Triennale di Milano
Milano
viale Alemagna, 6
02 724341 FAX 02 72434239
WEB
Gianfranco Baruchello / John Latham
dal 8/12/2014 al 21/2/2015
mar-dom 10.30-20.30; gio 10.30-23, 7 e 8 dicembre e 6 gennaio 10,30-20,30, 25 dicembre e 1 gennaio 14-23, chiuso 24 e 31 dicembre

Segnalato da

Antonella La Seta Catamancio




 
calendario eventi  :: 




8/12/2014

Gianfranco Baruchello / John Latham

Triennale di Milano, Milano

Film, video e opere dagli anni '60. Attraverso pratiche multimediali, sia Latham che Baruchello hanno stabilito un ponte tra arte visiva e sapere letterario, interrogazione filosofica e analisi dei sistemi classificatori della realta'.


comunicato stampa

Gianfranco Baruchello: Cold Cinema
Film, video e opere 1960-1999

John Latham: Great Noit
Opere 1955 - 1998

A cura di Alessandro Rabottini

Direzione artistica: Edoardo Bonaspetti, Curatore Triennale Arte

Le mostre personali di Gianfranco Baruchello e di John Latham – entrambe curate da Alessandro Rabottini – costituiscono due progetti inediti per il pubblico italiano: per l’artista britannico (Livingston, Zambia, 1921 – Londra, 2006) questa è la prima antologica mai realizzata da un’istituzione del nostro Paese, mentre per Baruchello (Livorno, 1924) si tratta della maggiore retrospettiva, frutto della collaborazione tra la Triennale di Milano e il MADRE Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina di Napoli, dedicata alla sua produzione filmica e video. Entrambe le mostre affrontano, all'interno di un progetto espositivo concepito in modo organico, le specifiche produzioni dei due artisti, evidenziandone affinità e differenze tematiche e generazionali, metodologiche e concettuali.

Artisti influenti e fuori dalle correnti artistiche riconosciute, sia Latham che Baruchello hanno stabilito un ponte tra arte visiva e sapere letterario, tra materiali artistici e interrogazione filosofica e hanno operato un'analisi di natura critica dei sistemi conoscitivi e classificatori della realtà, dalla religione alla filosofia, dalla letteratura alla scienza, attraverso una pratica multimediale che ingloba pittura, assemblaggio, film, installazione e performance.

Parola, linguaggio e sistemi letterari sono entrati nelle rispettive analisi dei limiti della comunicazione linguistica in relazione ai meccanismi dell'inconscio. Le due mostre, sotto la direzione artistica di Edoardo Bonaspetti, si pongono come puntuale riflessione sulla necessità di un sapere complesso che superi i confini disciplinari e sulla necessità, oggi più che mai attuale, di pratiche critiche in grado di filtrare pericolose semplificazioni della realtà.

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Gianfranco Baruchello: Cold Cinema
Film, video e opere 1960-1999

La mostra personale di Gianfranco Baruchello riunisce, per la prima volta e in modo organico, un’ampia selezione di film e video sperimentali che l’artista ha realizzato sin dai primi anni sessanta del secolo scorso.

Quella di Gianfranco Baruchello è una delle pratiche artistiche più singolari e articolate del panorama italiano dal secondo dopoguerra in poi: sin dalla metà degli anni cinquanta l’artista ha esplorato pittura, installazione, assemblaggio, film, fotografia, scrittura e sonoro, espandendo la ricerca visiva ben oltre gli ambiti linguistici tradizionali e introducendo nel linguaggio dell’arte le pratiche dell’agricoltura, dell’antropologia e dell’economia come forme di analisi critica della societИ dei consumi.

Gianfranco Baruchello: Cold Cinema è un progetto espositivo inedito, prodotto dalla Triennale e realizzato in collaborazione con il MADRE-Museo d'Arte Contemporanea Donnaregina di Napoli che, dal giugno 2013, ha iniziato una serie di presentazioni tuttora in corso nell'ambito del programma Per_formare una collezione, che esplora la cinematografia di Baruchello introducendo opere e documenti nella collezione permanente dell’istituzione.

