Rotonda della Besana
Milano
via Enrico Besana, 12
02 875672

Bombe sulla citta'
dal 20/2/2004 al 6/6/2004

Segnalato da

Maria Grazia Vernuccio




 
calendario eventi  :: 




20/2/2004

Bombe sulla citta'

Rotonda della Besana, Milano

Milano in guerra (1942-44). A quasi 60 anni di distanza una mostra storico-documentaria rievochera' gli avvenimenti che sconvolsero la nostra citta'. La mostra, organizzata dalle Civiche Raccolte del Comune di Milano, ripercorrera' attraverso numerose testimonianze di vita quotidiana oggetti, vestiti e documenti d'epoca, la vita della popolazione civile nella Milano in guerra.


comunicato stampa

Milano in guerra (1942-44)

A quasi 60 anni di distanza una mostra storico-documentaria rievocherà gli avvenimenti che sconvolsero la nostra città. Nella suggestiva cornice della Rotonda di via Besana quei tragici avvenimenti saranno in scena con 'Bombe sulla città. Milano in guerra (1942 - 1944)'. La mostra, organizzata dalle Civiche Raccolte del Comune di Milano, ripercorrerà attraverso numerose testimonianze di vita quotidiana oggetti, vestiti e documenti d'epoca, la vita della popolazione civile nella Milano in guerra.

Le sezioni in cui è suddivisa la mostra illustreranno, accanto alla storia del capoluogo lombardo, gli snodi fondamentali della vicenda bellica a partire dalla dichiarazione di guerra fino alla ricostruzione, dedicando particolare attenzione ai danni subiti dal patrimonio artistico di Milano. Oltre a documentare le trasformazioni urbanistiche della città, determinate dalla distruzione bellica e dalla successiva opera di ricostruzione, la rassegna ospiterà allestimenti particolarmente suggestivi, come la ricostruzione di un rifugio antiaereo e l'esposizione di un aereo militare con possibilità d'accesso da parte del pubblico.

La ricostruzione storica
Il 10 giugno 1940 gli altoparlanti di piazza Duomo diffusero il discorso di Mussolini che, da Piazza Venezia, chiamava gli italiani alle armi. Milano apprese, insieme al resto del Paese, di essere entrata in guerra contro Francia e Gran Bretagna. Nel capoluogo lombardo, da tempo all'erta - fin dal 1939 vigeva l'oscuramento - vennero attuati i piani antincendio e le autorità attrezzarono la città per la protezione d'edifici e monumenti.
A pochi giorni dall'ingresso in guerra, Milano riceve il battesimo del fuoco e i bombardieri inglesi offrono un primo funesto saggio del proprio potenziale distruttivo. Non fu che l'inizio. I bombardamenti proseguirono in agosto e dicembre e - dopo una breve pausa- si fecero ancora più devastanti nell'ottobre del 1942, quando al vertice del Bomber Command arriva Sir Arthur Harris, convinto sostenitore della necessità di impiegare l'area bombing - bombardamento a tappeto - contro gli agglomerati urbani. Diversi quartieri di Milano furono gravemente danneggiati. La città iniziò a svuotarsi, quelli che poterono, fuggirono in campagna, dando inizio al fenomeno dello sfollamento. La stampa minimizzò i danni che la città aveva subito e passò sotto silenzio la nuova, pesante incursione che colpì la città nella notte tra il 14 e il 15 febbraio del 1943, fiaccando ancora di più il morale dei milanesi, stremati e ormai convinti che la guerra era ormai perduta.
Nell'estate del 1943 Milano affrontò una nuova terribile prova. Per convincere Badoglio a porre fine alla guerra contro gli Alleati e firmare l'armistizio, i quadrimotori RAF si avventarono sul capoluogo lombardo riducendo il centro storico e diversi quartieri limitrofi a un cumulo di macerie, roghi e polvere.
La città fu paralizzata e le forniture di luce, gas e acqua divennero intermittenti per settimane. All'indomani dell' 8 settembre 1943 Milano aveva un aspetto spettrale e dopo un lungo inverno di privazioni si ritrovò sotto le incursioni, questa volta di giorno, degli angloamericani che dal marzo 1944 ripresero i bombardamenti nel tentativo di interrompere le vie di comunicazione utilizzate dai tedeschi.
I bersagli principali furono ponti, strade e ferrovie, ma le bombe colpirono anche obiettivi civili . Il 20 ottobre 1944 nella scuola elementare 'Francesco Crispi'di Gorla morirono 205 persone tra bambini, maestre e bidelli .I quartieri di Precotto e Turro ebbero 600 vittime.
Una Milano ormai stremata giunse all'appuntamento con il 25 aprile e con la Liberazione, la bufera della guerra era passata e i milanesi affrontavano un nuovo difficile capitolo: la stagione della ricostruzione.

Una sezione della mostra sarà dedicata ai prodotti multimediali delle scuole di Milano e provincia sui temi del XX secolo e raccoglierà i lavori degli studenti che hanno partecipato al concorso 'Figli del '900', un'iniziativa dell'Ufficio Scolastico per la Lombardia e delle Civiche Raccolte Storiche finalizzata alla creazione di un Museo Laboratorio di Storia Contemporanea, spazio di confronto e archivio di documenti per avvicinare le nuove generazioni alle problematiche della recente storia nazionale.

Alla mostra hanno collaborato importanti istituzioni italiane e internazionali come l'Imperial War Museum di Londra e Duxford, il Museo Diego De Henriquez di Trieste, il Museo Storico dell'Aeronautica Militare di Vigna di Valle, i National Archives di Washington, il Museo storico nazionale di Artiglieria di Torino, il Royal Air Force Museum di Hendon, l'Istituto Luce, le Teche RAI.

Ufficio Stampa e Comunicazione
Assessorato Cultura e Musei Comune di Milano
Maria Grazia Vernuccio
Sara Bosco - Cristiana Tiepo
tel. 0288450292/3 - fax 0288450104

Civiche Raccolte Storiche- tel. 02.88464182/3/4

Rotonda della Besana
via Besana
Milano

IN ARCHIVIO [41]
Laura Canali
dal 30/9/2015 al 3/10/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede