati alla ricerca: evoluzioni del tessile che coinvolgono design, artigianato e arte, riflettendo le più interessanti sperimentazioni del settore a livello internazionale. Per questa edizione:

Textile Orchestra, uno spettacolare laboratorio/installazione: quaranta postazioni di lavoro, con macchine per cucire e tutti gli 'attrezzi del mestiere', per quaranta studenti del Polimoda che nel corso delle tre giornate della manifestazione realizzeranno oggetti in tessuto (cuscini, drappi, tovaglie etc) che i visitatori potranno acquistare. Oggetti che verranno creati utilizzando stoffe e accessori provenienti da India e Marocco e selezionati da Paola Navone: in una contaminazione estremamente originale e accattivante tra souk e design, tra curiosità etnica e spirito vintage.
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T-Art, appuntamento monografico pensato per essere presentato ad ogni edizione, dedicato ogni volta a personaggi dell'arte contemporanea italiana e internazionale che utilizzano in modo significativo e originale il tessuto nel loro lavoro. Il primo evento è un'installazione di Maria Lai, artista sarda (nata ad Ulassai nel 1919) nota per le sue sperimentazioni con materie: le tele cucite, libri ricamati, pani, terre cotte. Invito a Tavola, l'opera progettata per Pitti Casa, vuole essere una metafora dell'arte intesa come cibo per la mente. Una tavola rustica, lunga, apparecchiata con pani di terracotta in forma di libro e racchiusa in un involucro tessile, attende commensali che abbiano fame di conoscenza. Uno spazio (dove sono accolte anche due sue importanti opere) velato da tele grezze sulle quali sono ricamate lettere, parole. Da fili che, d'improvviso, abbandonano il tracciato per scendere liberi lungo la tela, come lacrime che rigano un volto. (a cura di Cristina Morozzi)

Un altro fronte, il più spettacolare, è quello che coinvolge l'intera città con una serie di eventi, organizzati in un ricco calendario: un vero e proprio Pitti Casa Festival, momento importante di immagine e di comunicazione che si articola in negozi, gallerie d'arte, musei e spazi alternativi. Con appuntamenti di grande rilievo come Super(Design)Market, mostra-mercato allo Spazio Alcatraz della Stazione Leopolda, o la presentazione della nuova Domus diretta da Stefano Boeri. Tre giorni di installazioni, esposizioni e incontri che realizzano una forte integrazione tra Pitti Casa e Firenze: un progetto altamente spettacolare e coinvolgente, che si propone come un complemento alla manifestazione fieristica assolutamente nuovo.

Da segnalare, inoltre, la sinergia con Affreschi Toscani, rassegna specializzata di biancheria per la casa, che viene ospitata nel Salone M al piano inferiore della Fortezza da Basso.

Firenze, 30 gennaio 2004
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TEXTILE ART A PITTI IMMAGINE CASA.
INVITO A TAVOLA, UNA INSTALLAZIONE DI MARIA LAI

Invito a tavola, l'allestimento di Maria Lai per Pitti Immagine Casa, è una riunione, un luogo e una storia d'incontri. Non a caso 'presuppone - scrive l¹artista sarda (nata ad Ulassai nel 1919), nota per le sue sperimentazioni con le tele cucite, i libri ricamati e i pani di terracotta - la presenza di molti spettatori'.

Incontri: in principio quello con lo stilista Antonio Marras, che nutre la sua ispirazione con l'opera di Maria perché la sua moda abbia memoria dell'isola, perché il filo racconti storie d'operosità antiche, trasposte in trame contemporanee.
Quindi la conoscenza delle opere dell'artista, delle sue 'storie costruite con il filo', attraverso i libri realizzati da A.D arte duchamp di Angela Grilletti, non solo editrice, ma consulente, assistente e amica di Maria. Poi la mostra a quattro mani 'Llencols de aigua' di Maria ed Antonio ad Alghero, federe cucite e ricamate che raccontano e trasmettono messaggi e memorie impigliate nei nodi del filo.
Infine l'incontro, quasi ineluttabile, di Maria, che cuce le sue geografie e le sue fiabe sulla tela delle lenzuola, con Pitti Casa, la rassegna di maggior importanza dedicata al tessile per la casa. E un nuovo progetto, Invito a tavola: metafora dell'arte come cibo per la mente, pensato per lo spazio del Padiglione Cavaniglia, che conserva tracce delle antiche mura della Fortezza medicea.

