Galleria Six
Milano
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Wunderkammer Fluxus
dal 9/12/2014 al 27/2/2015
mar-sab 15-19
349 6680813

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Galleria Six




 
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9/12/2014

Wunderkammer Fluxus

Galleria Six, Milano

Questa mostra e' l'invito a una Colazione da Tiffany, a una camera delle meraviglie dove si puo' trovare una scelta di lavori piccoli che danno l'idea di cio' che e' lo spirito di Fluxus.


comunicato stampa

con la collaborazione di Caterina Gualco e allestimento a cura di Marco Bongiorni

“COLAZIONE DA TIFFANY “

“Di cosa parliamo quando parliamo di Fluxus”. Questo è il titolo che Sandro Ricaldone ha dato al suo testo per il catalogo della mostra The Fluxus Constellation, curata da Sandra Solimano per il Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce a Genova nel 2002.

E questa è tuttora la mia domanda. Dopo essermi innamorata di Fluxus, averlo studiato, essermene occupata per quasi quarant’anni, organizzando mostre ed eventi in spazi privati o per istituzioni pubbliche, averne scritto sia in generale sia per gli artisti singoli, so che non potrò fare altro che citare altri autori, gli artisti e me stessa. Mi verrebbe quindi il desiderio un po’ malizioso di dire “do it yourself”, sostituendo il testo con una ricca bibliografia, che in ogni caso chiunque può trovare su Wikipedia.

Ma questa mostra mi tenta particolarmente perché è l’invito a una Colazione da Tiffany, l’ingresso in una Wunderkammer dove si può trovare una scelta di lavori piccoli, ma molto preziosi e significativi che danno veramente l’idea di ciò che è lo spirito di Fluxus. E qui sono d’obbligo le prime citazioni, (per la verità autocitazioni) “…sono consapevole che la parola Fluxus ritorna un numero infinito di volte, ma non ho mai trovato una definizione che mi convinca di questa “famiglia” allargata: non è un gruppo, non è un movimento non è una tendenza, è veramente una “specie” formata da molti “esemplari”, che sovente si muovono nello stesso “sistema solare”, in cui entrano e da cui escono a loro piacimento…”1) “…i Fluxers sono cittadini del pianeta, sempre pronti a sciamare da un paese all’altro, da un continente all’altro, sempre se stessi, sempre autonomi, sempre “a casa”, sempre pronti a cambiare lingua, abitudini, cucina, amori…” 2)

E allora avanti, con una piccola antologia di citazioni, anarchicamente in ordine non cronologico, una microscopica Wunderkammer in forma di parole, in cui si può tentare di condensare i fiumi - proprio di parole - che sono stati versati per questo tema così fluente e così sfuggente!

“…Dopo tutto Fluxus è una parola latina che Maciunas ha disseppellito. Io non ho mai studiato latino. Se non fosse stato per Maciunas nessuno probabilmente avrebbe mai chiamato così qualcosa. Saremmo andati ciascuno per la propria via, come l’uomo che attraversa la strada col suo ombrello, e la donna che porta a passeggio il cane in un’altra direzione. Ciascuno avrebbe preso la propria strada e fatto le proprie cose: l’unico punto di riferimento per questo gruppo di persone che ammiravano i lavori gli uni degli altri e che, più o meno, si piacevano a vicenda era Maciunas. Quindi Fluxus, per quanto mi concerne, è Maciunas…”George Brecht 3)

“…Una visione completamente diversa dell’arte che alcuni anni più tardi sarebbe stata chiamata Inter Media dall’artista e studioso Dick Higgins, ebbe un unico inizio simultaneo in Europa, Stati Uniti e Giappone, tra la fine degli anni cinquanta e l’inizio degli anni sessanta…Quello che noi facevamo era in realtà di stabilire una rete internazionale di artisti attraverso un’attività di mail art ad ampia diffusione… una specie di database precomputer, una rete per l’arte e la comunicazione…” Eric Andersen 4)

“… non è tanto che io facevo parte di Fluxus ma che Fluxus era parte di me… Quello che volevo fare era una musica che non avevo mai sentito. E l’ho fatta.” Philip Corner 5)
“… Il cielo è sempre nel flusso, ma Fluxus è nel cielo?” Geoffrey Hendricks 6)
“…Fluxus è stata un’area di frontiera dove le persone hanno potuto ispirarsi a vicenda…” Mieko Shiomi 7)
“… Senza John Cage, Marcel Duchamp e Dada, Fluxus non esisterebbe. Soprattutto senza Cage, di cui amo dire che ha operato due lavaggi del cervello. Il primo, a livello della musica contemporanea con la nozione d’indeterminazione, l’altro attraverso il suo insegnamento dello spirito Zen e la volontà di depersonalizzare l’arte” Ben Vautier 8)
“… Certo in tempi di globalizzazione come i nostri viene da pensare a un OGM, scaturito dall’ibridazione di culture e di mondi lontani, e dalla felice mobilità dei suoi protagonisti, sempre in viaggio nel mondo virtuale della comunicazione e in quello reale di una vera e propria staffetta tra l’America e l’Europa con non poche incursioni nel resto del mondo…” Sandra Solimano 9)

