An anarchist life. Film in anteprima
Operaio, combattente, militante, prigioniero, cospiratore, soldato, confinato, bombarolo, fuoriuscito...questo e tanto altro e' stato Umberto Tommasini, fabbro anarchico triestino che ha attraversato il novecento e l'Europa spinto da una carica umana contagiosa e da un vitalismo sfrenato. Martedi' 3 giugno alle ore 21 un'anteprima romana al Teatro Valle Occupato con la proiezione di An Anarchist Life di Ivan Bormann e Fabio Toich, il documentario sulla vita straordinaria e rocambolesca dell'anarchico Umberto Tommasini, una storia raccolta dal libro L'anarchico triestino di Claudio Venza e Clara Germani. An Anarchist Life e' il ritratto di un uomo che ha attraversato nella sua vita la grande storia del '900, inseguendo sempre l'utopia dell'Anarchia e l'anelito della liberta'. Presenti alla serata i registi Ivan Bormann e Fabio Toich e i musicisti Carlo Ghirandato(voce e chitarra), Pai Benni Parlante(percussioni) e Roberto Franceschini(contrabbasso) che eseguono da vivo Canzone per Umberto T. An Anarchist Life e' una produzione Collective Pictures e Drop Out, interamente finanziata tramite crowdfunding. Umberto Tommasini, nato nel 1896 a Vivaro (Friuli, Regno d'Italia), fabbro, emigra giovanissimo a Trieste, dove partecipa alle manifestazioni di piazza, fino a trovarsi arruolato dagli Italiani a Caporetto. Al suo ritorno a Trieste, emerge potentissimo il suo antifascismo, che lo portera' al confino, dove incontra intellettuali del calibro di Gramsci e Bordiga. Tommasini andra' in esilio a Parigi e da li' in Spagna per combattere il franchismo. Il suo spirito libero lo portera' lontano dall'approccio egemonistico dei comunisti e sara' ancora Parigi, confino e di nuovo Trieste. Qui, continuera' a tenere viva la fiaccola dell'anarchia, fino al riaffiorare, nel '68, di attitudini e approcci libertari nelle nuove generazioni, assieme alle quali, Umberto, ormai settantenne, fondera' la sede del Gruppo Anarchico Germinal. Proiezione 3 giugno alle 21.