Una lunga, rustica tavola, apparecchiata con pani di terracotta in forma di libro, racchiusa in un involucro tessile, attende commensali che abbiano fame di conoscenza. Pietre antiche, come segno del tempo che è nutrimento; e pani e libri di terra, quasi pietre, che si offrono come cibo della coscienza. E lunghi aghi con gugliate, appesi sulle tele, a significare il lavoro artigiano, quello delle mani che impastano la terra e che accompagnano il filo per riscrivere storie e leggende, trasformandole in occasioni per riflettere sulla condizione dell'uomo e sull'arte 'che è una per tutti i tempi e per tutti gli esseri umani' ( Maria Lai, 'Arte e politica', da Curiosape, A.D arte duchamp, Cagliari, 2002).
Cristina Morozzi

Invito a tavola
Il grande spazio che Pitti Immagine Casa mi offre presuppone la presenza di molti spettatori, una riunione.
L'idea della tavola come punto centrale dello spazio tenta di realizzare un clima di silenzio, quasi sacrale. Ma l'immagine simbolica di un pranzo assistenziale non vuole porsi come attenzione al problema della fame nel mondo.
È in gioco la mia inquietudine, ereditata negli anni quaranta da Arturo Martini, che ai pochi allievi dell'Accademia di Venezia, disorientati dalle sue provocazioni, diceva: 'La scultura deve diventare pane che lievita'.
Sulla tavola imbandita, pani e libri di terra, quasi pietre, si offrono come cibo della coscienza: concretezze che si fanno astrazione per chi cerca un dialogo con l'altro se stesso.
Maria Lai

Biografia di Maria Lai
Nasce ad Ulassai nel 1919.
Nel 1939 lascia la Sardegna per iscriversi al liceo artistico di Roma. Determinanti per la sua formazione gli incontri con Arturo Martini e Alberto Viani all'Accademia di Belle Arti di Venezia, che frequenta dal 1943 al 1945.
Negli anni Sessanta la sua sperimentazione si estende a nuove materie e nuovi linguaggi: telai, libri e tele cucite, pani e terrecotte, fino alla partecipazione alla Biennale di Venezia del 1978.
Con gli anni Ottanta la ricerca sui segni e sui materiali assume una più accentuata connotazione ambientale. È del 1981 il suo fondamentale intervento 'Legarsi alla montagna ad Ulassai'. In questi stessi anni lavora molto per il teatro.
Negli anni Novanta partecipa a numerose mostre nazionali e internazionali e prosegue le sue operazioni sul territorio. L'ultima opera è la 'Fonte Serafina', realizzata nel gennaio del 2000 nel cortile dell'Abbazia di Castelnuovo di Farfa (RI).
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Venerdì 30 gennaio, in occasione del 28° Pitti Immagine Casa, la Galleria del Costume di Palazzo Pitti inaugura quattro importanti mostre:

LE VESTI DEI GRANDUCHI
Le celebrazioni per il ventennale della Galleria del Costume si chiudono con l'inaugurazione di due nuove sale dedicate all'allestimento definitivo degli abiti funebri di Cosimo I (giubbone, brachetta, cappa magna), Eleonora di Toledo (abito, busto, calze) e del loro figlio don Garzia (giubbone, braconi, 'cappotto') recuperati a seguito delle esumazioni e ricognizioni effettuate, a partire dalla metà dell'Ottocento, nelle Cappelle di San Lorenzo. Gli abiti, restaurati con un lungo e delicatissimo intervento nel laboratorio della Galleria da Mary Westerman Bulgarella, furono presentati al pubblico per la prima volta nel 1993 in una mostra diretta da Cristina Aschengreen Piacenti e da Caterina Chiarelli e, da allora, sono stati conservati nel deposito dei materiali tessili della Galleria.
Il recupero di questo nucleo di opere è stato un evento eccezionale per la storia del costume, in quanto gli indumenti restaurati si annoverano fra i rarissimi esemplari cinquecenteschi a noi pervenuti, e più in generale per la storia di Firenze e dei Medici: per cui è risultata necessaria e significativa la loro esposizione nel contesto della reggia di Palazzo Pitti.
Abiti e accessori indossati dalla famiglia granducale vengono ora presentati al pubblico in vetrine realizzate con particolari accorgimenti, e potranno d'ora in avanti essere posti in relazione con la cultura fiorentina del Cinquecento, rievocata nelle due sale da uno scelto apparato iconografico.
L'esposizione è inoltre corredata da note relative all'intervento di restauro ed è arricchita dalle eleganti ricostruzioni grafiche degli abiti realizzate da Janet Arnold.
L'allestimento delle sale, ideato dagli architetti Marco Magni e Ö Guicciardini con il coordinamento dell'architetto Mauro Linari e l'assistenza tecnica di Giuseppe Melani, è stato diretto da Caterina Chiarelli e Carlo Sisi, con la collaborazione di Roberto Serafini e Susanna Sordi. La parte conservativa dell'esposizione è stata curata da Mary Westerman Bulgarella.