La mostra presenta sedici opere tra film e video (selezionate all’interno di un corpus che ne contempla piЭ di ottanta), tutte realizzate tra il 1963 e il 1999 e tra le più rappresentative all’interno della produzione che l’artista ha dedicato all’immagine in movimento e alla sperimentazione sui linguaggi del cinema, del documentario e del testo filmico. All’interno di un percorso tanto cronologico quanto tematico la mostra esplora i principali temi che percorrono questo particolare ambito dell’arte di Baruchello, collegando la pratica filmica agli altri media di cui l’artista si è sempre servito, come pittura, disegno, romanzo e scultura. In questo modo la mostra esplora le tematiche e le operazioni formali e concettuali che attraversano l’arte di Gianfranco Baruchello, andando al cuore della multimedialità che la caratterizza. Nel dialogo tra immagine in movimento e immagine statica cogliamo le questioni e i materiali con cui Baruchello si è confrontato per oltre cinquant’anni: l’appropriazione di immagini e narrazioni prelevate dal cinema commerciale, dalla TV e dai mass media; i dispositivi del montaggio, dell’assemblaggio e dell’archivio come strumenti che analizzano e superano il principio dell’autorialità e dell’invenzione; la decostruzione dei meccanismi dell’informazione e dello spettacolo; l’attenzione per gli aspetti più marginali e anti-spettacolari della realtà; l’esplorazione dell’inconscio e della casualità; l’osservazione della natura e di una dimensione temporale e vitale che prescinde dalla presenza umana e dalla cultura.

Ciascun’opera filmica è allestita all’interno di un percorso che comprende altre opere (pittura, disegni, oggetti e appunti) che ne chiariscono il processo creativo: una mostra di idee sul cinema che dimostra come, sin dai suoi esordi, Baruchello abbia lavorato sulla dimensione dell’immagine in movimento non come prodotto finito ma come spazio di sperimentazione formale e concettuale.

In collaborazione con la Fondazione Baruchello e con il MADRE - Museo d'Arte Contemporanea Donnaregina, Napoli.
Si ringrazia Massimo De Carlo (Milano-Londra) .

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John Latham: Great Noit
Opere 1955 - 1998

La Triennale presenta la prima mostra antologica che un’istituzione pubblica italiana dedica al lavoro dell’artista inglese John Latham. La mostra è realizzata in collaborazione con la John Latham Foundation.

John Latham (Livingstone, Zambia, 1921 – Londra, 2006) è una delle figure più affascinanti della scena artistica europea dal secondo dopoguerra: instancabile sperimentatore, Latham ha attraversato i decenni senza appartenere ad alcuna corrente artistica, esercitando una profonda influenza sulle generazioni a lui successive pur restando tuttora poco conosciuto al pubblico italiano. La singolarità e la visionarietà della sua opera – che ha unito la riflessione teorica alla sperimentazione di linguaggi e materiali – lo rende un artista che esula dalle facili classificazioni: sin dagli anni cinquanta, infatti, Latham ha esplorato pittura, scultura, assemblaggio, performance, film e installazione testando i limiti formali e concettuali di ciascun medium.

Il lavoro di Latham è una riflessione poetica e provocatoria sulla natura della conoscenza umana, sugli strumenti e sui sistemi con cui l’uomo tenta di comprendere l’universo e il proprio destino (dalla scienza alla filosofia passando attraverso la religione) e sull’arte come forma di intuizione in grado di superare i confini tra le discipline.

In collaborazione con la John Latham Foundation.
Si ringrazia la Lisson Gallery.

Ufficio Stampa Triennale di Milano
Antonella La Seta Catamancio, Responsabile
Micol Biassoni, Marco Martello
T. +39 02 72434.247 press@triennale.org

Press preview delle mostre 9 dicembre 2014 ore 11,30
Saranno presenti:
Claudio De Albertis, Presidente della Triennale di Milano,
Edoardo Bonaspetti, Direttore artistico del progetto, Curatore Triennale Arte
Alessandro Rabottini, Curatore delle mostre
Andrea Viliani, Direttore generale Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina — MADRE
L’artista Gianfranco Baruchello
Inaugurazione 9 dicembre 2014 ore 18

Triennale di Milano
Viale Alemagna 6 20121 Milano
Orari di apertura:
Martedì - Domenica 10.30 - 20.30
Giovedì 10.30 - 23.00
La biglietteria chiude un’ora prima
delle mostre. Lunedì chiuso.
24 e 31 dicembre la Triennale resterà chiusa al pubblico.
Giovedì 25 dicembre 2014 e giovedì 1° gennaio 2015 apertura dalle 14.00 alle 23.00.
Martedì 6 gennaio apertura dalle 10.30 alle 20.30.
Ingresso: 8,00/6,50/5,50 Euro

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