Galleria Comunale d'Arte Contemporanea
Castel San Pietro Terme (BO)
via Matteotti, 79
051 6954124

Lucio Del Pezzo
dal 6/2/2004 al 29/2/2004
051 6954124 FAX 051 940320

Segnalato da

Gemma Voci



approfondimenti

Lucio Del Pezzo



 
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6/2/2004

Lucio Del Pezzo

Galleria Comunale d'Arte Contemporanea, Castel San Pietro Terme (BO)

Per il ciclo Mostre a castello: l'artista al lavoro, quattro mostre centrate sulla figura dell'artista al lavoro nel proprio atelier. Mostra personale.


comunicato stampa

Mostre a castello : l’artista al lavoro

2004 : quattro mostre centrate sulla figura dell’artista al lavoro nel proprio atelier.
Scelgo artisti concentrati sul proprio operare, che davvero lavorano creando, che mai danno l’impressione di risultati evanescenti sorti per caso o sull’onda di mode; scelgo artisti che invece dettano le mode, in grado di indicare i riferimenti semiologici e semantici del proprio operare, che sanno spiegare a chiunque la logica per quanto endogena del proprio fare; il fare, dunque, come entità propulsiva e vitale, come essenza stessa della produzione dell’oggetto d’arte, come indicazione metodologica e didattica.
Bruno D’Amore


7 – 29 febbraio 2004 Lucio Del Pezzo

Nasce nel 1933 a Napoli, dopo aver studiato da agrimensore, si interessa alla pittura e tiene la sua prima personale nel ‘55 a Padova. Partecipa alla fondazione del Gruppo 58. Nel ‘59 aderisce al Manifeste de Naples e alla creazione della rivista Documento Sud, rassegna d’arte e di cultura d’avanguardia. Nel ‘60 si trasferisce a Milano, nel 1964 a Parigi dove abita nel vecchio studio di Max Ernst. Nel ’66 la sala personale alla XXXIII Biennale di Venezia Nel 1968 la prima personale a Parigi. Lo Stato francese acquisisce due sue opere e allestisce la Sala Metafisica al Museo di Grenoble (De Chirico, Max Ernest, Herbin, Carrà, Nevelson, Del Pezzo) e gli commissiona due grandi sculture all’aperto. E’ invitato a Cuba al Festival Mondiale dei Popoli dove presenta la scultura La tomba di Marat. Inizia nel 70 la collaborazione grafica con l’Olivetti, nel 72 anche con la Renault. Nel ’74 il Comune di Milano, alla Rotonda della Besana gli dedica una retrospettiva curata da Guido Ballo. Nel 79 ritorna definitivamente in Italia. Negli anni 80-90 espone, fra le tante sedi pubbliche e private, allo Studio Marconi di Milano, al Palazzo delle Arti di Mosca; progetta scenografie: per l’opera Samarcanda di E.Schatz nei giardini del Museo D’Arte Moderna a Milano e per i balletto Sogni di una notte di mezza estate nel Teatro Valli di Reggio Emilia e il Tatro Verdi di Parma. Nel 2000 l’Istituto Mathildenhohe a Darmstadt presenta la prima grande retrospettiva in Germania. Ora, a Castel Sampietro Terme espone 15 disegni inediti e tre grandi opere: Andrej Rubliov, acrilico, legno, collage, Knosso, lastre di zinco, rame, acrilico, sabbia, collage; Fusuma, argento in foglia, gesso, acrilico, collage. Nel libro-catalogo un testo di Pierre Restany del 1967, quasi inedito, ma attualissimo: “Omaggio a un naif perverso”

Inaugurazione sabato 7 febbraio 2004, ore 18,30

Seguiranno
8 - 30 maggio 2004 Graziano Pompili
4 – 26 settembre 2004 Lucia Pescador
6 – 28 novembre 2004 Mario Nanni

catalogo-libro Pitagora editrice - Consulenza e organizzazione tecnica a cura di Carola Pandolfo

Omaggio
un naif perverso di Pierre Restany, Parigi, 1967

Nel XVII Secolo (Il Seicento francese è stato, come tutti sanno, affascinato dall’Italia) Lucio Del Pezzo sarebbe stato il protetto di Magdaleine de Scudery. Il protetto, che dico: l’intimo, il favorito, la mascotte, l’essere più straordinario!

Lucio Del Pezzo è un napoletano di Parigi, tributario di un pensiero moderno e di una cultura di sintesi. Nel settore assai ingombrato dell’assemblage e dell’oggetto, ha conquistato il suo posto e affermato il suo stile; non senza un sorriso. La sua visione delle cose s’apparenta alla strizzatina d’occhio. Vedere tutto in un batter d’occhio: la sintesi visiva restituita col sorgere di un sorriso. Lucio Del Pezzo ha delle origini troppo profondamente feticiste per non reagire di fronte all’oggetto, stabilendone la distanza, un modus vivendi. A partire da questa “considerazione”, da questo rispetto reciproco, tutti i sorrisi sono possibili. L’assemblista Del Pezzo è un uomo libero e si comporta come tale di fronte agli oggetti di sua creazione: giochi, bilboquet, sfere o squadre. Ecco perché la sua opera ci incanta: essa è sempre giusta, si sviluppa in armonia, grazia e agilità, evitando i passi falsi: un carnevale senza dismisura, dove, di danza in danza, la verità ha sempre l’ultima parola. Quest’eleganza, questa felicità d’espressione non sarebbero certamente sembrate “metafisiche” a mademoiselle de Scudery: sarebbe stata semplicemente felice. E’ vero che la grande preziosa viveva in un’epoca che non aveva ancora perso il senso delle grandi metamorfosi. Il meraviglioso quotidiano diventa sempre più ragionevole. E questo grazie a dei “naif” come Del Pezzo, orgoglio di Napoli, che traduce la poesia bruta della comunicazione in fatti plastici tangibili.
I rilievi di Del Pezzo sono extra-dimensionali, sono delle note staccate sul diapason dello spazio. Oggi sono le immagini, le sollecitazioni visive standardizzate, normalizzate, funzionalizzate (e singolarmente efficienti) che la nostra civilizzazione di mass-media produce in eccesso. In questo bagno saturo d’informazioni la coscienza individuale subisce gli assalti costanti del disturbo percettivo. Il nostro occhio usurato si rimette quasi interamente al turno dei cliché mentali. Si aspira a un nuovo ossigeno, senza crederci veramente. Ed ecco che un naif saggio, un perverso di buona compagnia, un arlecchino borghese senza tamburello né tromba, ci invita a giocare con lui. E’ la calma dopo la tempesta, il sospiro dopo l’angoscia. Tutto scorre e ci si sente meglio.
Del Pezzo, naif perverso del XX secolo, ci aiuta a vivere.
Dal libro-catalogo edito dalla Pitagora Ed. per la mostra di Lucio del Pezzo alla Galleria Comunale d’Arte Contemporanea del Comune di Castel San Pietro Terme, febbraio 2004

Galleria Comunale d’Arte Contemporanea
Via Matteotti 79, Castel San Pietro Terme (BO)
tel. 051.6954124
Feriali: 16 - 19 - Festivi: 10-12 e 16-19
Lunedì per le scuole (su appuntamento): 10-12

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Lamberto Caravita
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