ABITI COPTI
L'esposizione fa parte di una iniziativa promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Generale per i Beni Archeologici. Si tratta di una rassegna dedicata ai temi della moda, del costume e della bellezza nell'antichità, condivisa con il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, dove è contemporaneamente allestita una mostra dedicata all'argomento, di cui i reperti copti esposti alla Galleria del Costume costituiscono una sezione.
Quest'ultima riguarda la produzione tessile egiziana risalente al periodo tra il III e il VII sec. d.C., che si è conservata in Egitto soprattutto per le favorevoli condizioni climatiche.
Il termine 'copto' sta ad indicare i cristiani egiziani e deriva dal greco Aigyptos, a sua volta derivato dall'antico nome del santuario della città di Menfi dedicato al dio Ptah: Het ka Ptah, 'casa dell'anima di Ptah'.
I capi di abbigliamento esposti provengono dagli scavi archeologici eseguiti fra il 1935 e il 1939 dall'Istituto Papirologico 'G. Vitelli' di Firenze nella città di Antinoe, e sono attualmente conservati presso il Museo Egizio di Firenze, sezione del Museo Archeologico Nazionale. Antinoe, città del Medio Egitto fondata dall'imperatore Adriano nel 130 d.C. in memoria del suo favorito Antinoo, divenne ben presto un centro amministrativo molto importante. In epoca copta la città fu una delle principali sedi episcopali dell'Egitto, nonché famoso centro di produzione di ceramica e di tessuti.
Per l'esposizione alla Galleria del Costume sono stati scelti: una tunica da bambino, una pantofola, un paio di calze, una cuffia e un rarissimo mantello di seta del VI sec. d.C., uno dei due esemplari di questo tipo esistenti al mondo. A tal proposito è opportuno sottolineare che il Museo Egizio di Firenze conserva una delle più ricche e importanti collezioni di tessuti copti d'Europa.
L'esposizione è stata promossa da Caterina Chiarelli e curata da Maria Cristina Guidotti, autrice del catalogo.

