Mole Vanvitelliana
Ancona
via Banchina da Chio, 28
071 2225019 FAX
WEB
Al di la' dell'occhio
dal 8/9/2000 al 12/11/2000

Segnalato da

Papini e Paraventi




 
calendario eventi  :: 




8/9/2000

Al di la' dell'occhio

Mole Vanvitelliana, Ancona

Tre grandi installazioni d'arte: un'unica straordinaria scenografia. L'antica Mole Vanvitelliana di Ancona diventerà il luogo mistico in cui l'artista, Renato Meneghetti, lancerà i suoi messaggi criptici, imperniati su un uso estetico della radiografia. La mostra, ordinata e introdotta da Gillo Dorfles, si snoderà lungo le sale della Mole.


comunicato stampa

Tre grandi installazioni d'arte: un'unica straordinaria scenografia. L'antica Mole Vanvitelliana di Ancona diventerà il luogo mistico in cui l'artista, Renato Meneghetti, lancerà i suoi messaggi criptici, imperniati su un uso estetico della radiografia. La mostra, ordinata e introdotta da Gillo Dorfles, che si aprirà il 9 settembre a cura del Comune di Ancona- Assessorato alla Cultura, si snoderà lungo le sale della Mole: nelle quali arte e scienza si incontreranno in modo nuovo, come uno spettacolo affascinante.

La mostra di Meneghetti avrà come filo conduttore, appunto, le radiografie. L'artista vicentino è stato il primo, già negli anni Sessanta, ad usare, in senso pittorico, le lastre dei reperti medici ospedalieri: un'idea che si è sviluppata dapprima in chiave meramente pittorica, poi si è allargata fino a diventare sequenza di installazioni ambientali. Nelle opere di Meneghetti l'anatomia umana, filtrata nelle lastre radiografiche, ha assunto fin dall'inizio intriganti simbologie arrivando via via al carattere specifico di opera d'arte. Nella Mole Vanvitelliana di Ancona il tema centrale della radiografia pittorica diventerà, all'interno della mostra, qualcosa di perfettamente inerente all'originale destinazione del luogo: il lazzaretto. Sarà come una simbologia ambientale, esaltata da una trasfigurazione in cui il visitatore "leggerà" la storia stessa del luogo.

Tre saranno le installazioni che Meneghetti ha ideato appositamente per la Mole Vanvitelliana. La prima comprende una serie di palme in gres porcellanato, alte fino a tre metri e mezzo, che richiamano lo sviluppo della colonna vertebrale umana con l'alternanza tipica degli anelli e dei dischi: "L'anima della foresta" sarà il titolo di questa installazione, che rappresenta anche dal punto di vista tecnologico una grossa impresa, data la monumentalità dei manufatti di ceramica. L'idea è nata in Meneghetti dall'osservazione attenta, fatta a Santo Domingo della struttura delle palme caraibiche; che richiamano fortemente l'analogia con la colonna vertebrale.

Un'altra installazione sarà un omaggio ad Akira Kurosawa, con una serie di 45 vetrate composte con lastre radiografiche: strisce verticali pendenti dal soffitto quasi bandiere giapponesi; una scenografia che richiama, appunto, la regia filmica di Kurosawa. Dentro un tunnel, con una potente fonte luminosa in controluce, il visitatore verrà colpito da questa serie di elementi trasparenti, ondeggianti per effetto di un vento artificiale altamente evocativi e coinvolgenti. Visitare la mostra sarà quindi qualcosa di fantomatico e visionario. La terza installazione sarà costituita da dodici cassonetti luminosi (un metro per due e mezzo) con immagini radiografiche di palme e colonne vertebrali alternate in colori sgargianti. La mostra di Ancona comprenderà più di 100 opere eseguite dal 1979 ad oggi, nonché le tre installazioni.

Renato Meneghetti (Rosà di Vicenza 1947) è artista avviato a diventare una delle star dell'installazione contemporanea; dopo aver avuto ampi riconoscimenti come creatore e interprete della lastra radiografica trasformata in pittura. Il suo curriculum è amplissimo. Basterà ricordare che le sue "Divergenze parallele" sono state presentate nel 1983 alla Mostra del cinema di Venezia: quindi il loro adattamento teatrale ha vinto la Fenice d'Oro del 1985. In effetti Meneghetti è artista multimediale e policentrico; che passa dalla pittura alla scultura e quindi all'installazione con incursioni nella fotografie, nel cinema, nel teatro e persino nella musica (Biennale 1982). In questi ultimi anni le sue mostre si sono susseguite a ritmo continuo. Ora l'artista predilige per le sue esposizioni i grandi complessi storici.

Dopo la Mole Vanvitelliana egli presenterà una maxi-mostra antologica nell'immenso Palazzo della Ragione di Padova, in concomitanza con le celebrazioni per il settimo centenario di Giotto, da fine novembre al gennaio 2001.

La splendida monografia, edita da SKIRA, è introdotta da Vittorio Sgarbi e comprende saggi di Luciano Caramel, Laura Cherubini, Marco Di Capua, Gabriele Perretta, Elena Pontiggia, Duccio Trombadori.

Inaugurazione sabato ore 18,30

"Economia & Cultura", Agenzia di comunicazione e progetti di Ancona Viale Vittoria 35- telefono 071/3580025- 0347/3712657

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Orazio Di Mauro
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