Antonia Jannone. Disegni di Architettura
Milano
corso Garibaldi, 125 (secondo cortile)
02 29002930 FAX 02 6555628
WEB
Agostino Arrivabene
dal 2/3/2004 al 20/4/2004
02 29002930 FAX 02 6555628

Segnalato da

Alberto Agazzani



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Agostino Arrivabene



 
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2/3/2004

Agostino Arrivabene

Antonia Jannone. Disegni di Architettura, Milano

Paesaggi. Dopo la mostra antologica, con piu' di settanta opere, che si è svolta al Museo Civico di Crema nel 2001 a cura di Alberto Agazzani e Marco Vallora, l'artista espone i dipinti di questi ultimi anni, tutti oli e tempere su tavola.


comunicato stampa

Mercoledì 3 marzo 2004 alle 19, si inaugura la mostra di AGOSTINO ARRIVABENE

Paesaggi

Dopo la mostra antologica, con più di settanta opere, che si è svolta al Museo Civico di
Crema nel 2001 a cura di Alberto Agazzani e Marco Vallora, l'artista espone i dipinti di questi ultimi anni, tutti oli e tempere su tavola.

'Arrivabene allunga lo sguardo, o gli sguardi, visto che, molto spesso, esita tra il grande angolare e il cinerama, e ti fa trasalire perché il suo paesaggio offre l'ampiezza della vita...'. (G. Soavi)

Agostino Arrivabene è nato a Rivolta d'Adda nel 1967, si è diplomato all'Accademia di
Belle Arti di Brera nel 1991.
Tra le numerose mostre realizzate, ha esposto nel 1998 a New York alla CFM Gallery
(personale), alla Fondazione Leonardo Sciascia a Recalmuto, alla Biblioteca di Palazzo
Sormani a Milano (collettiva, primo classificato al Premio internazionale d'incisione ''L. Sciascia'' ), nel 2002 a Piacenza alla Galleria Braga e
a palazzo Gotico nella mostra 'Surrealismo Padano. Da de Chirico a Foppiani' a
cura di Vittorio Sgarbi con catalogo Skira.
Ha realizzato le scene per l'opera 'Hans Hailing' di Marschner che debutterà a Cagliari al Teatro
Comunale tra breve, con regia di Pier Luigi Pizzi.
La sua attività abbraccia la pittura, il disegno e l'incisione.

Agostino Arrivabene
di Giorgio Soavi
Ho tra le mani un catalogo dei dipinti di Agostino Arrivabene, nato a Rivolta d'Adda in provincia di Cremona l'11 giugno del 1967. Arrivabene è bravo al punto da inventarsi il proprio logo, inseguendo quello, divino, di Albrecht Durer. Prima di lui soltanto l'attore Alain Delon aveva inseguito, graficamente parlando, Durer.
Il mio commento è che, entrambi i sapienti presentatori di questo catalogo, hanno scritto,
vediamo un po': come hanno scritto? Forse troppe cartelle, troppi pensieri, troppa scienza culturale. Per guardare un quadro sono sufficienti 'gli occhi e la brevità ' che devono essere la sintesi di uno scritto. Amo le stringhe brevi, quei lacci che stringono la scarpa al piede con pochi centimetri di lunghezza e, tutto sommato, sono ancora meglio i mocassini: ci infili il piede e cammini.
Del bravissimo Arrivabene amo i paesaggi, i vulcani pieni di neve che dicono e raccontano, con esattezza fantastica, la verità come la intende il pittore. Se un paesaggio ha dei punti esclamativi, vuol dire che quei vulcani hanno esagerato, trattenendo o eruttando oltre ai loro materiali propri, anche apparizioni mitologiche. Come avviene nel 'Il grande Iceberg ' dipinto tra il 2000 e il 2002 dove, nel piccolo lago che confina con la grande distesa d'acqua, appare, forse, la testa di un animale che muovendo la coda segna l'acqua di piccoli cerchi, propri a chi nuota.
A meno che, inseguendo l'arte fantastica che sta nella testa del nostro pittore, un macigno sia piovuto dal cielo, proprio in quel laghetto...
A meno che ...Gli 'a meno che ' nei quadri di Arrivabene si sprecano e occuparsi di lui può sconfinare con l'enciclopedia di una scienza che sta in piedi per merito di un'arte fantastica. In inglese sarebbe ' phantasy ', che non è fantasia ma, per l'appunto, fantastica.
Se ci sono di mezzo le figure il quadro, di colpo, esagera, s'ingrossa, acquista un'altra sorpresa e non ha più lo scheletro che poteva avere un quadro dipinto senza figure umane. L'autore dovrebbe saperlo visto che ha amato Durer come Van Eyck. Quei due artisti dicono la verità, esibiscono la sintesi della storia dell'arte.
Prendiamo 'La battaglia tra Alessandro e Dario ' di Albrecht Altdorter, o la 'Madonna nella chiesa gotica ' di Van Eyck che misura centimetri 32x14. La sintesi è quella, la misura e la lunghezza delle stringhe per le scarpe sono quelle. Sono quadri grandiosi, ma le misure per camminare con loro sono tascabili. Arrivabene allunga lo sguardo, o gli sguardi, visto che, molto spesso, esita tra il grande angolare e il cinerama, e ti fa trasalire perché il suo paesaggio offre l'ampiezza della vita: quella che vedevo, quando vivevo in America e mi lasciavo andare, in Arizona, nel New Mexico, nel Colorado o nello Utah, perché l'occhio, l'unico che possiedo, non aveva mai visto niente di simile, silenzio e stupore. Credo che Arrivabene abbia dalla sua parte di primo attore, quello stesso sguardo che lo incoraggia a guardare dentro per vedere lontano. La bellezza di un quadro sta, per prima cosa, nel piacere di osservarlo, proprio ' quello ' tra i tanti esibiti in una mostra. Dopodiche, se hai denaro, il secondo immediato piacere è quello di comprarlo per portarlo a casa. Questo è quello che mi è capitato quando ho guardato il gran paesaggio che comprendeva l'acqua, la neve, il colore di un'aurora boreale, alimentata dai raggi del sole e i loro riflessi sull'acqua e sulla neve del suo polo Nord. Ecco. Le stringhe sono arrivate alla fine, non chiedo di più, mi infilo le scarpe e cammino.

Catalogo in galleria con testo di Giorgio Soavi.

La mostra si chiude il 20 aprile 2004.

Orari: tutti i giorni dalle 15.30 alle 19.30 escluso i festivi. La mattina su appuntamento.

Antonia Jannone
Corso Garibaldi 125
Milano

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Marco Palmieri
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