GIANNA SCOINO. KIMONO
L'artista fiorentina Gianna Scoino espone sei opere monotematiche da cui prende titolo la mostra: Kimono.
Nel progredire di una attività che ha toccato espressioni artistiche varie, la Scoino, sempre interessata allo studio e alla manipolazione delle materie - il tessuto, la carta, la sabbia, le terre - ha avviato dal 1999 l'elaborazione dei Kimono: collages e pittura in forma di memorie monumentali, che compongono abiti cerimoniali, sulle cui superfici l'artista scrive.
L'evocazione dell'abito tradizionale giapponese è pretesto formale per un percorso dello spirito, attraverso il quale è trascesa la materia per riscoprire la grafia dell'arcaico. L'artista tesse, servendosi di semplici garze, sovrammesse e impalpabili, la forma dei suoi grandi abiti sacri; opere che hanno la capacità di richiamare formalmente l'abito e, in traslato, la
decorazione del tessuto attraverso segni decontestualizzati, che insistentemente affiorano nell'ordito delle composizioni.
La mostra presenta una teoria di sagome scritte, e ognuna di esse fa intuire un colloquio segreto, una voce che nel gesto dell'artista rivela il tratto di una scrittura istintuale, frantumata in segni di superficie, segni forti, ritmati e monocromi.
Nell'avvenuto passaggio dalla pittura alla 'scrittura visuale', la Scoino ha reso visibile, nei suoi Kimono, l'intensità creativa che l'ha condotta a superare la fisicità e ad appropriarsi di una metafisica affidata alla compresenza dei simboli.
La mostra è curata da Giovanna Giusti Galardi ed è parte di un progetto elaborato da Carlo Sisi, dedicato alle 'forme della scrittura' nell'arte contemporanea.
LIBRI SUL COSTUME SPARSI MA RARI. DONAZIONI ALLA GALLERIA.
Nel corso degli anni, la Galleria del Costume è andata dotandosi di una biblioteca specialistica sorta e alimentata in virtù di donazioni fatte da privati e da diverse istituzioni nazionali e internazionali. L'endemica carenza di fondi e di personale addetto non consente tuttora acquisizioni organiche e i necessari aggiornamenti, ma la generosità dei donatori ha fatto sì che, alla scadenza del ventennale della Galleria, la pur piccola biblioteca si trovi ad annoverare pregevoli e rare pubblicazioni sulla moda e sul costume, che vengono ora esposte per la prima volta.
La Galleria del Costume ringrazia Pitti Immagine per il prezioso contributo alla realizzazione del catalogo 'Gianna Scoino. Kimono' e dell'evento di inaugurazione.

Le mostre in programma saranno visitabili fino al 30 aprile 2004.
Galleria del Costume di Palazzo Pitti
Piazza Pitti
orario: 8.15 - 13.50
chiuso il 1°, 3°, 5° lunedì e la 2°, 4° domenica del mese
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IL 'PITTI CASA FESTIVAL'

Pitti Immagine Casa, in collaborazione con Firenze Spettacolo, promuove il 'Pitti Casa Festival'. Un progetto che vede la città di Firenze - con i suoi spazi, la sua storia, la sua bellezza - coinvolta in una serie di iniziative: un variegato calendario di appuntamenti in negozi, gallerie d'arte, locali e alberghi di tendenza che anima i giorni di fiera con mostre, presentazioni, incontri e progetti artistici, tutti legati al tema dell'abitare e promossi da Pitti Immagine e dai singoli organizzatori.

Accanto alle sedi più 'istituzionali' di questo percorso (Fortezza da Basso, Spazio Alcatraz e Stazione Leopolda, Galleria del Costume di Palazzo Pitti), 'Pitti Immagine Festival' coinvolge:

Giovedì 29 gennaio

Negroni Florence Bar, Via dei Renai 17r (ore 19:00)
'Casa dolce casa', in collaborazione con Studio Marangoni: una mostra fotografica sul tema dell'ambiente domestico e i suoi spazi. Con lavori di Leonora Bisagno, Alessandra Capodacqua, Martino Marangoni, Giuseppe Toscano e Margherita Verdi.

Samples, Via de' Bardi 23r (dalle ore 18:30 alle ore 21:00)
'Samples presenta James Heeley', designer che vive e lavora a Parigi, dove realizza mobili che sembrano sculture: a Firenze presenta la sua nuova tavola in polietilene, che verrà utilizzata da uno chef giapponese come piano di preparazione per sushi.
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Venerdì 30 gennaio

Bizzeffe, Via Panicale 61r - Firenze (ore 18:30)
Inaugurazione dell'installazione di Antonella Bellucci, giovane designer pratese: antiche tecniche di decorazione per pannelli, specchi, porte e cornici contraddistinte da un raffinato eclettismo e da un gusto assolutamente contemporaneo.

Sergio Tossi Arte Contemporanea, Via Pindemonte 63 (ore 19:00)
Inaugurazione della mostra 'Supermix-Art & Tonic', con opere di Alessandro Bazan, Andrea di Marco, Armando Fontana, Paolo Fiorentino, Max Rohr, Giacomo Costa e Ultrapop. Aperitivo rigorosamente gin & tonic.

Dolce Vita, Piazza del Carmine (ore 19:00)
Inaugurazione della mostra 'Opere', con installazione di quadri dell'artista Nelly Cordioli.

Samples, Via de' Bardi 23r (dalle ore 18:30 alle ore 21:00)
'Samples presenta James Heeley'
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Venerdì 30 gennaio e Sabato 31 gennaio

Flair, Piazza degli Scarlatti, 2r
Venerdì 30 e sabato 31 gennaio, presentazione delle prima collezione di complementi d'arredo firmati Flair, nella conferma di un proprio canone estetico fedele al proprio stile e già testato nei negozi di Firenze e Milano in un mix di evidenti contrasti.

Le Stanze, Borgo Ognissanti 50/52r
Venerdì 30 e sabato 31 gennaio, in occasione di Pitti Immagine Casa, Le Stanze presenta 'Let's keep in touch!/Spazio al contatto!', una rassegna delle ultime novità dei tappeti Gt Design creati da Deanna Comellini.

Morgane, Via del Purgatorio 5
Venerdì 30 e sabato 31 gennaio Morgane presenta la sua nuova linea di complemeti d'arredo, che fondono gli aspetti estetici della cultura occidentale con la pregiatezza e l'eleganza dei materiali dell'Oriente.
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Sabato 31 gennaio

Samples, Via de' Bardi 23r (dalle ore 18:30 alle ore 21:00)
'Samples presenta Gusto', azienda inglese di design che in occasione di Pitti Immagine Casa n. 28 lancia 'Sticklebook', libreria invisibile progettata da Neil Barron.
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Domenica 1 febbraio

Asiaoccidentale, Via Romana 138r (dalle ore 10:00 alle ore 12:00)
Aperitivo per la mostra 'Penelope: il tappeto mai tessuto - Feltri inediti dell'Asia centrale'. L'esposizione sarà già visitabile da venerdì 30 gennaio.

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SUPER(DESIGN)MARKET
30 gennaio - 1 febbraio 2004
Spazio Alcatraz - Stazione Leopolda

Mostra/evento, appuntamento pensato per ripetersi nel tempo, rassegna di design, ma soprattutto una sorta di bazar assolutamente speciale. Un progetto promosso da Pitti Immagine per arricchire la scena fiorentina nei giorni del Pitti Immagine Casa e realizzato da Stazione Leopolda s.r.l, che aggiunge così un'altra iniziativa alla sua serie di eventi espositivi e commerciali aperti al pubblico.

Super(Design)Market, allo spazio Alcatraz della Stazione Leopolda, propone al pubblico nei tre giorni di Pitti Immagine Casa una ricca selezione di oggetti di design per la casa: fine serie, non venduti, prototipi. Pezzi 'importanti' (come la radio 'cubo' TS502 di Marco Zanuso e Richard Sapper per Brionvega; la scopa Magò di Giovannoni per Magis; le poltrone Air One/Two di Ross Lovegrove per Edra; la poltrona Intervista di Massimo e Lella Vignelli per Poltrona Frau…), filtrati da una severa selezione - curata da Cristina Morozzi, in collaborazione con Emporio 31 - e proposti con un allestimento incisivo. Un'occasione per gli operatori che visitano il Pitti Immagine Casa e aperta al pubblico della città, pensata per fornire un contesto spettacolare a uno shopping semplice, divertente e sofisticato. E diventare un appuntamento fisso, diretto agli operatori del tessile casa, ai fiorentini, ai toscani, agli abitanti del centro Italia, a chi desidera oggetti di pregio e finalmente può comprarsene uno, a chi ha la passione per le mostre di moda e di arte, a chi frequenta i festival di letteratura e le letture pubbliche e ne trae godimento sociale e intellettuale. Alla stampa, agli opinion makers. A chi fa ed è tutte queste cose insieme.

Un allestimento rough: una distesa di pallet come unico, grande elemento scenografico (diventa anche parete verticale) e insieme funzionale; e sopra, come in un magazzino/archivio, gli oggetti - niente gadget, ma solo 'pezzi' di griffe, modelli esclusivi. Un non-allestimento, costituito dalla quantità degli oggetti stessi; uno spazio regolato da un principio organizzativo forte: per ogni articolo un cartello specifica nome e prezzo in caratteri quasi sovradimensionati, che diventano un elemento grafico ricorrente.