“… Fluxus non è qualcosa tra questo e quello. Fluxus è ovunque allo stesso tempo. E in nessun luogo…” Al Hansen 10)

“… E ora la conclusione (io penso) sia: “Fluxus è (può essere) tutti e Fluxus è (può essere) tutto”. Takako Saito 11)

“… Si può anche notare che sovente Fluxus si rapporta alle cose come se non possedessero un significato intrinseco; i tasti del pianoforte vengono inchiodati: si dà fuoco alle partiture sui leggii. Una della molte cose che amo di questi pezzi è il loro glorioso senso di capriccio. Fare qualcosa di così gratuito è come offrire un esempio della nuda, trascendente volontà umana. E’ come tenerla in alto nella luce per poterla vedere meglio. O come flettere un braccio per sentire il rigonfiamento di un muscolo…” Henry Martin 12)

“… In principio era la confusione. Un mucchio di confusione. Non del genere che c’è oggi a proposito di cos’è o cos’è stato Fluxus o di chi è Fluxus o di chi non lo è. Ma, a quel tempo, c’era un bel po’ di flusso in Fluxus.” Emmett Williams 13)

“… Fluxus non è un momento nella storia né un movimento artistico. Fluxus è un modo di fare le cose, un modo di vivere e morire.” Dick Higgins 14)

“…Il progetto culturale che George Maciunas attiva a partire dal 1962 è di grande portata rivoluzionaria, non solo perché rende intera la condizione di esistenza della possibilità reale della stessa rivoluzione estetica e sociale al medesimo tempo ma soprattutto perché le fonde con una necessità. Si progetterà di non distinguere più tra l’arte e la vita, e di relazionarle all’interno di una pratica che abbandona storicamente per la prima volta l’idea di una produzione individuale, per approdare alla consapevolezza che solo il lavoro collettivo può produrre il cambiamento, il ribaltamento, il flusso inarrestabile della de-estetizzazione della produzione artistica…” Antonio d’Avossa 15)

“… Questo asserto non porta, con tutta evidenza, a concludere che Fluxus sia un sentiero interrotto o, più radicalmente una fase esaurita. Al contrario, induce a considerare in una scala appropriata l’unicità della sua piattaforma, o – per attenerci ad un’espressione di George Brecht – di “quel qualcosa d’indefinibile in comune” che lasciava percepire. E, in certo modo, fa comprendere che l’affermazione secondo cui “Fluxus non è ancora iniziato” non è solo l’ennesima estrosità destinata a sconcertare gli interlocutori ma una sfida sempre valida.” Sandro Ricaldone 16)

E qui finalmente mi congedo, con la dichiarazione di Bob Watts - assolutamente definitiva - come Gran Finale!
“… La cosa più importante riguardo a Fluxus è che nessuno sa cosa sia”. 17)

Bibliografia
1 Fluxus in Italia – a cura di Caterina Gualco – Il Canneto Editore Genova – 2012
2 Caterina Gualco Fluxus o del Nomadismo in Alfabeta 2 N. 28 aprile 2013
3 An Interview between George Brecht and Robin Page for Carla Liss, in Art and Artists, London 1972; poi ripubblicato in Henry Martin, An Introduction to George Brecht’s “Book oof the Thunder on Fire”, Edizioni Multiphla, Milano, 1978
4 Fluxus in Italia – a cura di Caterina Gualco – Il Canneto Editore Genova – 2012
5 Philip Corner - inedito
6 Fluxus in Italia – a cura di Caterina Gualco – Il Canneto Editore Genova – 2012
7 Fluxus in Italia – a cura di Caterina Gualco – Il Canneto Editore Genova – 2012
8 Tout Ben – Ben Fluxus sul sito www. Egoben
9 The Fluxus Constellation – a cura di Sandra Solimano - Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce – Genova – neos.e – 2012
10 Al Hansen, An introspective, a cura di W. Schäfke, M. Euler-Schmidt, Kölnischen Galerie des Kölnischen Stadtmuseums, Köln, 1996
11 bull shit 8 Fondazione Mudima, Milano, dicembre-gennaio 1993
12 The Fluxus Constellation – a cura di Sandra Solimano - Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce – Genova – neos.e – 2012
13 My Life in Fluxus - And Vice Versa, pubblicato da Edition Hansjörg Mayer, Stuttgart, e ristampato nello stesso annno da Thames and Hudson -1991
14 The Fluxus Constellation – a cura di Sandra Solimano - Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce – Genova – neos.e – 2012
15 Fluxus Una rivoluzione creativa a cura di Antonio d’Avossa e Nicoletta Ossanna Cavadini –
m.a.x.museo Chiasso - Skira Ed. Milano - 2012
16 The Fluxus Constellation – a cura di Sandra Solimano - Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce – Genova – neos.e – 2012
17 Fluxus nel Veneto – Parise Editore – Bassano del Grappa – 1995

Caterina Gualco
Genova, settembre 2014

Inaugurazione 10 dicembre ore 18:30

Galleria Six
via Filippino Lippi, 12 Milano
mar-sab 15-19
ingresso libero

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