Come colonna sonora, MusiCasa n.1, una miscellanea di musiche e suoni 'domestici' selezionati e mixati da Lele Sacchi, uno dei più affermati dj italiani: dagli anni Sessanta a oggi, da 'Il cielo in una stanza' di Gino Paoli a 'Burning down the house' dei Talking Heads, brani il cui titolo o testo rimandano a scenari domestici. Inframmezzati da scampoli di conversazione tratti da film e da 'rumori fuori scena' sempre legati all'abitare.

Le aree coinvolte sono il grande atrio centrale del piano terra, che funge da esposizione principale, e le stanze che lo fiancheggiano; e i ballatoi del primo piano, che ospitano anche un bar e una libreria.

Sono presenti a Super(Design)Market: Acerbis, Alivar, Arteluce, Artemide, Brionvega, Ciatti, Dema, Driade, Edra, Emporium, Fasem, Flos, Fontana Arte, Giovannetti, Gruppo Industriale Busnelli, Horm, Indarte, Luceplan, Magis, Oceano Oltreluce, Oluce, Pallucco, Poltrona Frau, Robots, Segis, Segno, Sintesi, Slide, Trabo, Tronconi, Viceversa, Zanotta, Zeus, Zoltan

Si ringrazia il Comune di Firenze, e in particolare l'Assessorato alle Attività Produttive, per il prezioso sostegno alla realizzazione dell'evento.
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La nuova Domus

Domus si rinnova. Il nuovo Direttore è Stefano Boeri che subentra a Deyan Sudjic. Dal fondatore Gio Ponti ad Alessandro Mendini, da Ernesto Nathan Rogers a Mario Bellini, un mandato a durata limitata tutela l'apporto costante di nuovi stili, formazioni e tendenze nei settori di competenza del giornale.

Domus continuerà ad offrire un punto di vista aggiornato sul mondo degli oggetti, degli spazi abitati e sul modo migliore per trasformarli o inventarne di nuovi, ma non saranno più i soli progetti di architettura e di industrial design a raccontare lo spazio. Da questo numero anche occhi diversi, come quelli del cinema, dell'antropologia, del fumetto, della filosofia, osserveranno i luoghi dell'uomo per aiutarci a decifrarne segreti e misteri.

Le novità del numero 866 iniziano subito, l'inedita copertina a tre battenti riporta all'attualità milanese del 30 maggio 1968, quando l'inaugurazione della XIV Triennale è bloccata e le installazioni devastate da un gruppo di artisti e studenti.

Si prosegue con la cronaca dell'opening party di "Content", la mostra allestita di recente all'interno della nuova ambasciata olandese di Berlino, affidata all'inconsueto genere narrativo del fotoromanzo e passando da un esteso reportage sui luoghi e l'avanzamento lavori del futuro Forum Universale delle Culture di Barcellona ci si imbatte poi nell'attenta ricostruzione del naufragio della Yohan, che nel 96 trascinò oltre 400 profughi in fondo al Canale di Sicilia.

L'intervista centrale, che per questo numero Hans Ulrich Obrist ha realizzato a Vico Magistretti, è proposta sotto forma di pamphlet eventualmente separabile per essere conservato a parte.

Il caso Crandell, efferato "noir" familiare accaduto 17 anni fa nello stato di New York, è scansionato attraverso fotografie, mappe e riferimenti semiologici a testimonianza della grande attenzione che la nuova Domus dedicherà a raccontare i contesti di svolgimento della cronaca, gli ambienti e i paesaggi dove accadono gli eventi della storia presente. Sarà una lettura a più voci, speciale, inaspettata.

Per informazioni:
Editoriale Domus
Florida Pingitore - Tel.: 02 8247 2525 - Fax: 02 8247 2412 - pingitore@edidomus.it
Gabriella Malanca - Tel.: 02 8247 2602 - Fax: 02 8247 2412 - press@edidomus.it

ISM Italia
Marlene Lombardo - Tel.: 02 733 403 - Fax: 02 738 2853 - mlombardo@ISMItalia.it

Sedi:
Fortezza da Basso, Spazio Alcatraz e Stazione Leopolda, Galleria del Costume di Palazzo Pitti

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